Assassin’s Creed Unity – Video Recensione

Recensione testuale a cura di Giulia Ambrosini

Pochi giochi riescono a convergere l’attenzione su di se come quelli targati Ubisoft. Nonostante le critiche mosse nel recente periodo alla software house in merito a diverse questioni di marketing, Assassin’s Creed Unity resta indubbiamente uno dei titoli più attesi, circondato da un alone di speculazioni e aspettative. Oggi vi parleremo del titolo cercando di prenderne i considerazione gli aspetti basilari per comprendere quale direzione sembra voler seguire la serie per il prossimo futuro.

UNA PARIGI RIVOLUZIONARIA PER TANTI ASPETTI
Assassin’s Creed Unity vede innanzitutto un nuovo protagonista ed una nuova ambientazione inedita. I fatti raccontati nella campagna principale, ossia quelli legati alla simulazione dei ricordi di Arno Dorian, si svolgono nel pieno della Rivoluzione Francese, che si ripercuoterà inevitabilmente sulla vita del protagonista. Assistiamo nelle prime fasi di gioco ad alcune scene legate passato di Arno, attraverso le quali conosceremo il personaggio di Elise ed i collegamenti cruciali con la scelta di abbracciare l’Ordine degli Assassini. La sceneggiatura si rivela già nell’incipit molto più curata rispetto al precedente capitolo, con dialoghi meno criptici e sequenze più avvincenti, complice anche il nuovo motore grafico che permette una migliore realizzazione tecnica delle espressioni facciali. Alcune situazioni di gioco tuttavia non vengono giustificate in maniera ottimale e più in generale le motivazioni che spingono il protagonista ad agire lasciano inizialmente qualche dubbio. La fretta che ha spinto gli sviluppatori a far entrare in azione velocemente Arno è comunque controbilanciata efficacemente con il tempo necessario per appropriarsi di un nuovo sistema di gioco che pur rimanendo fedele allo stile della serie, propone numerose novità e bilanciamenti differenti. La prima differenza si riscontra nelle animazioni del protagonista, ora più realistiche e varie, grazie alle quali è possibile scalare non solo verticalmente ma anche orizzontalmente i palazzi. Le numerose acrobazie che il nostro assassino può compiere si adattano perfettamente all’ambiente di gioco con tutti i pro e i contro del caso. Non è infatti più possibile saltare direttamente da un palazzo all’altro ai due lati di una strada, poiché le proporzioni reali ora impongono di attraversare lo spazio vuoto servendosi delle funi sospese. I movimenti appaiono più ponderati e nonostante la libertà di movimento si mantenga assolutamente eccezionale, non è più così facile sfuggire alle guardie armate semplicemente arrampicandosi in tutta fretta. La salita e la discesa vengono ora gestite attraverso due profili differenti affidati ai pulsanti A e B (o X e O), che permetteranno di scendere dai palazzi senza il rischio di cadere nel vuoto. Tutto ciò comporta alcune difficoltà nella gestione dei movimenti tra i tetti della città e i numerosissimi interni percorribili in ogni momento senza caricamenti. L’enorme quantità di elementi presenti nella mappa di gioco costringe inoltre il giocatore a familiarizzare con il Profilo Stealth, un elemento inedito per la serie che presto si rivela cruciale e aggiunge una vasta serie di possibilità prima inesistenti.

TORNA LA STRATEGIA NELLE MISSIONI DA ASSASSINO
Assassin’s Creed Unity riprende un elemento che era stato troppo presto abbandonato nel corso dei vari capitoli, ossia la pianificazione delle missioni da Assassino. In Unity l’azione sbrigativa non viene mai premiata e si predilige l’esplorazione dell’area per creare dei diversivi come il sabotaggio delle campane d’allarme o trappole che potrebbero tornare utili in fase di fuga. Ciascuna missione può essere affrontata scegliendo diversi percorsi e l’equipaggiamento posseduto influisce notevolmente sulla strategia da adottare per portare a termine l’assassinio. Un’altra differenza rispetto al passato consiste nella gestione delle abilità, come il mimetismo ambientale o il doppio assassinio, che per la prima volta non vengono rese disponibili nell’immediato ma vanno sbloccate e potenziate con i punti Sincronizzazione per aumentare le possibilità di azione. Questo aspetto non va sottovalutato poiché la difficoltà generale, e quindi la profondità del gameplay sono indubbiamente aumentate. Il Combat System è stato revisionato e ora i nemici attaccano contemporaneamente con schemi differenti. Arno da solo non è più in grado di affrontare decine di soldati con estrema semplicità, perciò occorre giocare d’astuzia per spuntarla nei combattimenti senza sacrificare troppi medikit. I soldati d’altra parte hanno assunto comportamenti più credibili e non si lanciano più in inseguimenti sui tetti come in passato, tuttavia essi ricorderanno la nostra ultima posizione nota e naturalmente verranno a cercarci in quel punto. La campagna, costituita ancora da sequenze composte da diversi ricordi da rivivere, ha una durata di circa 15-20 ore e propone missioni principali legate alla storia e numerose attività secondarie che influiscono sui progressi generali, permettono la crescita del personaggio e naturalmente aumentano in maniera esponenziale la longevità del titolo. Abbiamo ad esempio la gestione dei Caffè, che nascondono il principale rifugio degli assassini. Qui potremo investire i franchi guadagnati per migliorare l’attività ed accrescere le nostre finanze, che potremo poi investire nell’acquisto di armi e abiti. Questi ultimi migliorano i parametri di attacco, difesa, e gestione delle diverse abilità come la Furtività. Assisteremo anche ad alcune sequenze, chiamate Initiates, appartenenti ad altri periodi storici nei panni di personaggi importanti per rivivere momenti chiave della lotta tra Templari ed Assassini. Queste sequenze vanno sbloccate avanzando nella Campagna Principale.

