Evil Genius 2: World Domination | Recensione (PC)

Erano i primi anni 2000, ero un avido lettore della rivista cartacea Giochi Per Il Mio Computer (GMC per gli amici) e non mancavo mai un numero mensile. Un giorno, tra i titoli in regalo con la rivista, trovai Evil Genius, un gioco che sembrava rivoluzionare un po’ il genere gestionale – almeno per un quattordicenne che all’epoca aveva una cultura videoludica limitata.

Ironia della sorte, nonostante la tanta curiosità per un videogioco che permette di vestire i panni di un supercattivo alle prese con la gestione della sua base segreta, io quel CD di Evil Genius non sono mai riuscito a farlo partire perché era corrotto.
Ci sono voluti tanti anni prima che riuscissi finalmente a recuperare una copia funzionante, ma a quel punto avevo già provato altri videogiochi con meccaniche da base-building più avanzate come Dwarf Fortress e Rimworld, e quindi, al di là del fascino del male e dello spirito caricaturale di Evil Genius, non sono riuscito a gustarmi il gioco come avrei dovuto nel 2004.

Rebellion comprò i diritti di Evil Genius poco dopo che fallì Elixir Studios, lo sviluppatore originario del gioco. Ci sono voluti oltre 15 anni per pubblicare un sequel, ma adesso finalmente Evil Genius 2: World Domination mi ha restituito ciò che la tecnologia fallace degli anni 2000 mi aveva rubato: un’esperienza sopra le righe in grado di intrattenere per ore e ore, certamente con qualche difettuccio, ma anche con simpatiche trovate.

Cattivissimo me

In dei distopici anni ’60 dove il mondo è sotto il controllo di potenti organizzazioni di lotta al supercrimine, il giocatore di Evil Genius 2 cerca di affermare la sua supremazia partendo dalla sua base segreta in una remota isola tropicale. Estetica cartoon, caricature alla Austin Powers, invenzioni spy degne del miglior James Bond, tutto in Evil Genius 2 racconta un’ambientazione esageratamente ispirata ai film di spionaggio oltre che ai classici fumetti dei supereroi. Anche la musica e gli effetti sonori attingono a piene mani da entrambi gli immaginari, accompagnando il giocatore con il giusto ritmo in ogni contesto.

Pur trattandosi di un videogioco gestionale e strategico, e pur non avendo solide basi narrative, Evil Genius 2 mostra il suo carattere attraverso i suoi carismatici personaggi.
Dai più anonimi minion operai fino al super genio della malvagità scelto dal giocatore, tutti possiedono caratteristiche e animazioni che bucano lo schermo. Al momento ci sono solo 4 boss selezionabili, alle cui origini è legata poi una simile progressione delle missioni (e della trama). A giudicare dai piani di Rebellion, sembra che in futuro potremmo vedere nuovi contenuti tra boss e covi segreti.

Maximillian di Evil Genius 2

I background dei super-cattivi e le loro abilità sono geniali e divertenti, e vengono ben esaltate nelle animazioni e nei comportamenti in gioco. Il ricco e materialista Maximillian è il classico super cattivo senza scrupoli che sarebbe in grado di comprare il mondo di tasca sua; Ivan il Rosso è il classico sovietico bionico che vuole schiacciare il mondo sotto il suo giogo; Zalika è la mente geniale dalla logica ferrea che vuole salvare il mondo diventandone la sua unica e insindacabile padrona; Emma è la super-cattiva nichilista che vuole semplicemente diffondere il caos attraverso la sua rete di spie e imbroglioni.

I minion sono divisi per compito: operai, forzuti, scienziati e servitori. Operai a parte, tutti i minion sono in grado di ottenere alcune specializzazioni che caratterizzano ancora di più i loro compiti e i loro comportamenti. Vedremo quindi i forzuti aggirarsi impettiti, i servitori tremare quando le situazioni diventano pericolose, e così via. È possibile assoldare anche degli scagnozzi, praticamente dei personaggi secondari, anch’essi con abilità intriganti un background originale. Tra boss, scagnozzi e minions, in ogni caso l’intelligenza artificiale e le animazioni sono così curate da far sembrare ogni personaggio vivo.

Evil Genius 2, arrivo alla nuova base

Il tutto ha sempre una connotazione ironica. Le trappole che possono essere installate nella propria base segreta, per esempio sono ridicole: per dirne una, ci sono guantoni da box giganti che sbucano fuori dal muro. Anche le animazioni dei personaggi hanno tutte un taglio ridicolo, per esempio quando c’è da torturare un prigioniero catturato in una missione, vi sfidiamo a non ridere quando un minion forzuto lo costringerà alla temibile tortura del solletico ai piedi.

La pazienza è la virtù dei… malvagi

La maggior parte del gameplay di Evil Genius 2 si concentra all’interno della base, dove dovremo creare delle stanze che consentano ai nostri minion di vivere e lavorare. Ogni stanza è da ammobiliare come se fosse un puzzle, e ogni mappa di gioco ha le sue caratteristiche che possono rendere la costruzione più ostica o più agevole.

