Assassin’s Creed Valhalla: le quest saranno emozionanti e coinvolgenti

Sembra proprio che i giochi di punta della nuova generazione in arrivo cerchino di accendere i riflettori sulla narrazione. Abbiamo visto già nei giorni scorsi come CD Projekt Red abbia cercato soluzioni innovative per stravolgere i canoni del racconto nel videogioco, visto che in Cyberpunk 2077 sarà addirittura possibile completare il gioco affrontando unicamente quest secondarie.

In un’intervista con GamingBolt, Darby McDevitt, direttore narrativo di Assassin’s Creed Valhalla, ha voluto rimarcare che il gioco non sarà solo botte e sangue, ma avrà anche una struttura narrativa che si allontanerà dallo schema tradizionale di missioni principali e secondarie.

McDevitt si era già pronunciato riguardo la presenza di side quest all’interno di Assassin’s Creed Valhalla. Stavolta, è entrato più nel dettaglio della discussione e ha spiegato che il motivo per cui Ubisoft ha preso in considerazione la necessità di modificare l’impianto narrativo del gioco è emerso proprio all’inizio dello sviluppo.

Una volta identificata l’ambientazione, i creativi si sono resi conto che il modello classico delle missioni secondarie non poteva funzionare in un contesto del genere: da un punto di vista narrativo non avrebbe senso che un vichingo invasore come Eivor, protagonista del gioco, si ritagli del tempo tra un assalto e l’altro per aiutare qualche straniero in terra straniera.

Una delle prime cose che ci siamo chiesti quando abbiamo realizzato Assassin’s Creed Valhalla è stata: “il modello tradizionale di quest / side quest funziona per un vichingo che invade un paese ostile?” La risposta è stata un clamoroso no. Le missioni secondarie tradizionali, come potete trovarle in quasi ogni RPG in circolazione, semplicemente non avevano senso per il nostro personaggio – non riuscivamo a immaginarci Eivor perdere tempo al di fuori di razzie e incursioni per aiutare uno sconosciuto, spinto dalla sua bontà d’animo. Questo tipo di generosità vale per un Medjay, un mercenario o un eroe generico, ma non per un vichingo invasore. La gente del posto sarebbe troppo sospettosa di Eivor.

Eivor, protagonista di Assassin's Creed Valhalla, cammina solitario in collina

Questa semplice riflessione ha spinto Ubisoft a escogitare una struttura differente per affrontare storia principale e missioni secondarie. Assassin’s Creed Valhalla comprenderà diversi e lunghi archi narrativi, ognuno dei quali, secondo McDevitt, avrà “la portata epica di un lungometraggio“.

Dopo qualche riflessione, abbiamo deciso di cambiare drasticamente la solita formula degli RPG e di concentrarci sul racconto di storie più lunghe, con grandi picchi, curve dinamiche e scomposte, e grandi emozioni. Quindi, invece che giocare una lunga storia principale e, per esempio, un centinaio di mini-storie, i giocatori sperimenteranno diverse storie chiave, ognuna con la portata epica di un lungometraggio. Alcune di queste si collegheranno al viaggio personale di Eivor, altre saranno a sé stanti, ma tutte saranno legate al desiderio di Eivor e del suo clan di ritagliarsi un futuro personale in Inghilterra.

In questo marasma di narrazioni importanti, Ubisoft ha previsto anche attimi di respiro e spensieratezza per il giocatore. A tal proposito, McDevitt introduce il concetto di World Event, piccoli eventi narrativi che non troveranno posto all’interno del registro delle missioni, ma che saranno in grado di stuzzicare la curiosità del giocatore.

Abbracciare questo modello ci ha permesso di lasciare spazio a momenti narrativi più piccoli e intimi sparsi in tutto il mondo, momenti che chiamiamo World Event – innumerevoli piccoli eventi, storie secondarie e incontri surreali con cui i giocatori possono impegnarsi come meglio credono.

momenti narrativi di Assassin's Creed Valhalla

Insomma, sembra che le basi del racconto di Assassin’s Creed siano state messe in discussione per portare al giocatore una storia più coinvolgente e immersiva, caratterizzata da grandi racconti e forti emozioni.

C’è da chiedersi se questo nuovo impianto narrativo possa rappresentare davvero qualcosa di realmente innovativo che mina le fondamenta tradizionali dei RPG, o se si tratti semplicemente di aumentare la durata delle missioni secondarie.

Vi ricordiamo che Assassin’s Creed Valhalla verrà pubblicato il 17 novembre su PS4, Xbox One, PC e Stadia, e che sarà immediatamente disponibile al lancio anche su PS5 e Xbox Series X.