Assassin’s Creed 2

Recensione di Guybrush 89

La vendetta è un piatto che va servito freddo e l’ultimo degli Auditore è pronto a darvene un assaggio…

Salta tra i tetti come fosse un gatto, compare dal nulla per colpire il nemico e dallo stesso nulla scompare…non teme le leggi, anzi, ne è al di fuori…perché la sua giurisdizione non segue le leggi tradizionali ma un credo: un credo che da secoli vieni tramandato nei cuori dei giusti, gli unici che si sono opposti, o meglio, che hanno avuto il coraggio di opporsi ai tiranni, ai cuori corrotti dall’avidità e dal potere, cercando di portare un po’ di pace in un mondo che sembra non fare altro che cercarsi la guerra.
Scrivo queste note per ricordare ai posteri delle nobili gesta di Ezio Auditore, un uomo che ha sacrificato la sua vita al credo degli assassini, un uomo giusto e puro di cuore, un uomo…che mi ha salvato la vita e che non ringrazierò mai abbastanza per tutto quello che ha fatto per me.
Forse sono solo un visionario, un folle perso nei suoi studi e nelle sue ricerche, ma sono convinto che un giorno la scienza sarà fondamentale per la vita, molto più della religione, ed è per questo che io, che mi considero uomo di scienza, ho deciso di mettere i miei servigi da parte del bene, da parte degli assassini…persone che uccidono è vero, ma in fondo la nostra vita non è forse fatta della morte degli altri?
Guardo dalla finestra e lo vedo saltare da un palazzo ad un’altro, poi è di nuovo sparito, ma chissà dove e chissà quando, tornerà a colpire i corrotti e io non mancherò certo di essere al suo fianco.
Mi chiamo Leonardo Da Vinci e se qualcuno ricorderà me e le mie teorie, voglio che sappia che devo la mia vita ad un assassino.

Firenze, 1476

Dopo questa ipotetica introduzione di Leonardo Da Vinci, Assassin’s Creed 2, il secondo capitolo dell’assassino video ludico più famoso della nuova generazione, si prepara a mietere vittime su console, ma il nuovo titolo Ubisoft, sarà veramente all’altezza del nome che porta?
Da un anno a questa parte i giocatori di tutto il mondo ( io compreso ) aspettano questo gioco come fosse la terra promessa, video e piccole info sono stati svelati durante tutto l’anno facendo crescere la brama e il desiderio di averlo, tutti volevano un pezzo di Ezio Auditore, era chiaro che il nuovo Assassin’s Creed fosse il titolo dell’anno, e ora che è finalmente arrivato sarà all’altezza dell’immensa aspettativa che ha ispirato nei giocatori? Venite a scoprirlo con noi in questa recensione esclusiva in anteprima che vi svelerà anche il più piccolo segreto di casa Auditore.

UNA FAMIGLIA DI ASSASSINI:

