Il PLAY: Festival del Gioco di Modena è l’unica vera fiera tematica in Italia

Play Festival del Gioco

Una delegazione di Player.it è stata al complesso fieristico di Modena in occasione del Play: Festival del Gioco, tenutosi nel weekend tra il 17 e il 19 maggio; qui abbiamo potuto assistere e giocare alle novità del mondo dei giochi da tavolo e dei giochi di ruolo, oltre ad aver avuto la possibilità di respirare un coinvolgente clima di entusiasmo generale – e di rilassatezza, checché ne dicano (comprensibilmente) i poveri standisti costretti a restare dietro il banco per ore.

Personalmente è stata la mia prima volta assoluta al Play, e devo dire che è diventata rapidamente la mia fiera preferita: un luogo costantemente affollato ma mai soffocante dove è stato possibile giocare e provare un po’ di cose, chiacchierare con gli espositori, gli editori e gli autori, stringere nuovi contatti e farsi nuovi amici. In ogni spazio c’erano tavoli pieni ovunque dove giocavano anziani e bambini, uomini, donne e persone non binarie, nella tranquillità e nel divertimento più assoluti.

Folla al Play Festival del Gioco presso lo stand di Red Glove.

In generale la nostra esperienza a zonzo per i padiglioni della fiera è stata piacevolissima e positiva, abbiamo notato proposte e titoli davvero allettanti e si può quasi dire che, tra tutte quelle viste nel corso degli anni, questa sia forse l’unica fiera pop a non essere ancora diventata un semplice mercatino di gadget a cielo aperto, ma anzi sembra un evento che ha mantenuto ben salda un’identità da punto di raccolta dove l’industria incontra a stretto contatto i suoi consumatori. Ce ne fossero di più di fiere così!

Tutte le novità del Play che ci hanno colpito

Sono davvero tante le novità presentate in fiera dai diversi editori. Per cominciare, va ribadito quanto abbiamo già visto e vissuto nel corso dell’ultimo Lucca Comics and Games: il momento di gloria dei giochi di ruolo, presenti sul mercato con sempre più proposte e idee.

Need Games ha portato con Horrible Guild la localizzazione di One More Quest, GDR basato sul celebre Dungeon Fighter dove l’importante nel tiro di un dado non è solo il risultato, ma anche il bersaglio su cui viene lanciato. Altra proposta interessante è il Campionario di Ciarpame Knock!, un compendio di strumenti e kit utili per fare il master con sistemi old school.

Ci ha colpito anche Salvage Union, un GDR mech post-apocalittico con un manuale che sa molto di vissuto e rovinato. E a proposito di post-apocalittico, non poteva mancare l’avventura L’Inverno dell’Atomo del GDR di Fallout, ambientato nella Boston ucronica della serie Bethesda. Un’altra chicca l’abbiamo trovata da Acheron Games: Helluva Town, GDR narrativo basato sui cartoon americani degli anni ’30.

Abbiamo fatto anche un salto dal demenziale Putrid Games (grazie ai pinguini) che ha presentato giochi ironici come Rascals of the Universe, un GDR dove vestiamo i panni di scagnozzi di Skeleman per sconfiggere Hetor e i suoi amici. Da Nigredo Press invece abbiamo trovato interessanti novità come l’edizione Wardensaga di Rune Cairn, un GDR old school a tema vichingo con meccaniche soulslike, Primal Quest, altro old school ma ambientato in un mondo primitivo tra magia, dinosauri e possibili alieni, e Barkeep on the Borderlands, un’avventura fantasy esilarante da affiancare a un qualsiasi GDR che inizi in taverna.

Acquisti al Play Festival del Gioco
Alcuni dei nostri acquisti (e regali) in fiera

Ci siamo innamorati allo stand di Grumpy Bear di due delle quattro grandi novità di questo Play: Orbital Blues, un GDR che ricalca un po’ le orme di Scum & Villainy con un sistema simil-Forged in the Dark ma in chiave malinconica e space western anticapitalista con tecnologie a cavallo tra gli anni ’60 e ’90, e Wildsea, un folle e visionario GDR ambientato in un mondo completamente avvolto da foreste selvatiche e perenni, il Selvapelago, da navigare e attraversare come fosse un mare. Entrambi i manuali di questi due GDR sono spettacolari e non vediamo l’ora di parlarvene più nel dettaglio.

Impossibile non citare nel pacchetto Grumpy Bear altre due trovate interessanti: Hieronymus, un gioco di ruolo basato sui quadri di Hieronymys Bosch, e la Guida ai Misteri del Grande Nulla Agricolo, una sorta di avventura lovecraftiana nel cuore della Pianura Padana tratta dall’omonimo podcast di Johnny Faina e Feduzzi.