Sebbene questa sia una delle azioni di gameplay più rilassanti e contemporaneamente divertenti del gioco, c’è da fare i conti con un un sistema di posizionamento delle porte un po’ antiquato e macchinoso: bisogna conoscere le dimensioni esatte della porta prima di poterla posizionare… una soluzione molto strana dato che la maggior parte dei titoli gestionali che coinvolgono la costruzione agevolano il giocatore attraverso il posizionamento automatico sui muri.

Costruzione della base di Evil Genius 2

Un’altra caratteristica del base-building che lascia un po’ perplessi è l’esistenza di ben 16 tipi di stanze… forse un po’ troppe considerando che alcune serviranno unicamente a un solo scopo, mentre altre sembrano avere funzioni simili ad altre. Tuttavia, almeno questo surplus di stanze riesce a donare un po’ di colore in più a Evil Genius 2, sia in termini estetici che metaforici.

Per poter progredire nel gioco e accaparrarsi nuovi mobili con nuove funzioni, è necessario portare a termine missioni principali, secondarie e compiti, ma anche dare un occhio alla ricerca in modo da sbloccare nuove tipologie di tecnologie. Nel frattempo, la nuova modalità World Domination consente di inviare in giro per il mondo i propri minions per portare soldi, prigionieri o nuove reclute. Tale aggiunta al gameplay originario di Evil Genius consiste in una mappa del mondo dove il giocatore può allargare la sua sfera di influenza, al costo di aumentare un po’ la tensione (o diminuirla al costo di operai e/o soldi).

Mappa globale di Evil Genius 2

Tale tensione sfocia nell’arrivo di spie nemiche, investigatori, agenti segreti e soldati delle varie organizzazioni supereroistiche che si contendono i continenti, come l’eurasiatica H.A.M.M.E.R. o la nordamericana P.A.T.R.I.O.T.S.. In sostanza, l’intero gameplay di Evil Genius 2 vede il giocatore districarsi tra la costruzione-puzzle della propria base, lo sviluppo e il management delle proprie tecnologie e dei propri minions, e l’impiego delle sue forze e dei suoi piani per progredire nel dominio del mondo.

Peccato, tuttavia, che tutto questo abbia un incedere lento.
Molto lento.
LENTISSIMO.

Per avere una buona base operativa su tutti i fronti serviranno decine di ore di gioco, e come se non bastasse sembra anche che ci sia un bilanciamento un po’ sproporzionato per quel che riguarda l’arrivo di spie nemiche: in una partita a difficoltà normale e senza tutorial è impossibile non trovarsi in estrema difficoltà all’inizio perché appena si accumulerà una tensione minima in una qualche area del mondo, ci ritroveremo decine di investigatori nella base quando ancora non è pronta a sopportare incursioni nemiche. Tuttavia supponiamo che il bilanciamento verrà fixato presto da Rebellion assieme ad altre migliorie in arrivo.

Combattere gli intrusi in Evil Genius 2

Per quanto riguarda le difese della base, essa consiste nel piazzare trappole, posti di guardia e posti di avvistamento. L’intera isola dove il giocatore opera i suoi piani malefici è un’attrazione turistica, per questo il super-cattivo nasconde le sue malefatte attraverso l’attività di copertura del casinò. I nemici possono essere individuati prima che arrivino alla base, e possono essere affrontati in tre maniere: possono essere dissuasi e distratti attraverso i nostri minon servitori che li inviteranno a partecipare alle attività del casinò, possono essere intercettati e arrestati per estorcere informazioni utili, oppure possono essere direttamente combattuti e uccisi. Attenzione a non farsi scoprire dai turisti in visita però…

La rivincita dei supercattivi

Evil Genius 2: World Domination è un gestionale divertente che vi toglierà parecchie ore della vostra vita, quindi preparatevi mentalmente a dover affrontare uno stile di gioco molto lento. Comunque, senza neanche aver troppo bisogno di specificarlo, vale assolutamente la pena dedicarsi a questa opera: si tratta di un titolo invitante, di libera accessibilità nonostante il genere di nicchia dei base-building gestionali, e, soprattutto, dannatamente rilassante.

Evil Genius 2: World Domination è un titolo gestionale accessibile ma profondo nel gameplay, che ci permette, per una volta, di far vincere i supercattivi. Con il tempo confidiamo che arrivino sempre più migliorie che aggiungano varietà al gioco, dato che il suo incedere calmo e lento sfocia presto in un elevato tasso di ripetitività. Per fortuna la simpatia e il carattere caricaturale del titolo sopperiscono alla noia, ma sono necessari davvero nuovi contenuti e aggiustamenti della progressione di gioco. Nella schermata principale abbiamo già adocchiato un negozio che indirizza a un “game pass“, quindi confidiamo che presto si aggiungano DLC in grado di dare sempre più lustro a un titolo del genere. Per il momento, tenete ben salde le vostre mani sul dominio del mondo.

PRO

  • Sequel degno del suo nome
  • Aura caricaturale perfetta
  • Personaggi ben caratterizzati
  • Gestione dei minions esemplare

CONTRO

  • Alcune interazioni di building sono macchinose
  • Lentissimo e ripetitivo sul lungo andare

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8

Storia - 7 / 10

Grafica - 8 / 10

Longevità - 7.5 / 10

Gameplay - 8 / 10

Sonoro - 8 / 10

Malvagità - 10 / 10