Finito il riassunto, molto sintetizzato, del primo capitolo, la trama riprende subito da dove si era interrotta e con nostra grande sorpresa scopriamo che fuggire dall’Abstergo, la struttura scientifica dove era rinchiuso Desmond Miles il discendente di Altair, è un impresa molto più semplice del previsto infatti, Lucy Stillman la dottoressa bionda cha avevamo già incontrato nel primo capitolo, dopo aver scoperto grazie all’Animus che dentro di noi si celano i ricordi di un altro antenato assassino, si rivelerà una vera esperta di arti marziali e, dopo una fuga improvvisata in cui non mancherà una bella scazzottata nel parcheggio con le guardie dell’Abstergo, verremo chiusi in macchina e portati da Lucy in una delle basi delle Sette degli assassini.
Devo dire che questa prima parte non convince molto perché fuggire dall’Abstergo, questo luogo così ermetico, sembrava veramente impossibile e invece, in nemmeno 5 minuti di gameplay, si fugge facilmente picchiando mezzo staff della struttura senza alcuna difficoltà…un inizio che lascia un po’ perplessi ma procediamo.
In questo odierna Setta degli assassini, facciamo la conoscenza di 2 nuovi personaggi: una è una ragazza tutto computer e tecnologia che ci mostrerà l’Animus 2.0, lo speciale lettino in grado di leggere i ricordi degli antenati celati dentro ognuno di noi, l’altro è un tipo occhialuto e da subito abbastanza scontroso che ci svelerà di essere l’enciclopedia vivente degli assassini, mostrandoci sul suo computer ogni dato relativi agli assassini passati e a quelli che agiscono tutt’ora sul campo.
Dopo queste veloci presentazioni il modello potenziato dell’Animus ci porterà ai ricordi di Ezio Auditore, precisamente a Firenze nel 1476, dove Ezio e i suoi amici, istigati dalle offese di Vieri De Pazzi, sono coinvolti in una rissa che vedrà Ezio ferirsi proprio sul labbro, nello stesso punto in cui ha una cicatrice il suo discendente Desmond.
Questa lite ricorda un po’quelle che si vedono sui film di Moccia e non sembra davvero attinente al contesto del gioco, in più il doppiaggio in dialetto fiorentino non è dei migliori e va a rendere il quadretto ancora più ridicolo con frasi del tipo “Sarà la tu sorella a tenermi compagnia, Bischero” sfociando in una situazione poco credibile per l’epoca ma più attinente ad uno scontro tra tifosi in uno stadio.
Fortunatamente l’arrivo del fratello maggiore di Ezio riporta la situazione ad una certa normalità, e sfidando il protagonista ad una corsa verso casa lo allontana dalla rissa prima che arrivino le guardie. Durante il tragitto Ezio si fermerà ad esibire le sue innate doti di donnaiolo con la figlia dei Vespucci, in una scenetta in cui appariranno alcuni tasti da premere per far si che la giovane cada tra le nostre braccia.


Dammi un po’ di zucchero, Baby!

Dopo che il padre della ragazza ci avrà scoperto nel suo letto, dovremo fuggire dalla finestra e correndo sui tetti arrivare finalmente a casa. Qui faremo la conoscenza di tutta la famiglia del protagonista e inizieremo ad intraprendere le prime missioni: difendere l’onore della sorella tradita, raccogliere piume tra i tetti per il fratellino minore e andare a conoscere uno dei personaggi che ci affiancherà per tutto il corso della nostra avventura, Leonardo Da Vinci.
Ma è proprio al ritorno dallo studio di Leonardo che verremo informati dai servi di casa Auditore che i fratelli di Ezio e il padre Giovanni sono stati arrestati per alto tradimento, finalmente la trama comincia a prendere un aspetto decisamente più serio e coinvolgente che aprirà la strada al credo degli assassini.
Ezio, dopo aver parlato di nascosto col padre dalle grate della prigione, scoprirà che casa Auditore nasconde una stanza segreta in cui Giovanni teneva la sua attrezzatura da assassino, compresa la tonaca bianca con il cappuccio. Da questo momento in poi, per fortuna, Ezio indosserà sempre il vestito da assassino senza il quale, perdeva di credibilità, rimanendo solo un ragazzotto che si confondeva tra gli altri modelli poligonali dei cittadini. Insieme alle vesti da assassino, il ragazzo trova anche una lettera che, una volta consegnata al gonfaloniere della città, restituirà la libertà ai suoi cari. Arrivato dal gonfaloniere il ragazzo consegna l’unica prova che possa scagionare i suoi cari e venendo rassicurato sulla libertà dei parenti torna a casa nell’attesa del verdetto. Ma il giorno dopo, a suo malgrado, scopre che il gonfaloniere è in combutta con un oscuro uomo incappucciato che rappresenta la setta nemica da sempre degli assassini: i templari. Anche avendo scoperto il tradimento del gonfaloniere è ormai troppo tardi per salvare i parenti che vengono impiccati in piazza senza alcun riguardo nemmeno per il fratello più piccolo. Ezio grida la sua vendetta a tutta la piazza e scomparendo tra i tetti raggiunge il bordello in cui si erano nascoste la madre e la sorella, a anche se sono trascorse solo poche ore dalla morte del padre e dei fratelli, Ezio già ci prova con le cortigiane del bordello come se avesse già dimenticato tutto quello che è successo.


