#GamersDigest 2023 | La settimana videoludica N°4

Benvenuti ad un nuovo #Gamersdigest, recap delle principali notizie della settimana videoludica appena trascorsa!

Worst practises

Brian Birmingham
Brian Birmingham

Pensavate che il board di Activision Blizzard avesse toccato il fondo? Venite come alla scoperta di un’azienda magica, che appena si accorge di avere tra le proprie fila un quadro onesto… lo licenzia!

La triste sorte è toccata a Brian Birmingham, (ex) lead developer di World of Warcraft Classic, messo alla porta perché oppostosi ad una partica aziendale da lui giudicata scorretta e dannosa per i dipendenti. Birmingham ha scritto una e-mail di commiato ai propri colleghi raccontando quanto accaduto, ed il contenuto della lettera è giunto in possesso di Bloomberg, che ha dato la notizia.

Il pomo della discordia riguarda il sistema di ranking dei dipendenti: si tratta un metro di valutazione dell’operato dei dipendenti, calcolato commisurando retribuzioni e premi in base al rendimento. Fin qui nulla di insolito per un grande azienda; il problema è che nel caso di Activision Blizzard, tale sistema prevede che i dipendenti siano classificato in basi percentuali fisse. In particolare, nel livello più basso della scala, denominato “developing”, deve essere incasellato sempre il 5% dei lavoratori, che subiscono una decurtazione di bonus aziendali, oltre a compromettere le sue possibilità di aumento di salario e promozione.

Spetta ai manager dei tre studi classificare i propri sottoposti. Essendo Birmingham a capo dello sviluppo di WoW Classic, figurava tra coloro chiamati ad operare questo gioco al massacro. Voglio sottolineare l’assurdità del sistema: la percentuale di “peggiori performer” prescinde dalla realtà dei fatti, ma dev’essere sempre il 5% del totale della squadra. Ciò significa che tu sviluppatore, potresti vederti decurtati bonus e paga non perché hai fatto qualcosa di sbagliato, ma semplicemente perché i tuoi colleghi hanno realizzato una prestazione migliore della tua (non sappiamo quali siano esattamente i criteri per valutare la performance dei dipendenti, e nemmeno ci interessa). Ciò si traduce in una punizione aprioristica e potenzialmente immotivata di una quota della propria squadra da parte del manager, crea un pessimo clima lavorativo, ed incentiva la competizione anziché la cooperazione tra colleghi. Insomma: siamo alla follia più totale!

Brian Birmingham non ne ha voluto sapere, rifiutandosi ripetutamente di ottemperare a tale classificazione, finché i piani alti lo hanno obbligato ad agire, pretendendo inoltre che abbassasse la valutazione di un dipendente per raggiungere la quota del 5%! Di fronte all’opposizione del manager, la dirigenza gli ha dato il benservito.

Dopo la pubblicazione del pezzo di Bloomberg, lo stesso Birmingham ha confermato la notizia via Twitter, fornendo ulteriori dettagli: l’assurda pratica aziendale è stata introdotta in conseguenza della fusione dei tre studi sotto un’unica compagnia madre, la ABK (Activision Blizzard King). Proprio la dirigenza di quest’ultima, capitanata dal ben noto Bobby Kotick, ha sviluppato il sistema di ranking imponendolo a tutti e 3 gli studi, come parte di un più ampio programma di standardizzazione delle pratiche aziendali. Insomma, per semplificarsi il lavoro, i piani alti hanno imposto l’adozione di un sistema assurdo che impatta negativamente tutti i dipendenti e i manager dell’azienda!

Activision, Blizzard, e King avevano dei procedimenti di valutazione simili (…) e ABK ha voluto uniformarli in uno unico. Presumibilmente fu questa la motivazione che ha portato ad imporre la quota del 5% di valutazioni di grado “developing”: per far sì che fosse uguale in tutti gli studi. (…) Rendermi conto che tale pratica è rimasta in essere [dopo il 2021, anno delle denunce pubbliche dei maltrattamenti perpetrati dai dirigenti di ABK nei confronti di molti dipendenti, che hanno causato scandalo e gettato un’ombra sulla figura di Kotick], nonostante la contrarietà mia e dei colleghi espressa tramite dure lettere, mi ha portato a ritenere che avessi vissuto un’illusione. Spero che cultura positiva di Blizzard sia in grado di rigettare il veleno di ABK, ma questa speranza non si è ancora concretizzata. Brian Birmingham, serie di tweet pubblicati il 24 gennaio 2023

I tweet di Brian sono stati inondati da una marea di commenti, molti degli stessi sviluppatori di Blizzard, che lo hanno ringraziato per aver acceso i riflettori su una consuetudine orrenda (e purtroppo non esclusiva di ABK né dell’industria dei videogiochi), che mi auguro venga riconsiderata dalla dirigenza.

