Non avete idea da quanto tempo era stata prevista questa intervista a Borislav Slavov, autore della colonna sonora di Baldur’s Gate 3 (nonché della saga di Crysis e di Divinity: Original Sin 2 tra i tanti giochi), ma una cosa tira l’altra e i tempi si sono dilatati fino a qualche giorno fa! Prima ci ha sabotato il mio client dell’email su PC falsando l’orario programmato qualche giorno prima del concerto di Baldur’s Gate 3 al Game Music Festival di Londra, Symphony of the Realm, poi ci saremmo dovuti incontrare al Lucca Comics & Games 2024 ma a pochi giorni dalla manifestazione è stata la salute di Borislav Slavov a sabotare il nostro incontro, e nel mezzo ci sono stati un altro paio di rinvii per una questione o l’altra.
Ma ora, finalmente, ci siamo!
La scorsa settimana ho avuto una piacevole mezzora di chiacchiere digitali e tè con Borislav Slavov, o Bobby come preferisce essere chiamato lui; una chiacchierata che, come leggerete dall’intervista sottostante, conferma tutte le sensazioni avute durante il suo panel a Londra di cui vi ho raccontato in questo articolo: una persona brillante, calorosa, umile e profondamente connessa alle emozioni che derivano dai suoi lavori – le sue emozioni, e quelle del suo pubblico.
Buona lettura!
ATTENZIONE: Potrebbero esserci spoiler se non avete completato la sezione dell’House of Hope nell’atto 3 di Baldur’s Gate 3.
Ciao Bobby! Vorrei partissimo col descriverci se e cosa è cambiato nella tua vita dopo Baldur’s Gate 3 e dopo il BAFTA award. Come ti senti con questo periodo alle spalle?
Beh, quando ci penso direi che è stata un’annata davvero intensa ed entusiasmante, piena di incontri con vecchi amici e di nuove conoscenze. Ho avuto la possibilità di girare il mondo per incontrare e conoscere il nostro pubbblico, è stata un’esperienza davvero emozionante. Credo che la motivazione principale che mi spinge a comporre e produrre musica sia che amo fare questo per il pubblico. [ci pensa mezzo secondo su] Se non fosse per il pubblico, probabilmente non lo farei mai. E credo che questa sia una delle cose che guida tutti noi in Larian Studios. Cerchiamo sempre di creare videogiochi tenendo i giocatori nella nostra mente perché, in fin dei conti, siamo noi stessi giocatori; ci stiamo attenti dall’inizio alla fine dello sviluppo, ogni cosa che facciamo la creiamo genuinamente da noi giocatori ai giocatori lì fuori. Credo sia questa la ragione per cui abbiamo una connessione così profonda con i nostri fan, ma anche tra noi stessi componenti di Larian Studios.
Tornando alla tua domanda, dopo aver avuto l’opportunità di uscire dallo studio e tornare alla mia tana, e dopo aver realizzato che incontrare tutte queste persone amabili e sorridenti sia stata un’esperienza davvero emozionante, allo stesso momento ho trovato anche che questo periodo sia stato, come puoi immaginare, abbastanza estenuante… perché sto invecchiando. [ride] Non sono più giovane come un tempo! Onestamente, a un certo punto ho realizzato che avevo bisogno di rilassarmi, di ricaricare le batterie e tornare al mio ambiente naturale, nella mia tana musicale a continuare a fare le mie cose: comporre nuova musica e guardare al mio futuro. Quindi, dopo il rilascio di Baldur’s Gate 3 e tutti questi eventi emozionanti, l’unico vero cambiamento – se così possiamo chiamarlo – che ho avuto nella mia vita è che grazie a tutto questo ho avuto l’opportunità di conoscere dal vivo davvero tante persone bellissime, un sacco di giocatori, ho stretto tante mani e dato tanti abbracci!
Il tuo abbraccio durante il party dopo il concerto a Londra è una delle poche cose che ricordo bene di quella serata! Tu, invece, ricordi qualcosa della festa?