Leonardo sono da poco stato al bordello eeee…non è che avresti qualcosa per l’eiaculazione precoce?

Anche in questa parte la trama fatica a stare in piedi visto che una scena prima il dolore della perdita distrugge il nostro eroe e una scena dopo la vista di qualche donna prorompente cancella ogni dispiacere…beh caro Ezio, tu si che riesci a dimenticare e in fretta!
Dopo alcune missioni di contorno ci ritroveremo in fuga da Firenze con madre e sorella verso Monteriggioni, paesino fuori Firenze in cui vive Mario, lo zio di Ezio, che aiuterà il nostro eroe a formarsi e a diventare l’assassino che era suo padre.
Qui mi fermo perché finalmente la trama comincia ad infittirsi e a diventare molto più interessante: se nelle prime ore di gioco la storia era banale e anche un tantino scontata, adesso, grazie agli intrighi e ai complotti che pian piano verranno a galla, la storia comincia a prendere una piega più seria e misteriosa che riuscirà ad appassionare il giocatore anche per la forte attinenza con i personaggi storici coinvolti realmente esistiti. L’avventura si svolgerà durante diversi anni della vita del nostro eroe in cui si sposterà in giro per l’Italia per vendicare l’onore del padre ed eliminare la stirpe dei Templari una volta per tutte.
La trama del gioco parte lenta e piena di situazioni poco credibili, per poi ingranare alla grande e catapultare il giocatore al centro di lotte interne e conflitti, impreziositi dai personaggi dell’epoca e dalla loro diversa caratterizzazione.

EZIO PERDE I POLIGONI:

Una delle prime cose che noterete una volta avviato il gioco è che quella bella grafica che eravamo stati abituati a vedere nei vari filmati distribuiti durante il corso dell’anno non è presente nel gioco: i modelli poligonali dei personaggi sono stati “semplificati” rispetto al primo capitolo, ma sono vittime di una semplificazione eccessiva. Basti notare Lucy quando all’inizio, alzando il braccio per chiuderci nel cofano della macchina, ci mostra che non vi è praticamente alcuna differenza tra la spalla e l’ascella, ma un unico braccio “in blocco” senza particolari dettagli. Inoltre anche le ambientazioni sembrano soffrire di un calo di poligoni vertiginoso rispetto al suo predecessore: passeggiando per la città infatti si possono notare diversi edifici che finiscono di caricarsi nel momento in cui ci si avvicina ad essi e, pur avendo ricostruito gli edifici storici alla perfezione, le città risultano abbastanza monotone, con l’alternarsi di 4 o 5 tipi di case.


Ma che bel paese, vivace e colorato…

Non mancano nemmeno diversi glitch che si presentano spesso quando 2 personaggi si toccano e il più delle volte, assassinando qualcuno con la lama celata, il protagonista getterà a terra il povero malcapitato uccidendolo, ma si vedrà nettamente che la lama è stata piantato nel terreno senza nemmeno sfiorare il malcapitato. L’alto dettaglio grafico a cui Ubisoft ci aveva abituato nel primo capitolo viene abbandonato quindi, per una grafica più “sobria” e meno particolareggiata che potrebbe risultare brutta in diversi momenti di gioco. Questa scelta grafica potrebbe essere giustificata, visto la vastità del titolo sia nel gameplay che nelle ambientazioni, come alleggerimento del motore di gioco che scorre molto bene e senza intoppi ( vi ricordate il fastidioso freeze alla console che portava il primo Assassin’s Creed? ) Comunque sia la cura nei particolari non è stata del tutto abbandonata infatti, la tonaca del protagonista risulta essere molto dettagliata proprio come lo sono alcune armi e alcune famose cattedrali o chiese.


Ehi, quell’edificio mi ricorda qualcosa…mmh ma certo! E’ il palazzo di Aladdin!