Rimanendo nel torbido, ABK ha vinto una battaglia nella guerra contro i sindacati: i dipendenti di Proletariat, studio interno che nelle settimane scorse si è mossa per la costituzione della Proletariat Workers Alliance, ha dovuto per ora rinunciare all’idea. La dirigenza dello studio, capitanato dal CEO Seth Savik, ha ritirato la richiesta depositata presso CWA di indire una votazione ufficiale, nella quale i dipendenti dello studio avrebbero espresso il proprio voto i forma anonima. La PWA si era pubblicamente lamentata di questo sistema via Twitter, poiché a detta loro avrebbe permesso alla dirigenza di mettere pressioni ai singoli lavori e spingerli a boicottare la sindacalizzazione, protetti dall’anonimato. La cosa effettivamente si è concretizzata e, come riportato da Gamesindustry, la CWA ha accusato proprio Seth Savik di aver giocato sporco:

Sfortunatamente Seth Savik, CEO di Proletariat, ha deciso di accomodarsi alla direttive di Activision Blizzard rispondendo al desiderio di sindacalizzazione dei dipendenti con tecniche conflittuali. Come accade spesso tra i fondatori di studi, ha vissuto le preoccupazioni dei dipendenti come un attacco personale nei suoi confronti, ed ha indetto una serie di meeting che ha demoralizzato e depotenziato il gruppo, rendendo impossibile una votazione serena ed equa. Dichiarazioni della CWA riportate da Brendan Sinclair per GamesIndustry – 24 gennaio 2023

Dal canto suo un portavoce di ABK ha espresso la soddisfazione dell’azienda rispetto all’esito della vicenda, difendendo l’operato di Savik e confidando che Proletariat rimarrà un ambiente sano e soddisfacente per tutti. L’importante è crederci!

Verso gli investimenti e oltre

Il media publisher Skybound, noto principalmente per essere proprietario del franchise The Walking Dead, ha dato il via ad una campagna di Regulation A+, ovvero la vendita di quote della società al grande pubblico. Con ciò non si intende la quotazione in borsa, dove la società non è presente, ma solo la messa in vendita di percentuali di proprietà dell’azienda stessa a piccoli e grandi risparmiatori. Si tratta di una possibilità prevista dal JOBS Act statunitense, entrato in vigore sotto la presidenza Obama, come misura di sostegno alle startup.

Insomma una sorta di finanziamento dal basso che non mira a sostenere un progetto in particolare, come nel caso delle operazioni di crowdfunding che tutti conosciamo, bensì all’acquisto vero e proprio di parti dell’azienda (che vengono denominate units e non shares proprio perché non si tratta di una società per azioni, bensì di una LLC ovvero una società a responsabilità limitata).

La campagna è partita in forma privata qualche tempo fa (non è chiaro quando) e in questa prima fase ha raccolto 11 milioni di dollari. Di qui la decisione di aprire a tutti: come comunicato dalla stessa compagnia, ora chiunque può fare un’offerta d’acquisto, con una soglia minima fissata a 500 dollari americani, e partecipare così agli eventuali utili di Skybound, proporzionalmente all’investimento fatto. Il CEO di Skybound David Alpert è a dir poco entusiasta dell’iniziativa, che sembra presagire l’arrivo di una vera montagna di soli:

Siamo entusiasti della campagna Regulation A+, poiché il suo concetto è allineato con il valore chiave di Skybound: il legame con i fan. Siamo convinti che lasciare i creativi liberi di fare ciò che meglio sanno fare e invitare i loro super fan a possedere un pizzico di quel contenuto che tanto li appassiona, produca un vantaggio reciproco. David Alpert, comunicato stampa di Skybound.com – 23 gennaio 2023

Che sia una strada possibile per arginare il contraccolpo della recessione del mercato nel 2022 (peraltro possibile anche nel 2023)? O che si tratti invece dell’ultimo espediente delle rapaci corporation per fare soldi facili senza offrire nulla di concreto in cambio?

La precaria situazione finanziaria non impedisce comunque alla holding di interessarsi al mercato dei videogiochi, investendo per la prima volta in uno studio esterno. Lo studio in questione è Mega Cat Studios, team di Pittsburgh specializzato in titoli per retroconsole e titoli in stile retrò per le nuove piattaforme, attualmente al lavoro su WrestleQuest, un gioco di ruolo incentrato sui wrestler (!).