NOVITA’ SUL FRONTE DEI CONTENUTI
Un’altra tipologia di missione particolarmente apprezzabile è denominata Frattura Temporale. La nostra presenza all’interno del progetto Helix talvolta viene scoperta dagli agenti dell’Abstergo. Ciò comporta delle instabilità nel collegamento e la necessità di spostarsi temporaneamente su di un altro server. Una volta attraversato il portale per lo spostamento, Arno finirà in un periodo storico differente che a causa dell’instabilità del codice presenterà diversi glitch pericolosi. Queste sequenze ci permettono di osservare porzioni limitate della città con atmosfere ed elementi molto differenti, tutti realizzati con estrema cura e che nel complesso danno l’idea di vivere qualcosa di veramente differente. Si tratta inoltre di un escamotage particolarmente riuscito per spezzare l’azione e offrire varietà al gameplay. Ultima ma non per importanza è la modalità Cooperativa, introdotta per la prima volta in questo capitolo per seguire la filosofia dell’unione per la vittoria. Assieme ad altri 3 assassini potremo svolgere delle missioni particolari all’interno della stessa mappa di gioco pensata per il singolo. Qui la pianificazione assume un ruolo chiave poiché se da una parte il supporto dei compagni può semplificare certe azioni, dall’altra impone maggiore attenzione per non essere scoperti. L’equilibrio raggiunto nelle missioni si è rivelato molto soddisfacente e le numerose innovazioni del gameplay rendono Assassin’s Creed Unity un titolo profondamente differente rispetto al passato. Il clima rivoluzionario tuttavia nella prima parte della campagna si percepisce in maniera poco decisa. Lungo le vie della città è possibile osservare gruppi di cittadini in protesta e qualche testa infilzata su di una picca, ma per la maggior parte del tempo questo importante evento storico rimane sullo sfondo.

COMPARTO TECNICO
Da un punto di vista tecnico Unity si dimostra assolutamente convincente. La modellazione poligonale è di prim’ordine, sia per quanto riguarda i personaggi principali, sia gli edifici, tutti curati con tantissimi dettagli e rifiniture. Come da tradizione nel corso della storia incontreremo diversi personaggi di spicco tra cui Napoleone Bonaparte, realizzato con estrema fedeltà. La Draw Distance non è mai stata così ampia e muoversi per la città e raggiungere un punto specifico studiando il percorso da compiere è un’esperienza sensibilmente differente rispetto a quanto eravamo abituati. Il titolo soffre tuttavia di numerose problematiche tecniche, prima fra tutte l’instabilità del framerate che subisce numerosi cali anche piuttosto drastici soprattutto nelle sequenze al chiuso. L’enorme quantità di personaggi che compongono le folle comporta diversi bug, in larga parte compenetrazioni ma anche un consistente fenomeno di Popup. Capita infatti di vedere apparire di colpo degli NPC, elementi del paesaggio e texture e abbiamo assistito ad altri errori che hanno compromesso l’avanzamento in alcune missioni. Sfortunatamente anche il comparto audio si dimostra lacunoso per via di un doppiaggio italiano che quasi sempre ridicolizza le situazioni e non riesce a restituire al meglio le numerose personalità con cui si confronterà Arno. Non fosse per questi classici difetti del brand, Assassin’s Creed Unity avrebbe ben poco da spartire con i capitoli precedenti.

CONCLUSIONE
Quest’anno la serie di Assassin’s Creed si rinnova efficacemente in tutti i campi, proponendo una campagna estremamente godibile e numerose features aggiuntive come la modalità cooperativa, che si sostituisce al competitive per un’esperienza di gioco più profonda. Permane forse un po’ troppa insistenza nelle citazioni all’ottimo secondo capitolo, con alcune soundtrack che ricalcano le note del Main Theme e il personaggio di Arno che in maniera un po’ forzata ci ricorda spesso un Ezio giovane nella bella Firenze. Tralasciando queste sfumature tuttavia Assassin’s Creed Unity si è rivelato un ottimo capitolo capace di introdurre finalmente il giocatore alla Next-Gen.
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