Ho una memoria molto offuscata di quella sera, amico, ma scusami se non ricordo di preciso il nostro abbraccio perché ho parlato con così tanta gente in quei giorni che mi è difficile associare un volto alle cose! Credo, però, di ricordare qualcosa nel fondo della mia mente, ma non sono sicuro che fossi tu o qualcun altro… Tuttavia, immagino, sai di cosa parlo quando dico che questi momenti sono i più preziosi e cari per me, perché mi permettono di realizzare che tutto quello che ho attraversato nella mia vita, alla fine, ha avuto un senso, e ne è valsa la pena. Poche cose mi danno tanta ispirazione e motivazione come quando incontro la nostra community. Niente di più semplice. Tutto ruota sempre attorno alle persone.
L’energia che viaggia tra noi di Larian e la nostra community, sai, è davvero impagabile. Credo che questa sinergia e questa energia la sentiamo da entrambe le parti, va avanti e indietro. È qualcosa di davvero stimolante ed emozionante.
Proprio a proposito di questa energia, quando riporto alla memoria il concerto di Baldur’s Gate 3 ho ancora i brividi, soprattutto quando ricordo quel coro alzarsi in piedi e travolgerci sui nostri seggiolini, accompagnato dal muro di suono dell’orchestra. Com’è per te, invece, vedere le tue stesse canzoni eseguite su un palco?
Non è stata la prima volta che ho assistito a un concerto di musiche che ho prodotto io, ma – perdonami se mi ripeterò nelle risposte – l’atmosfera creata dalle persone, così tante persone, tutte insieme unite da una singola passione… questa è un’esperienza assolutamente unica, ogni volta. Non è solo una questione di musica, voglio dire… sicuramente provo orgoglio, felicità e soddisfazione nel vedere le musiche che ho prodotto su un palco, ma ciò che intendo dire è che la cosa che mi emoziona di più è la genuinità con cui viene creata questa energia da tutte queste persone unite dalla stessa emozione, dalla stessa passione e dagli stessi sentimenti.
Non so come spiegarlo in altre parole inglesi, ma è nell’aria, puoi sentirlo, senti che non sei solo, senti che niente è piatto o neutrale, tutto è caricato con le stesse vibrazioni, gli stessi sentimenti, le stesse emozioni… Siamo qui tutti insieme per la stessa cosa perché la AMIAMO e vogliamo celebrarla insieme. Quando sono parte di celebrazioni simili, è una sensazione impareggiabile. Non si tratta più di musica, ma di condivisione di questo traguardo con tutte quelle persone che sono lì per te, per il gioco, per le persone che l’hanno creato, per i musicisti e per la celebrazione di un’esperienza che hanno amato. Tutte queste cose messe insieme creano qualcosa di unico e questi momenti resteranno con me per sempre. Li conservo, li colleziono… mi piace pensarmi come un collezionista di istanti.
A volte, quando mi sento triste per una qualsiasi motivazione, o stanco, o esausto, una delle cose che faccio è aprire questo libro immaginario dei ricordi per andare indietro nel tempo, così da rivivere tutti questi momenti meravigliosi. È qui che dico a me stesso “ne è valsa la pena”, e che devo continuare così, perché le mie persone sono lì ad aspettarmi. Sì, alla fine si torna sempre alla stessa questione: le persone. Noi esseri umani siamo inclini a ricordare e ad apprezzare quando le cose che ci stimolano e ci appassionano vengono condivise.
Sono contento che parli di queste cose, dell’energia che investe tutti in questi momenti collettivi, avevo scritto anch’io nel report del concerto di come fosse incredibile vivere tutti assieme le stesse emozioni dal vivo…
Sì! Sì! Mi è saltata in mente una parola bellissima a riguardo: Risonanza.
Quando hai due oggetti che emanano le stesse frequenze c’è una risonanza, un riverbero. E questa risonanza si amplifica sempre di più. Credo che accada qualcosa di simile quando così tante persone provano emozioni allo stesso livello di frequenza! Se dovessi darti due parole per questo avvenimento, ti direi Risonanza Emotiva: tante persone che vivono e celebrano tutte insieme ciò che amano.
A proposito delle emozioni di quel concerto, il momento più epico è stato sicuramente l’entrata in scena di Andrew Wincott [doppiatore di Raphael in BG3, ndr] per cantare Raphael’s Final Act. Nessuno se l’aspettava… tu, invece, quand’è che hai saputo della sua presenza?
