Assassin’s Creed 4: Black Flag – Anteprima

Articolo a cura di Alessandro Arndt Mucchi
Perché i pirati? Un po’ il fascino dei caraibi, un po’ la necessità di esplorare un’epoca a metà tra la polvere da sparo e 
l’acciaio delle lame, ma soprattutto devono essere state le battaglie navali. Gli scontri tra velieri che tanto hanno esaltato i giocatori di tutto il mondo nel terzo capitolo, infatti, sono uno degli elementi più forti di Assassin’s Creed 4: Black Flagtitolo che alla Gamescom 2013 ha mostrato orgoglioso la sua componente open world, candidandosi senza dubbio come una delle migliori simulazioni piratesche del mondo dei videogiochi. 
Issate le vele!
Immaginiamo di avere a disposizione per le nostre scorribande oltre il confine della legalità un intero arcipelago, un vasto agglomerato di isole nel cui cuore si estende Cuba, circondata da decine di spiaggie e spiaggiette, da lussureggianti macchie di verde che risaltano sul limpido azzuro del mar dei caraibi, da tesori e segreti. Il mondo di Assassin’s Creed 4: Black Flag, come da tradizione per la serie, è infatti traboccante segreti, sia in terra che in mare aperto la mappa di gioco è puntellata di forzieri, mappe, punti d’interesse ed altro ancora, per la gioia dei giocatori più inclini al collezionismo.
Le meccaniche alla base della nostra conoscenze del territorio sono anch’esse identiche a quelle che già abbiamo apprezzato fin dal primo capitolo: ci si arrampica sui vari punti d’osservazione per individuare ogni oggetto interessante nell’area circostante, con la differenza che qui potrebbe essere necessario andar per mare per recuperarli. Il controllo del nostro velierio (all’inizio poco più che un guscio, poi sempre più potenziato), piacevole e capace di restituire la soddisfacente sensazione di dover resistere alla forza degli elementi, è ora perfezionato grazie alla presenza di una terza velocità di navigazione, pensata per coprire rapidamente le grandi distanze che ci si pareranno davanti. Il tutto, ovviamente, fino a quando non decideremo di gettarci nella mischia.
Tra cannoni ed arpioni
I combattimenti navali sono impreziositi dalla buona sensazione di solidità che si percepisce sia muovendo la pesante nave che controlliamo, sia vedendo scheggiare il legno in ogni direzione ad ogni colpo subito od inflitto. Possiamo decidere di attaccare da prua con delle palle incatenate pensate per spezzare gli alberi avversari, dai lati con delle splendide bordate di cannoni, e da poppa con i cannoncini di precisione o lasciando cadere in mare dei barili esplosivi per colpire i nostri inseguitori. Affondare una nave nemica richiederà dunque tattica e posizionamento, mettendo a dura prova le nostre capacità soprattutto quando saranno in tanti a circondarci facendo piovere morte e distruzione da ogni lato. La possibilità di abbordare i velieri impreziosisce gli scontri offrendo poi un ulteriore livello strategico quando dovremo scegliere cosa fare del bottino conquistato, anche se è occasione per valutare i combattimenti a piedi, combattimenti che sono strutturati in maniera fondamentalmente identica a quanto visto nel terzo capitolo.
Per mare potremo anche dedicarci ad altre attività, come la ricerca di tesori, o la pesca. A bordo di una scialuppa dotata di arpioni ci si potrà lanciare all’inseguimento di squali e balene, per ottenere preziose risorse da utilizzare in un sistema di crafting che ci è stato presentato come simile a quello di Far Cry 3. 
Commento finale
Assassin’s Creed 4: Black Flag riesce a convincere grazie ad un’atmosfera ottima ed intrigante, a dei combattimenti navali stuzzicanti ed alla grandissima quantità di contenuti che abbiamo potuto solo sfiorare. Certo, non ci sono cambiamenti nel sistema di combattimento, tecnicamente l’engine è già al limite delle console dell’attuale generazione (mentre su next gen si vedono netti miglioramenti in textures ed effetti), ed in generale non è che ci siano balzi in avanti in nessuna direzione. Cioè detto, il titolo Ubisoft sarà sicuramente uno dei protagonisti della fine del 2013, una stagione che si presenta come incredibilmente ricca di produzioni per tutti i gusti.