Lineup estesa

Sony ha esteso la lineup di lancio di PlatStation VR 2, in arrivo il 22 febbraio. Il roster per il visore di realtà virtuale raggiunge così quota 37 titoli al lancio, un buon numero anche se ovviamente in molti casi non si tratta di esclusive ma di multipiattaforma, oppure di port di giochi già esistenti, riadattati per l’occasione, come Gran Turismo 7.

Con un post sul PlayStation Blog, Sony ha introdotto 13 nuovi giochi, che vi elenco qui di seguito (un click sul titolo vi porterà al rispettivo trailer):

  • Before Your Eyes, un’avventura fiabesca in cui ripercorreremo la storia della nostra vita con lo sguardo, tra momenti tristi e felici.
  • Kayak VR: Mirage, una suggestiva simulazione sportiva in cui esploreremo a pagaiate le acque di tutto il mondo.
  • Pavlov VR, un adrenalinico shooter multiplayer a squadre.
  • Puzzling Places, port dell’omonimo puzzle game per PS VR, con miglioramenti grafici e di gameplay.
  • Song in the Smoke: Rekindled, altro port da PS VR, si tratta di un survival ambientato in un mondo fantastico ed ostile.
  • Synth Riders: Remastered Edition, ripropone il racing game futuristico della scorsa generazione di VR con grafica rimasterizzata.
  • Thumper, port del rhythm game spaziale con grafica upscalata 4K.
  • NFL Pro Era, simulazione di football americano, il primo gioco in realtà virtuale con licenza NFL e NFLPA.
  • What the Bat?, collezione di assurdi minigiochi che stravolgono l’uso ortodosso di mazza e pallina da baseball.
  • Rez Infinite, versione definitiva di uno dei titoli VR più acclamati, l’fps futuristico è riproposto in 4K a 120fps con supporto al tracciamento oculare e feedback aptico, oltre ad una serie di altre migliorie.
  • Tetris Effect: Connected, port del celebre puzzle game che nella scorsa generazione rivitalizzò lo storico rompicapo a mattoncini.
  • Creed: Rise to Glory – Championship Edition, versione migliorata della simulazione di pugilato che permetterà sfide PvP cross-platform e supportate da un netcode completamente rinnovato.
  • The Last Clockwinder, un puzzle game che ci vede impegnati a costruire automi per realizzare perfette catene di montaggio.

Xbox Developer Direct

logo Xbox Developer Direct

In settimana si è tenuto l’Xbox Developer Direct, primo evento dell’anno dedicato al gaming da parte di Microsoft. La replica dello showcase non è embeddabile per restrizioni d’età, potete recuperarlo qui. Di seguito le novità presentate (un click sul titolo vi porta al trailer relativo):

  • Minecraft Legends: Mojang ha approfondito la componente multiplayer del suo action RPG, componente che sembra essere a tutti gli effetti una modalità strategica in tempo reale ambientata nell’universo di Minecraft. Nel concreto il gioco prevede una formula competitiva a squadre 4-contro-4. I ruoli all’interno della squadra saranno ben definiti, tra costruttori, difensori, attaccanti e cercatori, e il successo di una squadra dipenderà in grandissima parte dalla capacità di collaborazione e coordinamento tra i giocatori. Largo spazio sarà concesso alla creatività dei giocatori, per elaborare e/o edificare strutture e strategie difensive e offensive sempre più assurde. Svelata inoltre la data di uscita: il gioco è in arrivo il prossimo 18 aprile.
  • Forza Motorsport: la presentazione di Turn10 si è focalizzata sullo spettacolare comparto tecnico del titolo, provvisto di modelli spaccamascella, audio design calcolato per ogni singolo pezzo della vettura e mixato per Dolby Atmos e così via. Il 4k/60fps è dato per garantito anche con ray tracing attivo, e il gioco si preannuncia ricco anche a livello di contenuti, con l’introduzione del nuovo scenario sudafricano. Il gioco dovrebbe arrivare entro quest’anno.
  • Hi-Fi Rush: vera sorpresa dell’evento, il gioco di Tango Gameworks è già disponibile all’acquisto, ed è incluso nel Game Pass. Si tratta di uno stralunato action-rhythm game con uno stile cartoon-urban-sci-fi coloratissimo ed una narrativa distopico-musicale che vi mette nei panni di un musicista deciso a sgominare una perfida super-corporation a botte di schitarrate. Lo so che sembra assurdo ma è così. Provatelo!
  • The Elder Scrolls Online: Bethesda ha presentato l’ultima espansione Necrom, che introdurrà una miriade di nuovi contenuti, la regione di Morrowind e la classe dell’Arcanista, per introdurre il quale ha realizzato un video dedicato. L’espansione arriverà il 5 giugno.
  • Redfall: Arkane ha offerto nuovi dettagli su un gioco che a lungo ha rischiato di sembrare né carne né pesce. Ora appare chiaro che si tratti di uno sparatutto competitivo a squadre, che però può essere giocato anche in single player. Il gioco alterna fasi esplorative in mappe aperte con zone sicure e fasi di azione concitata in cui ogni personaggio può utilizzare abilità uniche di offesa, difesa e supporto, con ampio spazio di libertà creativa. Il gioco ha finalmente una data di uscita: sarà rilasciato il prossimo 2 maggio.