Menzioni d’onore per The Very Good Dogs of Chernobyl, un GDR importato da Mana Project Studio dove i giocatori interpretano i cani rimasti nella zona contaminata che conoscono la verità sul disastro della centrale nucleare: ovviamente si è trattato di uno squarcio nella realtà tra il nostro mondo e un altro. Pensate che per il firmacopie c’era anche una cagnolina che si è prestata come modella del manuale!

Non poteva mancare all’appello MS Edizioni, presente con un doppio stand in fiera per presentare da un lato i suoi giochi di ruolo come PRISM e le sue espansioni SHADE (una investigativa, l’altra fantasy), e dall’altro i suoi giochi da tavolo come Ahoy ed Evolversi Male. Ve ne abbiamo parlato meglio in questo articolo, con tanto di annunci per i prossimi mesi.

Folla in gioco al Play, presso lo stand di MS Edizioni

Sul fronte dei giochi da tavolo, Hasbro si è resa protagonista di due annunci belli importanti che faranno contenti soprattutto i giocatori della vecchia guardia: le nuove edizioni di HeroQuest e di Talisman, di cui abbiamo anche assistito alla sua presentazione globale (link qui).

Annunci importanti anche in casa Lorcana dove abbiamo provato la nuova espansione cooperativa Il Ritorno di Ursula (vi spieghiamo qui meglio nel dettaglio), e in area Giochi Uniti, dove l’editore ha presentato in anteprima Botanicus, gioco che ha spinto lo staff ad aggiungere sempre più tavoli nel corso della fiera data l’elevatissima richiesta di prove!

Da Giochi Uniti sono stati anche messi in bella mostra le grandi novità di queste settimane: Pathfinder Arena (di cui sono in arrivo anche due espansioni entro luglio 2024) dove gli eroi del GDR di Paizo si combattono all’ultimo sangue, Emerge che consente di giocare con terre emerse ed ecosistemi, e ISS Vanguard con l’espansione Close Encounters che ci portano in un’avventura spaziale.

DV Giochi ha portato in fiera il suo Bonsai che si è guadagnato il premio IoGioco nella categoria light and family games, e di cui vi abbiamo parlato in anteprima qualche mese fa, ma hanno presentato anche novità come il romanzo noir I Punti Si Contano alla Fine . I compagni di merende Ghenos hanno invece portato in fiera Forest of Pangaia, ma tra le novità ci sono stati i due giochi d’aste Puerto Banana e Score 5, e il simpatico e cervellotico Next Station Paris dove si progettano reti metropolitane a Parigi, senza contare le esclusive Wyrmspan (ovviamente Wingspan ma con i draghi), Evenfall, un gioco alla tedesca tra streghe e rituali magici, e Deducto, party game di deduzione.

Red Glove ha portato in anteprima la versione da tavolo del videogioco Dorf Romantik, il quale uscirà ufficialmente nei prossimi mesi. Infine il nostro occhio è cascato anche in casa Ludus Magnus Studio, in particolare su due nuovi giochi: Trial of the Gods, basato sul mito greco degli Argonauti e dove deckbuilding, posizionamento strategico e cazzimma la fanno da padrone, e Haunted Lands, dove i giocatori sono dei sensitivi in grado di interagire con spiriti e fantasmi, con lo scopo di ripopolare il territorio.

I giochi che abbiamo provato

Nel corso dei nostri giorni in fiera siamo riusciti anche a provare alcuni giochi da tavolo e giochi di ruolo, dei quali vi riportiamo brevemente le nostre esperienze.

Aureus Aestus

Questo manuale per D&D 5e è la novità di questo Play da parte di Wyrd: si tratta di un’ambientazione piratesca ma proiettata in un futuro post-apocalittico dove un meteorite colmo d’oro è precipitato sulla nostra Terra, generando un nuovo mondo oceanico abitato da creature e razze in simbiosi con le nuove fattezze ambientali (sirene, uomini-pesce, aloxotl antropomorfi, e così via…). L’avventura introduttiva che abbiamo giocato ci ha visto nei panni di una ciurma che trova un relitto malmesso in mezzo all’oceano, scoprendo probabilmente segreti inenarrabili sui Titani, mostri marini dotati di poteri magici.

Acquisti al Play di Modena
Un’altra parte di acquisti (e omaggi) del Play

Capybattle

Non potevamo esimerci dal provare un gioco a tema Capybara nell’area crowdfunding. In CapyBattle l’obiettivo è controllare 5 aree adiacenti al proprio cavaliere. Il core del gioco consiste in due giocatori che posizionano in maniera randomica i 10 token azione. Ogni turno un monarca Capibara si muoverà da un soldato a un altro per attivare i token corrispondenti sulle righe e le colonne in cui si posiziona attivandone gli effetti. Un gioco semplice e divertente dalle dimensioni non proprio minute che potremo vedere probabilmente a breve anche in italiano.

