Anche Hideo Kojima si esprime sull’IA e la paragona agli smartphone: “non possiamo più tornare indietro”

uomo giapponese con capelli brizolati che si tocca gli occhiali
Anche Hideo Kojima si esprime sull'IA e la paragona agli smartphone: "non possiamo più tornare indietro" (player.it)

Hideo Kojima entra a gamba tesa nella polemica relativa all’utilizzo d’IA per la creazione di videogiochi. In che senso l’IA sarebbe “come gli smartphone”?

IA nei videogiochi: si o no? Questa la grande domanda che imperversa ormai da diversi giorni e che sta infuocando le discussioni online. A dare il via alle danze, almeno a livello macroscopico, erano state le dichiarazioni del CEO di Larian Studios, Swen Vincke, che aveva parlato dell’utilizzo dell’IA per lo sviluppo del nuovo Divinity, come espediente per tutti quei compiti noiosi e ripetitivi che allungano di tanto i tempi di sviluppo.

uomo con capelli bianchi, armatura medievale che tiene in mano un'ampolla di vetro
Anche Hideo Kojima si esprime sull’IA e la paragona agli smartphone: “non possiamo più tornare indietro” (player.it)

Gli aveva fatto eco Daniel Vavra, co-fondatore di Warhorse (Kindgom Come Deliverance, KCD 2), che oltre a difendere il collega dalla shitstorm nata in seguito a quelle dichiarazioni, ha parlato con una certa rassegnazione. “Le cose sono così e bisogna accettarle”, il senso delle sue parole. Adesso nel dibattito, si intromette un nuovo attore, decisamente di peso: Hideo Kojima.

Per il papà di Metal Gear, non dovremmo criticare l’utilizzo dell’IA

Durante una recente intervista per Nikkei Xtrend, il celebre autore videoludico Hideo Kojima (Metal Gear, Death Stranding), si è espresso in maniera decisa e critica contro chi ritiene che gli strumenti di intelligenza artificiale, non debbano essere utilizzati nello sviluppo di un videogioco. Kojima ha infatti paragonato la recente ascesa dell’IA, a quella che ebbero gli smartphone qualche decennio fa ormai.

L’autore giapponese ha infatti parlato di come, quando iniziarono a essere diffusi, gli smartphone venivano pesantemente osteggiati e criticati. Adesso invece, “ci sono così tante persone che non possono vivere senza i loro smarthone”. Secondo Kojima, con l’IA si sta verificando una cosa similare e aggiunge che, non dovremmo temere “usare la tecnologia in un modo che ci renda felici”.

uomo giapponese con occhiali, sulle spalle una sonda
Per il papà di Metal Gear, non dovremmo criticare l’utilizzo dell’IA (player.it)

Si è poi scagliato contro chi afferma che non ci sarebbe bisogno di utilizzare l’IA o che l’IA sia uno strumento inutile. Così come accaduto con gli smartphone, anche l’IA è qui per restare ed è qualcosa con cui dovremo fare il callo, secondo lo sviluppatore. E al netto di pregi che riconosce all’IA, come quello di rendere più semplici le interazioni interpersonali anche per chi non ne è avvezzo, Kojima precisa che è necessario avere una misura nell’utilizzo delle intelligenze artificiali.

Hideo Kojima, nel mondo dei videogiochi, è sempre stato molto avanti nell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, cercando sempre di integrare nuove idee nello sviluppo dei propri titoli. Sarò sincero: leggere certe dichiarazioni, non può far altro che far volare con la fantasia, pensando a cosa uno come Kojima potrebbe creare, sfruttando in maniera ottimale gli strumenti di intelligenza artificiale.