Microsoft ha poi confermato che terrà a breve uno showcase dedicato esclusivamente a Starfield, e che sarà a Los Angeles con un panel estivo, probabilmente interno all’E3 o alla Summer Game Fest.

Bacheca annunci

Flash news su trailer e annunci della settimana:

  • Bioware: dice addio dopo 20 anni di onorata carriera Mac Walters, writer della serie Mass Effect, per dedicarsi a progetti personali. Il suo ultimo ruolo in azienda, che stava ricoprendo prima delle dimissioni presentate a fine 2022, era di production director per Dragon Age: Dreadwolf, nuovo capitolo della serie RPG attualmente in sviluppo.
  • Dead Space Remake: IGN ha pubblicato un video gameplay di oltre 20 minuti che mostra la bellezza grafica della versione PC del gioco con i settaggi massimi, a 4K/60fps.
  • Editoria: il Washington Post lascerà a casa 20 giornalisti della sezione “Launcher”, dedicata al gaming. Ne dà notizia la reporter di Axios Media Sara Fisher via Twitter. In settimana è stata anche annunciata la chiusura della testata californiana EGM, attiva da oltre trent’anni. In generale è un brutto momento per la stampa videoludica internazionale, come dimostra la recente ondata di licenziamenti presso varie testate, o acquisizioni in blocco da parte di grandi media publisher come vi ho raccontato qui.
  • GDC: Sono uscite le nominations per i Game Developers Choice Awards. I candidati per l’ambito titoli di Game of the Year sono Elden Ring, God of War Ragnarok, Immortality, Pentiment, Stray e Tunic. L acerimonia di consegna dei premi avverrà in concomitanza con la GDC di quest’anno, che avrà luogo a San Francisco dal 20 al 24 marzo.
  • GoldenEye 007: il port del celebre FPS per N64 è approdato su Game Pass e per festeggiare Rare ha pubblicato questo launch trailer.
  • Horizon: Guerrilla ha stretto un accordo con il team britannico Studio Gobo per co-sviluppare futuri titoli della sua IP di punta. Lo studio in questione ha all’attivo lavori su Redfall, Hogwarts Legacy, For Honor e varie iterazioni di Disney Infinity.
  • Microsoft vs FTC: L’azienda di Redmond ha emesso un mandato di comparizione nei confronti si Sony, nell’ambito del processo che si accinge ad affrontare il prossimo agosto per difendersi dalle accuse di monopolio sostenute dalla FTC con riferimento al tentativo di acquisizione di Activision Blizzard. Non è chiaro cosa Sony sia chiamata a deporre, ma dalla parziale documentazione emersa finora l’oggetto del confronto riguarda le sue capacità di produzione.
  • Naughty Dog: Bruce Straley, il director dell’originale The Last of Us, si è lamentato pubblicamente per il mancato riconoscimento nei credits dell’adattamento seriale Netflix. Nei titoli di coda della serie non fa menzione del suo nome, mentre appare quello di Neil Druckmann, co-creatore e produttore esecutivo sia del gioco che della serie. Sfogandosi sulle pagine del Los Angeles Times, Straley sostiene che tali pratiche, abbondanti nell’industria, lo abbiano portato a considerare favorevolmente la proliferazione dei sindacati nel settore videoludico.
    Nel frattempo Neil Druckmann ha dichiarato in un’intervista che il franchise Uncharted è da considererai concluso, mentre è possibile la realizzazione di un The Last of Us Part III, anche se non è stata presa nessuna decisione definitiva in questo senso, per il momento.
  • Road 96 Mile 0: è stato annunciato con un reveal trailer il prequel dell’acclamata avventura narrativa di DigixArt. Il gioco arriverà su tutte le piattaforme digitali il prossimo 4 aprile.
  • Squanch Games: il team responsabile della creazione di High on Life ha comunicato di aver accolto le dimissioni dell’autore Justin Roiland, a seguito delle accuse di violenza domestica espresse dalla ex compagna. Roiland non lavorerà più nemmeno alla serie animata Rick & Morty, che l’ha reso famoso: il canale tv via cavo Adult Swim che trasmette la serie, ha dichiarato di aver terminato ogni rapporto con lui.
  • The Day Before: l’MMO zombie survival sviluppato da Fntastic e distribuito da Mytona è al centro di una controversia che vede i fan, incattiviti per lo slittamento della data di uscita, accusare la software house di celare difficoltà nello sviluppo, mentre quest’ultima nega e sostiene che il posticipo fosse stato deciso da tempo. Intanto la pagina Steam del gioco è stata rimossa per risolvere una disputa sulla nomenclatura del titolo del gioco, dato che tale titolo sarebbe già stato registrato da un altro ente. Se le beghe saranno risolte per tempo, il gioco uscirà il 10 novembre.
  • Wild Hearts: Koei Tecmo ha pubblicato un nuovo gameplay trailer che mostra la spettacolare boss fight contro Golden Tempest, uno dei tanti mostri colossali che saremo chiamati ad abbattere. Il gioco esce il 17 febbraio.