Oh, in realtà io lo sapevo già perché ho dato io l’idea al Game Music Festival di portarlo sul palco, perché sapevo quale sarebbe stata la reazione del pubblico! Sapevo che sarebbe stato il miglior regalo di sempre per i nostri fan.
[Scioccato] No, aspetta… È stata una tua idea??
Certo, ricordo bene che mentre parlavo con lo staff del Game Music Festival, a un certo punto ho detto “ragazzi, dobbiamo fare questa cosa, la gente la amerà! Diventerà la miglior sorpresa di sempre per la nostra amata community“. Dopo aver lanciato l’idea, abbiamo parlato con Andrew Wincott. Non è stato difficile convincerlo, anzi, ha accettato istantaneamente perché ha compreso subito che sarebbe stata un’opportunità bellissima per incontrare il pubblico e per festeggiare insieme.
Abbiamo deciso di mettere la canzone Raphael’s Final Act come bis a fine concerto, proprio perché nessuno doveva sospettare che Andrew fosse in teatro, in mezzo al pubblico. E poi, tutto si è trasformato in un momento a dir poco leggendario. Non credo che una cosa del genere possa accadere due volte nella vita, specialmente per una colonna sonora di un videogioco. Certo, performeremo altre volte Raphael’s Final Act con Andrew e celebreremo la canzone con la nostra amata community, ma la primissima volta vivrà per sempre con me e tutte quelle persone che erano presenti al concerto.
Ma quali sono i criteri per scegliere le musiche adatte a concerti del genere?
Per prima cosa mi impegno a fare una selezione che sia rappresentativa della narrativa stessa del videogioco. Cerco di assicurarmi che ogni sezione del videogioco, ogni atto, sia ben rappresentato all’interno del concerto. Poi c’è un secondo criterio, che è sicuramente quello di capire le persone cosa si aspettano di ascoltare, carpendo informazioni proprio dalla community.
E poi, da non sottovalutare, un altro criterio è quello di scegliere musiche che possano essere ben rappresentate e ben performate dalle persone che le suoneranno. Ma ecco il punto: alcuni pezzi, anche quelli che personalmente amo alla follia o che penso la community adori, sono molto difficili da adattare per una performance orchestrale classica. Al concerto di Baldur’s Gate 3 durante il Game Music Festival di Londra sarebbe stato davvero difficile per l’orchestra classica dal vivo adattare alcuni pezzi, posso darti un esempio…
Twisted Force… La mia preferita…
[Ride] Esattamente! Lo so, lo so… è anche una delle mie preferite! Ma posso raccontarti una bella storia a riguardo. Quando stavo componendo questo brano, dissi ai miei colleghi di Larian “ragazzi, questo pezzo è davvero importante perché voglio che i giocatori ne vengano sorpresi, voglio che non si aspettino minimamente una cosa del genere!”. È stato molto rischioso comporla perché era qualcosa di totalmente diversa in termini di stile e strumentazione. Per fortuna abbiamo avuto l’opportunità di vedere la reazione dei giocatori durante l’Early Access del gioco.
Ma questo è il segreto che voglio dirti: non avevo la minima idea che sarebbe stata così accettata dalle persone. Alla fine non è un brano tanto complesso, ma ha questa strumentazione così unica che l’ha messa in luce. È che aveva un approccio sonico, chiamiamolo così, molto differente dal resto della colonna sonora, e per questo volevo giusto vedere come la gente le reagisse. Puoi immaginare il sollievo quando ho visto le reazioni entusiaste e positive arrivate da tutte le direzioni.
Era qualcosa che speravo, ma ho capito che era anche qualcosa di cui avevo bisogno perché io sento sempre il bisogno di sorprendere le persone. E quando si tratta di farlo con la musica, il mio approccio è quello di mettere dapprima gli ascoltatori a proprio agio, come se si sentissero a casa, per poi, allo stesso tempo, inserire qualcosa al di sopra, qualcosa di nuovo, qualcosa che possa sorprenderli, così riesco a dare alla community un’esperienza più complessa, comprensiva contemporaneamente di familiarità e novità… spero anche qualcosa di entusiasmante!