Il lavoro di ricostruzione dell’ambientazione dell’epoca è avvenuto ad opera d’arte e anche se non è un capolavoro di grafica e dettaglio, il giocatore avvertirà che le città non si fermano ad essere solo un modello poligonale di sfondo all’avventura ma dei veri e propri “centri di vita” delineati in modo da poter trovare tutto ciò di cui abbiamo bisogno per affrontare una data situazione, o perché no, per aggirarla. Durante gli scontri con i nemici capiterà spesso di macchiarsi di sangue, anzi, ci tingeremo completamente di rosso sia schinieri, che guanti, che manto, neanche avessimo fatto ricolorare il vestito e proprio così all’improvviso come è venuto in un attimo tutto il sangue scomparirà nuovamente. Si era parlato anche di un danneggiamento delle armature che si poteva notare fisicamente sul protagonista ma l’unico danneggiamento che si vede è nella barra della salute, composta da rombi bianchi, che trasformerà i rombi in rossi se l’armatura è danneggiata o da riparare. La realizzazione poligonale dei personaggi non è la stessa per tutti: varia infatti molto di livello tecnico tra personaggi principali e non, e personaggi destinati a morire presto nel gioco e altri più duraturi.  Anche le texture di alberi e rocce non solo delle migliori, infatti avvicinandosi ad esse si può notare che risultano abbastanza quadrettate.
Dopo i vari filmati mostrati nel corso dell’anno su questo titolo, devo dire che mi aspettavo molto più dalla realizzazione grafica dell’ avventura, soprattutto in alcune animazioni che oltre a rimanere invariate dal primo, come il salto dell’aquila e il para e attacca dei combattimenti, risultano un po’ legnose nella fasi di arrampicata: diverse volte vi capiterà di voler saltare in un determinato punto e di venire bloccati dai vari impedimenti tecnici del salto pre-direzionato. In poche parole, dopo aver visto cosa è capace di fare il motore di PS3 ( vedi Uncharted 2 ), la grafica del titolo non stupisce ma rimane comunque una delle più valide.

LA MORTE ARRIVA DALL’ALTO…E NON SOLO!

Una delle pecche più grandi del primo titolo della saga era la continua ripetitività delle cose da fare che si fermavano ad affrontare la storia, raccogliere bandiere e trovare dei cavalieri templari. Su questo fronte gli sviluppatori avevano promesso che in questo secondo capitolo non ci saremmo annoiati ma che avremmo avuto molto cose da fare e…avevano pienamente ragione:
Ezio, girovagando per l’Italia durante le missioni principali, potrà fare tantissime cose che erano state precluse ad Altair come ad esempio visitare le diverse botteghe presenti nelle città dove comprare armi, armature, potenziamenti, medicine, quadri e tingere i vestiti.
Il Fabbro, contrassegnato da un martelletto sulla mappa, lo troveremo sempre in un negozio e ci fornirà nuove armi bianche ( sia lunghe che corte ) con caratteristiche diverse ( velocità, potenza e deviazione ), inoltre potremo comprare delle armature che potenzieranno la nostra salute oppure potremo usare il talento del fabbro per riparare quelle già in nostro possesso.
Il Medico, contrassegnato da una croce sulla mappa, potremo trovarlo, oltre che in una bottega, anche per le vie della città ad offrire i suoi servigi che comprendono una cura completa della salute del personaggio ( e purtroppo anche il fatto di poterci fratturare gli arti ed essere più lenti fino alle prime cure è stato abbandonato ), la vendita di medicinali, così da non tornare sempre dal medico per le cure, e la vendita del veleno che più avanti verrà implementato nelle lame celate per un fantastico utilizzo.
Il Sarto, contrassegnato da un gomitolo di filo, tingerà il vostro costume di colori tipici della zona d’Italia in cui vi troverete e inoltre, vi venderà borse e sacche più capienti per trasportare i medicinali o i pugnali da lancio.
Il Pittore, contrassegnato da un pennello sulla mappa, vi sarà molto utile perché venderà le mappe dei tesori che una volta comprate riveleranno la posizione dei tesori sulla mappa. Inoltre potrete acquistare diversi quadri che andranno ad addobbare Villa Auditore a Monteriggioni.
E qui entra in gioco l’Economic System, ma andiamo per ordine:
Dopo esservi trasferiti a Monteriggioni, paesetto poco furori di Firenze, vivrete a Villa Auditore che in passato era una tenuta stimata e portava diverse ricchezze al paese. Ora che è solo un rudere, sarà vostro il compito di riportarla agli splendori di un tempo, come? Ma con il già citato Economic System, accessibile parlando con l’architetto davanti al modellino della villa, che vi permetterà di restaurare diversi edifici portanti del paese tramite l’investimento di denaro:
Basterà infatti scegliere quale edificio restaurare, ognuno con prezzo e caratteristiche diverse, e selezionarlo per riportarlo ai fausti di un tempo e portare ricchezza al paese. Diversi saranno gli edifici ristrutturabili e varieranno da quelli ad un livello come il pozzo, il bordello, la chiesa, la caserma ecc.. e altri a 3 livelli in cui bisognerà investire 3 volte, ricavando però fino allo sconto del 15% sulle merci, queste attività sono infatti il Fabbro, il Medico, il Sarto e il Pittore.