La settimana di Player

Le recensioni della settimana iniziano con la prova di un titolo che farà la gioia degli appassionati di retrogamig: sto parlando di Vengeful Guardina: Moonrider, che omaggia l’era d’oro dei platform come vi spiega mirabilmente il nostro Pietro Falzone. Pietro si è anche cimentato nella prova di SEASON: A Letter To The Future, un’avventura non violenta, dal ritmo pacato e riflessivo in grado di emozionare chi avrà la curiosità di cimentarsi in un’esperienza diversa dall’ordinario.
L’impavida Alessandra Borgonovo si è cimentata nella prova di Chasing Static, un horror low poly che omaggia i classici del genere, senza però riuscire ad elevarsi verso le vette che gli sono di ispirazione.
Meglio è andata ad Alessandro Colantonio che ha scorrazzato in monopattino con Roller Drama, una singolare visual novel con le rotelle sotto i piedi.
Passando invece ad un horror pienamente riuscito, è giunto il momento di leggere l’entusiastica recensione di Michele Longobardi a proposito di Dead Space Remake, un degno rifacimento di un classico del survival horror.
Completa il roster già ricco di uscite anche lo splendido RPG Chained Echoes, che Gaetano Rilievo si è spolpato fino la midollo per analizzarlo da cima a fondo.

Sul fronte guide, non poteva mancarne una su Pokémon Scarlatto e Violetto, compilata da Simone Mauro, vi permetterà di risolvere al meglio il Raid 7 stelle di Greninja.
Siccome Michele Longobardi è un vero pro non si è limitato a finire Dead Space Remake, ma vi ha anche stilato una guida per ottenere il finale segreto e vi ha mappato la posizione di tutti i Frammenti del Marchio. Poi non dite che non vi vuole bene.

Le rubriche della settimana sono aperte dal caporedattore galattico Graziano Salini, che ha deciso di ripescare di alcune perle rare per proporvi non il solito articolo sulle esclusive PlayStation.
Michele Longobardi ha invece fatto un esercizio diverso, considerando un tema universale e andando poi a spulciare quei titoli che ne hanno fatto un elemento cardine del proprio game design. Ne è uscito un articolo appassionante sul senso del dovere nei videogiochi in cinque esempi, che consiglio di leggere per rendersi conto di quanto il medium sia maturo e capace di affrontare temi complessi in modi straordinari.
E tra i tanti meriti del videogioco c’è anche quello di avvicinare il pubblico all’arte della musica, come ci ricorda Demetrio Scira con il suo conservatorio videoludico: cinque giochi per suonare, pezzo interessantissimo soprattutto se volete andare al di là del solito Guitar Hero.
Claudio Albero è ancora infoiatissimo per God of War Ragnarok ed in particolare il suo protagonista, di cui sviscera vita, morte e miracoli nel suo approfondimento su Kratos contro Kratos: uno spartano allo specchio.
Infine Stefano Sergente ha condotto un’intervista ai ragazzi di Bad Vice Games, lo studio italiano responsabile di Ravenous Devils, una delle sorprese dell’annata indie dello scorso anno.

Per questa settimana è tutto.
Arrivederci a domenica prossima con il #Gam
ersdigest N°5 del 2023!