Tornando alla domanda iniziale, per quanto mi sarebbe piaciuto includere Twisted Force al concerto di Baldur’s Gate 3 così come altri brani, per esempio la musica dei Goblin, sarebbe stato abbastanza difficile a un certo punto. La musica di Twisted Force sarebbe stata snaturata da un’orchestra classica; magari un giorno la farò davvero reinterpretare in chiave classica… Potrebbe essere un processo intrigante perché è una continua mescolanza tra elementi classici, cori oscuri, chitarre stridenti, e molte altre cose pazze… E farla risplendere completamente con un arrangiamento classico senza che perda la sua natura è molto impegnativo.
Adesso invece a cosa stai lavorando? Ovviamente se puoi parlarcene…
Vorrei tanto poterti dire a cosa stiamo lavorando da Larian, ma non posso. L’unica cosa che posso condividere a riguardo è che stiamo lavorando al nostro prossimo videogioco. [sorride] Non posso dirti nient’altro, se non che, personalmente, credo che sia un gioco molto profondo e molto stimolante. Sono piuttosto sicuro che se continuerete a seguirci, non rimarrete affatto delusi. È un progetto che mi rende davvero, davvero tanto entusiasta, tant’è che proprio prima dell’intervista stavo ancora lavorando a una delle principali tracce di combattimento di questo gioco. [ride]
Al di fuori di Larian non scrivi o componi altro? Nessun progetto personale?
Purtroppo non ho tempo, nemmeno per suonare per divertimento. Ogni tanto, magari, prendo la mia chitarra e suono o compongo perfino canzoni per le mie figlie ma… No, diciamo che ho troppo poco tempo da spendere per musica al di fuori dei Larian Studios. Mettiamola in queste parole: mi sento così appagato, contento, entusiasta e ispirato dal nostro nuovo gioco che non ho il tempo né sento il bisogno di guardare altrove.
Prima di Baldur’s Gate 3, ma anche prima di Divinity, hai mai giocato a qualche GDR cartaceo come Dungeons & Dragons?
Certo, ne ho giocati alcuni prima, ma è quando mi sono unito a Larian che la mia passione per i GDR cartacei è esplosa in maniera sproporzionato. Prima di allora, ho giocato qualcosa ma non D&D e mai GDR della stessa portata. Sono comunque un grande appassionato di videogiochi GDR, e quando mi sono unito a Larian l’ho fatto in primo luogo per il mio amore per Divinity, avevo giocato ogni GDR di Larian prima che entrassi nel team. All’epoca mi dicevo che sarebbe stato fantastico far parte di questa software house… E ora, quasi 9 anni dopo, se mi guardo indietro mi si scalda il cuore. Sono davvero felice di aver preso questa decisione. Divinity ha un posto speciale nel mio cuore, specialmente Divinity: Original Sin II.
Che personaggio usi di solito?
Mi piace giocare principalmente come Mago o Paladino, le persone sono sempre sorprese che non voglia fare il Bardo nei giochi! Comunque a me piace molto sperimentare…Ma se dovessi scegliere solo una Classe, credo sceglierei il Mago.
Che consigli daresti a coloro che vorrebbero percorre i tuoi stessi passi?
La cosa più importante è restare fedeli a sé stessi. Non credo che sia qualcosa che nessuno si è mai sentito dire prima, ma funziona. Finché sei puro con te stesso, ci metti il cuore e sei coerente, né ti arrendi, con un po’ di fortuna prima o poi avrai opportunità in cui puoi metterti alla prova. E vorrei anche consigliare di non preoccuparsi di partire piano: bisogna fare dei piccoli passi, non funziona con grandi salti. Almeno questa è stata la mia esperienza… Ho fatto davvero tanti piccoli passi prima che fossi capace di correre e poi saltare. Tutto l’ammontare di cuore e passione che ho messo nella musica e nei videogiochi mi ha sempre mantenuto vivo, entusiasta e appassionato. In breve: seguite il vostro cuore, siate coerenti, dividete il vostro obiettivo in piccoli passi, non abbiate paura di partire in piccolo e trovate persone che possano insegnarvi e persone che possano raggiungere qualcosa assieme a voi, per crescere insieme. Questo è un po’ il riassunto della mia esperienza quando mi guardo indietro nel tempo.