Lo sapevo che non dovevo barare alle corse dei cavalli e soprattutto…perché non ho rubato il cavallo vincente invece di questo brocco? Cavolo!

La villa migliorerà d’aspetto ad ogni volta che investiremo negli edifici, passando da rudere a villa lussuosa. Questi investimenti faranno migliorare l’economia del paese e anche il traffico di turisti che aumenteranno il denaro in circolazione che Claudia, vostra sorella, terrà in custodia insieme a tutti i dati relativi sull’avventura come gli oggetti raccolti, il livello di restauro della villa, il progresso nella storia principale ecc…
La villa matura denaro ogni 20 minuti di gioco, e in qualsiasi parte del mondo vi troviate, verrete avvisati degli eventuali guadagni della villa che saranno maggiori a seconda del livello di restauro, ma fate attenzione al livello massimo che la villa può contenere infatti, raggiunta una data soglia, che aumenterà con il restauro, dovrete ritirare quei soldi prima di poterne maturare altri.
Monteriggioni, anche se è un piccolo paesino, nasconde diversi segreti:
Noterete da subito che intorno alla villa vi saranno dei piedistalli su cui collocare delle 8 Statutette che saranno nascoste per le vie di Monteriggioni e che vi porteranno a trovare il tesoro nascosto di villa Auditore. Col proseguire della storia nostro zio Mario ci mostrerà un muro con le Pagine del Codice trovate nel corso dell’avventura ( 30 in totale ), che dovremo posizionare in modo giusto per formare una mappa visibile solo con l’occhio dell’acquila.
Inoltre ci mostrerà la stanza segreta degli assassini celata sotto Villa Auditore dove, una volta raccolti i 6 Sigilli dalle 6 Cripte degli assassini sparse per l’Italia, potremo accedere all’armatura di Altair. E poi ancora la Villa è una continua sorpresa, potremo depositare in un scrigno al paino superiore le 100 Piume promesse a Petruccio, il fratello minore di Ezio, prima della sua prematura morte, vi saranno 2 diverse stanze dedicate alle armature, in cui poter scegliere quella da indossare, e alle armi, dove scegliere quella che più ci aggrada e in più, davanti alla villa, vi sarà il maestro delle armi che ci insegnerà, dapprima gratis poi a pagamento, ad usare al meglio ogni genera di arma presente nel gioco. La soffitta di Villa Auditore si riempirà dei dipinti della persone che assassineremo nel corso della storia principale e che porteranno ricchezza alla villa.
Ogni oggetto che compreremo infatti, andrà ad aumentare il valore della villa così da produrre più soldi per le nostre tasche.
Mentre le statuette sono nascoste solo a Monteriggioni, per gli altri oggetti dovremo girare l’Italia, soprattutto per l’ultimo tipo di collezionabili dell’avventura: I Glifi. Questi particolari simboli, saranno nascosti principalmente sugli edifici storici delle varie città e potranno essere visti solo con l’occhio dell’aquila. Questi particolari simboli non fanno parte del contesto storico in cui si trova Ezio, ma sono stati inseriti nel programma dell’Animus da un misterioso Soggetto 16 che dopo aver trovato il glifo ci proporrà diversi enigmi anche a sfondo storico.
Le missioni principali della storia, saranno contornate da diverse missioni secondarie come la corsa con i ladri, una semplice corsa a tempo, gli assassinii su commissioni, un bersaglio un unico obiettivo…la sua morte, ed altri tipi che non si allontaneranno troppo da questi 2. Durante la visita delle città vedremo alcuni personaggio correre, cosa insolita perché tutti camminano normalmente e quindi tutto quello che corre va ucciso. Due saranno principalmente i tipi di personaggi che vedremo correre: I ladri, che fuggiranno con un gruzzolo di 500 fiorini e i corrieri dei Borgia che ci frutteranno ben 1500 fiorini.


