Il papà di God of War non vede l’ora di giocare Assassin’s Creed Valhalla

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Di fatto, il nuovo episodio di Assassin’s Creed, Valhalla, sarà il primo videogioco a portare sui nostri schermi l’ambientazione vichinga dopo God of War, che dell’immaginario nordico ha fatto una sua colonna portante. Ebbene, se qualcuno si è chiesto cosa Cory Barlog abbia pensato della decisione di Ubisoft di riproporre il tema in qualche modo, eccovi accontentati:

Da brava super star del videogioco, Barlog non ha esitato a intervenire su Twitter elogiando il lavoro di Ubisoft e parlando di come sia curioso di vedere la stessa ambientazione di quello che è tutt’oggi il suo capolavoro autoriale riletta dal punto di vista di altri creativi.

In effetti, parlare di una “somiglianza” fra i due progetti può essere fuorviante, soprattutto se andiamo oltre il fatto palese che Ubisoft abbia scelto lo stesso “tema” di GoW. Come infatti argomentava il nostro Michele Longobardi nel suo speciale sulla questione, mentre God of War raccontava l’aspetto mitologico del popolo vichingo, l’approccio di Assassin’s Creed sembra essere molto più vincolato alla narrazione di un episodio storico, ovvero le incursioni dei popoli scandinavi nelle isole britanniche nel periodo altomedioevale.

Cory Barlog, God of War, Santa Monica Studio

Molto più interessante sarà constatare quanto Assassin’s Creed Valhalla saprà rielaborare l’immaginario di una delle serie storiche più famose dell’ultimo decennio, quel Vikings che, seppur giustamente criticato per le numerose imperfezioni storiche, ha appassionato milioni di spettatori.

Ubisoft riuscirà a proporre una sua visione originale della vicenda dei raid vichinghi in terra inglese o i fan di Vikings si troveranno davanti la sagra del deja-vù (sempre che questo non sia in effetti ciò che vogliono)?