2 strategici esagonali per cellulare che ci auguriamo non vi siate persi

Daily rewards, partite rapide e secche della durata di qualche minuto, gatcha in ogni salsa e raffiche di livelli, quadri, missioni: da queste strade passa l’esperienza di gioco offerta oggi dal mobile. Non potrebbe essere altrimenti.

Il partito del casual gaming sposa alla perfezione le esigenze del casual gamer cui si rivolge e incrementa, in maniera esponenziale, il tintinnio nei salvadanai di chi li sviluppa. Gli esperimenti per garantire longevità al gameplay (e soprattutto alla narrativa) si fermano perlopiù ai primi anni di affermazione del mercato; il nostro presente è popolato di titoli che sopravvivono grazie a grandi sforzi fatti da frange di appassionati, probabilmente creati altrove su altri medium; questo è valido sopratutto quando non si parla di porting o di versioni rimasterizzate di saghe famose (come Final Fantasy).

Racchiusa tra due soffici parentesi, sospesa in una idilliaca zona franca entro cui le correnti del marketing sembrano non essere riuscite ancora a penetrare, c’è una categoria di giochi che ribolle: non sembra essere ancora giunta l’epoca del casual per gli strategici a turni.

Tutto ciò che luccica non è detto sia oro, motivo per cui ci siamo concessi un piccolo tour tra questi estremi sopravvissuti.

HOPLITE (iOS, Android)

Gita ai Campi Flegrei.

L’oplita si narra fosse un soldato di prim’ordine tra le fila di fanteria dell’antica Grecia e, pertanto, non ci risulta difficile parlare di Hoplite, uno strategico-roguelike, come di un gioco definibile come spartano.

Carichi di un pesante arsenale ci ritroveremo a scendere nelle profondità dell’underworld; almeno fino al sedicesimo piano, per essere precisi. Il nostro obbiettivo sarà recuperare un artefatto chiamato vello di Yendor. Dopo averlo raccolto avremo l’opportunità di tornare a casa e dire compiuta una volta per tutte la nostra missione.

Tutti i piani sono uguali, stanze esagonali composte da caselle esagonali, a loro volta granito calpestabile o lava. Dal lato opposto al nostro punto di partenza, la scala verso il piano sottostante e, in mezzo, un numero variabile di nemici. Ad ogni livello del baratro troveremo anche un altare, dove aumentare con degli upgrade la pericolosità del nostro one-man-army. Mi viene da ridere a scrivere queste cose perché la prima volta che ho giocato ad Hades mi è venuto in mente proprio Hoplite.

L’oplita si muove una casella per turno con i nemici che si spostano di conseguenza, danneggiando ciò che rientra nel loro range di attacco (consultabile con un comodo tap). La nostra sopravvivenza dipenderà dalle nostre azioni: potremo usare la nostra lancia, saltare di due caselle, spintonare con lo scudo, colpire da vicino un avversario, fare un affondo: un numero di mosse nutrito che offre un buon spazio di manovra.

Scendendo i piani il numero di nemici aumenterà rapidamente e aprirsi un varco mentre guadagnando nel contempo una posizione favorevole sarà molto difficile, chiedendoci di pensare con attenzione alle mosse da fare. Pensandoci bene è ancora più facile associare le mie partire ad Hades a quelle fatte con Hoplite: il numero di volte che sono morto attraversando gli inferi greci sono un botto in entrambi i casi.

La grafica è, come dire, spartana, e la musica consiste in una singola traccia messa in loop, ma dopo un po’, credetemi, non ci si fa più caso.

Dovessimo definirlo con una sola parola questa sarebbe “essenziale”.
Hoplite distilla gli elementi base di un sottogenere, è scaricabile gratuitamente e ha un unico acquisto in app che per pochi euro sblocca gli achievements e la modalità challenge, dando accesso a un pacchetto di potenziamenti che dilatano una giocabilità già di per se soddisfacente.

OCCIDENTAL HEROES (iOS, Android)

Ah, la mia adorata Amalfi.

Il sapore della scoperta in Occidental Heroes si fa croccante per chi ha piacere di leggere, con calmae senza urgenza, i particolari che rendono ricca un’avventura. A metà strada tra un gdr testuale e un tattico a turni, Occidental heroes ci riporta alle mani gli esagoni, i combattimenti, le mappe del mondo e la strategia.

Controlleremo una compagnia composta da tre eroi pixellosi appena approdati e in cerca di fortuna nelle terre fittizie d’Occidente. Il gruppo di eroi stabilito liberamente a inizio partita, avrà caratteristiche personalizzabili per quanto riguarda nome, classe e backstory di ciascuno.

Le classi sono tre: il fencer capace di attaccare in affondo o fendere mentre si sposta sul lato del nemico, il man-at-arms, tank della festa, e l’arciere per i proiettili da lontano. Le backstory assegnano delle perk ai personaggi, come ad esempio il vantaggio tattico di skippare i turni rimanendo sulla stessa casella, oppure innescano delle sidequest relative. Nelle battaglie come già detto controlleremo a turno ogni singolo guerriero contro gruppi di nemici; la scelta delle mosse da compiere sarà particolarmente delicata, giacché se uno dei nostri dovesse cadere in battaglia potremmo perdere la speranza di rivederlo in seguito.

Quando non siamo impegnati in qualche zuffa ci ritroveremo ad esplorare le città del continente, la cui descrizione è appannaggio della componente testuale-narrativa.
Potremo far visita al governante cittadino che borioso accetterà l’udienza solo se le nostre gesta avranno raggiunto preventivamente il suo orecchio, altrimenti optare per un giro di bevute in taverna che, fortunatamente, sarà utile a raccogliere qualche quest da sbrigare. L’alternativa resta invece il giro alle bancarelle, dove acquistare equipaggiamento o rimpinzare i viveri

Questi ultimi sono una risorsa di grande importanza e sono parte di una meccanica molto interessante. Infatti, dovremo avere un certo riguardo nei confronti della nostra compagnia, dal momento che ogni membro ha un valore chiamato resolve, indicante la risolutezza a continuare l’avventura col gruppo.

Spostarsi ad esempio senza viveri oppure perdere un gran numero di punti vita in battaglia danneggia permanentemente la resolve; quando il parametro toccherà lo 0 il membro dell’equipaggio farà i bagagli e se ne andrà, portando via la sua quota di bottino e reputazione.

Che sia per scelta di comodo o per causa maggiore chiunque ci abbandonerà lascerà comunque la sua traccia in un record, consultabile dal menù per dare un tocco di legacy alle avventure della nostra brigata.

Ma l’Occidente, si sà, brulica di avventurieri e un nuovo aspirante compagno ci attenderà alla taverna, a patto di mostrargli il convincente luccichio dal nostro borsello. Di città in città in cerca di quest, per far accrescere il nostro bottino e la reputazione della nostra compagnia e per vivere sempre più avventure. Accidenti, che Occidente.

Occidental Heroes è una avventura testuale mescolata con combattimenti a turni, per una risultante dove la posta in palio risulta sempre mediamente alta.
E’ un gioco che richiede una buona capacita di immersiva da parte del giocatore, in compenso è praticamente gratuito e ogni tanto ci spara qualche pubblicità.