Sorpresa!

Naturalmente le azioni plateali come uccidere qualcuno pubblicamente o prendersela con le guardie vi farà passare dallo status di Incognito a Ricercato, avvisandoci tramite un icona in alto a sinistra nello schermo che si colorerà di rosso a seconda della percentuale di ricercato ( un po’ come il sistema di stellette di GTA ). Per far scendere il livello di ricercato, che risulta fastidioso perché le guardie si accorgeranno spesso di noi, potremo staccare i manifesti con la nostra faccia sopra ( – 25  % ), corrompere i banditori ( – 50 % ) o uccidere i portavoce ( – 75 % ).
Se sarete inseguiti, non avrete modo di poter far scendere il livello di sospetto e quindi dovrete combattere da soli o con qualche piccolo aiuto ingaggiando i mercenari che combatteranno al vostro fianco o i ladri, che oltre a combattere ruberanno per voi. Se invece vorrete nascondervi avrete a disposizione, oltre che i mucchi di fieno e le casupole sui tetti, anche i pozzi e in più potrete nascondervi in mezzo ai gruppi di persone, sedendovi insieme ad altri, oppure ingaggiare le cortigiane che oltre a seguirvi e nascondervi per un certo periodo potranno essere usate per distrarre le guardie, infatti se un gruppo nemico è a guardia di un edificio, potrete ordinare alle cortigiane di andare a distrarli con i loro “nobili” servigi. Vi è inoltre un altro modo per distrarre le guardie, selezionando la sacca con i fiorini, potrete gettarli a terra per far si che le guardie si tuffino sul denaro liberandovi la via. Importanti saranno inoltre le varie cappe con gli stemmi nobiliari che il protagonista otterrà nel corso dell’avventura e che vi renderanno permanentemente ignoto ai soldati fedeli allo stemma che indosserete. In questo capitolo Ezio potrà nuotare, molto lentamente ed immergersi a pelo d’acqua, ma resta comunque un azione veramente frustrante, anche se potremo affogare diverse guardie che passeggiano sul porticciolo. Inoltre le guardie potranno essere uccise anche da un covone di paglia, sgozzandole e portandole dentro con voi e stando aggrappati sotto di loro, infilzando i nemici e buttandoli giù da un balcone.
Ma veniamo all’altra grande pecca del primo capitolo, e cioè il sistema di combattimento che si riduceva ad un para e attacca che a lungo andare poteva essere noioso e frustrante, gli sviluppatori avevano promesso che in questo secondo capitolo tutto sarebbe stato risolto ma…ci risiamo:
Il sistema di combattimento di Ezio è sicuramente molto più vario di quello di Altair, con la possibilità di raccogliere qualsiasi arma e di effettuare una contromossa diversa con ognuno di essa ma nei combattimenti ci ritroveremo ad aspettare di essere attaccati per parare ed effettuare una contromossa così da eliminare in modo veloce e sicuro il nemico ritornando purtroppo al frustrante para e attacca privo di combo o di mosse speciali.


Te lo avevo detto che non ero un gran che come barbiere!