Gaslands Refuelled

Se non sapete come utilizzare vecchie Hot Wheels e macchinine provate a farle schiantare in frenetiche gare post apocalittiche con Gaslands Refuelled. Il gioco di battaglie motorizzate portato in Italia da Labmasu (e di cui potete leggere la nostra recensione) è stato protagonista di diverse demo al War Pit del Play. Tra queste abbiamo avuto modo di vedere il nostro Diego introdurre al gioco 3 avventori che subito si sono districati nello scenario alla Mad Max grazie al regolamento semplicissimo del gioco. Una gara piena di colpi di scena che ha visto la rimonta di uno dei tre avventori finita però con uno schianto sul pilone del traguardo seguito dagli altri suoi amici; il maggiolino da guerra di Diego ha colto subito la ghiotta occasione facendosi strada a colpi di gatling e tagliando per primo il traguardo.

Tabellone della Battaglia di Castel Unicorno, avventura di Weirdoor per Into the Arcade al Play Festival del Gioco

Into the Arcade

Abbiamo giocato questo GDR di MS Edizioni dove i giocatori sono risucchiati nei cabinati arcade delle sale giochi assieme all’autore He Who Hungers e al collettivo Weirdoor; i ragazzi hanno organizzato una sessione da fiera in un’ambientazione chiamata Castel Unicorno dove diversi gruppi di gioco si sono sfidati per scalare una leaderboard, il cui premio era l’essere inseriti nella prossima avventura di Into the Arcade! Ve ne abbiamo parlato meglio nel dettaglio in questo articolo.

Lorcana

Abbiamo capito che la competizione nel mondo dei giochi di carte collezionabili è diventata davvero accesa grazie alle intuizioni di nuovi giochi come Lorcana, i quali poggiano sulle solide base del predecessore Magic ma cercano di diversificarsi con meccaniche più moderne. Nello specifico, vi parleremo meglio dell’espansione collaborativa Il Ritorno di Ursula in un articolo dedicato.

Acquisti al Play Festival del Gioco
Altri acquisti (e regali) del Play

Star Wars Unlimited

Star Wars Unlimited è un altro dei mattatori dei TCG grazie al suo dinamismo e alla mitigazione del mana flow delle sue meccaniche di deck-building, come vi abbiamo spiegato in sede di recensione. In fiera erano stati organizzati tavoli di prova per imparare a giocare, ma anche ghiotte occasioni di draft dove per ogni vittoria si vinceva un booster pack, e dove venivano regalate carte promo dei leader Luke Skywalker e Darth Vader con ogni partecipazione.

Sipario

In un momento di stanchezza tipico delle fiere abbiamo cercato un gioco che non fosse troppo mentalmente stancante e la scelta è caduta sul divertentissimo Sipario (recensione qui) di Giochi Uniti. Ci siamo improvvisati attori e critici cinematografici per una buona mezzora, coinvolgendo anche un povero staffer dell’editore. La scena migliore che abbiamo interpretato? Una spia affascinante entra in un autogrill servito da una mummia per comprare una girella e lasciare agli spettatori un messaggio: la morale è sempre quella, fai merenda con Girella.

Unglorious

Concludiamo con la giocata più divertente di tutte: ci siamo imbattuti in una sessione di Unglorious di Aces Games, GDR dove i giocatori sono morti che tornano nel mondo dei vivi per risolvere conti in sospeso (propri o, come mercenari, di altri), una partita masterata da Vik di Fallimenti Critici. Come giocatori siamo stati assoldati da un ricco morto che voleva donare il suo pegno d’amore alla sua amata, ancora viva: un bellissimo fiore blu.

Una volta sbucati fuori dalle tombe nel mondo dei vivi, ci siamo imbattuti in alcuni problemi… primo tra tutti un cane anziano di nome Fuffi che non smetteva di seguirci, naso a terra. Abbiamo genuinamente pensato che fosse attratto dall’odore del fiore, quindi glie l’abbiamo fatto annusare. È morto dopo il primo respiro, e così abbiamo scoperto dopo appena 10 minuti di sessione l’intero segreto della campagna! In altre parole, il mandante della nostra missione voleva uccidere la sua ex amata.

Nella nostra traversata verso il completamento della missione ci siamo lasciati una copiosa scia di sangue (e fiamme), condita da balletti e canti scheletrici, ringiovanimenti magici di nemici formidabili, e… obiettivi sbagliati. Ma una volta tornati al mondo dei morti, abbiamo trovato Fuffi come nostro nuovo compagno!