I tuoi occhiali smart potrebbero davvero diventare utili finalmente. C’è una funzione molto innovativa e che, forse, è l’unica cosa davvero utile di questi gadget.
Per gli occhiali smart deve ancora arrivare forse il momento di avere una reale funzionalità. Per ora, e nonostante diverse società spingano perché acquistiamo anche questi gingilli, rimangono gadget da film di fantascienza oppure pensati per spiare gli altri senza farsi vedere.
Motivo per cui, per esempio, cominciano ad arrivare anche le prime norme e i primi divieti. Ma forse, questa funzione potrebbe essere qualcosa di davvero utile.
Una funzione che tra l’altro ci fa riflettere anche su quali siano gli utenti cui gli occhiali smart dovrebbero essere realmente destinati. E questi utenti non sono né i creatori di contenuti che vogliono mantenere le mani sempre libere, né chi non è in grado di fare una foto inquadrando come si deve.
Un aggiornamento per gli occhiali smart che potrebbe funzionare
Gli occhiali smart sono tra i devices più nuovi che esistono ora in circolazione. Sono ancora piuttosto acerbi nella loro funzionalità e per lo più paiono inutili perché non offrono niente di realmente diverso rispetto agli altri device che abbiamo a disposizione.

Se vogliamo chiamare qualcuno senza avere il telefono attaccato all’orecchio possiamo farlo per esempio con le cuffie. Per scattare una foto basta un po’ di pazienza. Con gli occhiali smart quello di cui finora ci siamo quindi dovuti preoccupare sono gli stalker e quelli che hanno deciso di utilizzare questa tecnologia in modo improprio.
Ma un nuovo aggiornamento in distribuzione per i Ray-Ban ottimizzati dalla collaborazione con Meta potrebbe avere un utilizzo reale e realmente positivo. L’aggiornamento riguarda una nuova modalità chiamata Conversation Focus.
Si trova all’interno della versione v21 del software e, in pratica, consente di avere una migliore esperienza d’ascolto quando ci si trova a parlare con qualcuno in ambienti affollati e rumorosi. L’aggiornamento in pratica funziona come una sorta di cuffie che cancellano il rumore mentre amplificano la voce umana. Qualcosa di comodo per chi ha difficoltà d’udito.
Ed è questo che ci fa pensare che forse, tra le tante tipologie di utenti cui dovrebbero essere rivolti gli occhiali smart, ci siano quelle categorie che realmente potrebbero trarre beneficio da un oggetto indossabile che può aiutarli a navigare meglio il mondo; per esempio potrebbero essere comodi per le persone anziane oppure per chiunque abbia una ridotta capacità uditiva.
Se poi si uniscono eventualmente lenti graduate e la capacità di poter mostrare all’utente attraverso le lenti le informazioni sul mondo circostante, è chiaro che abbiamo di fronte un reale ausilio a 360 gradi. Sarebbe forse questo, allora, il modo di farci conoscere questi oggetti evitando invece di proporli solo come gadget da spia. Ci sarebbero molte meno regole e molte meno critiche.