Leonardo Da Vinci sarà fondamentale per lo sviluppo delle lame celate e dei nuovi gadget del protagonista come il Prototipo della macchina volante, di cui dovremo raccogliere i diversi modelli progettuali. Divertente e letale sarà l’implemento del veleno nelle lame celate che ci permetteranno di avvicinarci ad una guardia nemica e di ferirla leggermente con il veleno della lama che porterà la guardia a menare fendenti di spada ai compagni e all’aria per poi cadere morta a terra. Le persone nelle vicinanze si uniranno in gruppo per vedere la guardia impazzire proprio come si guarda curiosi uno strano evento, questa interazione con i cittadini colpisce molto per la sua realisticità.
Per espandere la mappa delle città ci saranno i, già visti,  Punti di osservazione, da cui in cima agli edifici potremo avere una visione più ampia dei centri abitati. L’occhio dell’aquila è rimasto invariato dal precedente episodio fornendoci, tramite la pressione prolungata del tasto triangolo, una visione particolare che mette in evidenza le guardie ( rosso ), gli obiettivi da eliminare ( giallo ) e gli oggetti nascosti ( bianco ). Vi saranno inoltre anche alcuni “veicoli” che guideremo nel corso dell’avventura come una carrozza per salvare Leonardo dagli sgherri di Borgia, le gondole a Venezia e il classico cavallo per spostarsi da un paesino all’altro. Il sonoro che ci terrà compagnia nel corso dell’avventura riesce nel far immergere il giocatore nelle ambientazioni con musiche ben realizzate e adatte all’epoca. Peccato per il doppiaggio che ogni tanto se ne esce con qualche battuta in toscano che non è assolutamente venuta bene. Il gameplay di questo nuovo capitolo e senz’altro più vario e appassionante del precedente ma perde di molto nei combattimenti che potevano essere uno dei punti chiave del gioco e che invece rimangono uno dei suoi più grandi difetti.

IGNOTO O RICERCATO:

Sonoro: 80– Doppiaggio in italiano con alcuni strafalcioni, superabili, e con musiche adatte all’epoca e alle ambientazioni.
Grafica: 79 –Grafica altalenante in diversi elementi del gioco ed anche nei personaggi, renderizzazione lenta e monotonia negli edifici cittadini. Su questo fronte il titolo perde molto.
Giocabilità: 92 –Grande giocabilità e varietà di missioni, oggetti extra in abbondanza e un fantastico Economic System…avrebbe preso il massimo se non fosse per il noioso para e attacca dei combattimenti.
Longevità: 90 –Grande fattore di rigiocabilità grazie all’elevata quantità di extra, segreti e naturalmente i trofei, avventura principale nella media.
Online: / – La modalità online in cui ognuno mostrava la propria casa è stata definitivamente abbandonata, ma in fin dei conti è stata la scelta più giusta.

Voto Finale: 87/100 –Assassin’s Creed 2 è un gioco che vi terrà compagnia per diverso tempo grazie ai numerosi extra e alla sua trama che, dopo la lenta partenza, saprà appassionarvi con i suoi intrighi e misteri. I fan di Altair rimarranno abbastanza spiazzati dal nuovo assassino, infatti Ezio, oltre alla sua missione, avrà anche una vera e propria vita con delle persone da proteggere e dei legami affettivi che si andranno ad intrecciare con la storia principale. La scelta di sacrificare la grafica per il gameplay più vasto è stata senz’altro azzeccata ma a mio parere gli sviluppatori dovevano osare di più. Purtroppo anche con le migliorie del sistema di combattimento ci troviamo davanti al noioso para e attacca già visto in passato che farà storcere il naso a diversi giocatori.
Concludo col dire che questo nuovo capitolo di Assassin’s Creed dividerà il pubblico tra coloro che avranno finalmente il loro “gioco dell’anno” e quelli che si renderanno conto che dopo tutto questo titolo non è un capolavoro ma soltanto un buon gioco con cui trascorrere piacevoli ore.

A BREVE LA GUIDA COMPLETA AL GIOCO A CURA DI GUYBRUSH89, SOLO SU PLAYER.IT