Transformers War of Cybertron: Recensione

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

Il titolo è disponibile per PC, XBOX360° e PS3, la versione testata è quella per PC

Da piccolino, come tutti i maschietti della mia generazione (ma anche adesso), ero affascinato dai Robot meccanici. Tutto quello che era meccanico doveva essere mio e i miei genitori impazzivano dietro giochi dai nomi impronunciabili (ovviamente me li compravano in base ai voti scolastici). Però, la serie che più mi affascinava era quella dei Transformers, cosi mi feci regalare i due leeder del cartone animato: Optimum Prime e Megatron. Avevo questi modellini fantastici in metallo e ci giocavo praticamente ogni giorno fino a che malauguratamente, non si sa bene per quale motivo, decisi di darli via. Certo, lo feci per una buona causa, li diedi ad un bambino che non aveva molti giochi eppure…eppure…ma che cosa Diavolo avevo per la testa? Li rivoglio…vi prego, ridatemeli. Sigh.  

LORD MEGATRON vs OPTIMUS PRIME
Transformers War of Cybertron è a tutti gli effetti il prequel di quello che abbiamo potuto vedere al cinema nei film diretti dal regista Michael Bay. Che le pellicole vi siano piaciute o meno, devo ammettere che quando ho scoperto l’esistenza di questo gioco, ho chiesto subito il pezzo alla redazione: proprio perché da piccolo ci giocavo e li amavo alla follia.
La guerra di Cybertron racconta dunque le gesta di Autobot (i buoni) e Decepticon (i cattivi), millenni prima che questi giungano sulla Terra. Colma, mettiamola in questo senso, tutte le domande che uno si può essere fatto guardando le recenti due pellicole cinematografiche ma anche chi come me, era appassionato della serie a cartoni animati e aveva bisogno di una rinfrescatina. Difatti, tutti i livelli del gioco sono niente meno che delle piccole precisazioni su quello che accadde su Cybertron, il pianeta natale di questi esseri meccanici senzienti. Tuttavia, possiamo però vedere come erano prima che toccassero il suolo terrestre e assumessero la forma dei nostri mezzi. Sia gli Autobot che i Decepticon avevano dunque una fisionomia molto differente ed è bello vedere le loro “livree” originali.

Per quanto riguarda il gameplay del gioco invece, posso confermare da subito la bontà del prodotto targato High Moon benché non ci sia nulla di nuovo da dire sotto il sole degli Shooter in terza persona. Principalmente si spara furiosamente a tutto quello che si muove, gli schemi sono assolutamente lineari e per di più, non saremo capaci neanche di sfruttare le coperture come avviene per questo genere di giochi da qualche anno a questa parte. C’è però da dire che a differenza di altri giochi del genere, qui avremo la possibilità di mutare forma una volta scelta la fazione in cui stare.
Ebbene si, per nostra fortuna potremo percorrere le storie sia dalla parte degli Autobot che da quella dei cattivissimi Decepticon e giocare direttamente con i personaggi di rilievo delle due squadre. La campagna è composta da dieci capitoli divisi in cinque parti per ogni squadra e grazie a questa scelta che potremo prendere i panni di Megatron, Barricade, Starscream, Thundercracker etc per quanto riguarda i cattivi e Optimum, Bumblebee, Ratchet, Grimlock, Sunstreacker etc per quanto riguarda i buoni. Fra l’altro, tutti dotati della proprio personalità, delle proprie armi e ovviamente della propria caratteristica segreta: che poi si differenzia solamente in qualche aspetto come maggiore capacità dello scudo, armi più potenti, furia, possibilità di creare una onda d’urto o di generare un campo elettromagnetico che disattiva per qualche secondo le armi o le difese nemiche, curare chi ci sta intorno.

Quello che però sorprende davvero in Transformers è la capacità di guerriglia che i programmatori sono riusciti ad inserire nel gioco. Paragonato ad altri Shooter del settore, qui ci troviamo per le mani un gioco che è l’ennesima potenza del dito sul grilletto sempre e comunque. Raffiche di munizioni o di esplosioni ci colpiranno come un uragano ed era davvero parecchio tempo che non mi gasavo per una sparatoria cosi prolungata in un gioco del genere. Certo, ci sono anche dei tempi morti ma durano davvero un decimo di quello che possono essere le sparatorie, per farvi capire meglio.

Altro elemento di rilievo per quanto riguarda il gameplay sarà la possibilità di giocare l’intera campagna con due amici in modalità co-op. Se proprio però non possiamo servirci spudoratamente di altre due menti pensanti, sappiate che l’intelligenza artificiale dei compagni “bot” è stupefacente. Mi è capitato di stare fermo senza munizioni per qualche momento e di vedere come i comprimari all’azione si muovessero all’unisono per cercare di proteggermi, tirando giù tutto quello che li circondasse. Altro particolare emozionante è il fatto che riescano a passare da una forma all’altra quando le munizioni sul terreno sono carenti – difatti alcuni mezzi hanno munizioni infinite mentre altri no e questo bilanciamento è davvero notevole negli scontri visto che i mezzi più grossi o potenti tenderanno a stare in retroguardia, lasciando piena libertà a quelli più agili e dotati di munizioni infinite. Davvero eccellente.

MONDO CYBERNETICO
Oltre alla bella storia principale, sorprende ancora di più la grafica, dove per l’ennesima volta viene usato l’Unreal Engine. Metto subito in chiaro le cose, finalmente ma sarà anche per merito del soggetto, riesco a vedere una ricerca grafica eccellente. Tutto quello che ci circonda negli schemi è animato e impreziosito da mille particolari meccanici che accrescono ulteriormente il mondo di Cybertron. Ogni piccolo tassello, ogni vite, ogni tubatura, ogni meccanismo e studiato alla perfezione per amalgamarsi all’interno di alcuni schemi davvero grandi per dimensione e spettacolari da vedere. Certo, manca qualche senso di umanità che magari si può riscontrare in altri titoli ma stiamo parlando di un mondo totalmente meccanico quindi è giusto che ci sia una scelta più fredda per alcune texture o per alcuni paesaggi. In alcuni schemi ad esempio, troviamo piante o cascate di dati, resi alla perfezioni sia nella modellazione generale che per quanto riguarda gli effetti grafici. Praticamente perfetta anche la trasformazione dei personaggi da soldati a macchine, vedremo ogni parte del corpo che si ritira, si piega e assume la forma secondaria con una fluidità unica. Fluidità che si riscontra anche nei caricamenti pressoché pari allo zero fra uno schema e l’altro. Fluidità negli scontri a fuoco anche in presenza di una decina e più di nemici e per ultimo, fluidità nel comparto tecnico che mostra i muscoli senza troppe necessità hardware: con un doppio processore, scheda video da 512MB e 2GB di ram, si giocherà alla perfezione.

Non deludono neanche le musiche e gli effetti sonori ma purtroppo devo portare alla luce la brutta notizia che il gioco non è tradotto o doppiato nella nostra lingua, neanche per quanto riguarda i sottotitoli. Scelta forse troppo azzardata dei programmatori per il nostro bel paese. Devo però ammettere che i doppiatori americani hanno fatto un lavoro certosino con i personaggi e con gli effetti vocali robotica. Idem per le musiche onnipresenti che regalano momenti di pura esaltazione sia per gli scontri che per i momenti meno movimentati.

GUERRA APERTA 
Transformers War of Cybertron non delude su quasi nessun punto e anzi ha la forza di sorprendere per le sue meccaniche semplici ma esaltanti. La guerra fra Autobot e Decepticon è raccontata alla perfezione sia nelle sessioni di gioco che nei filmati di contorno, alcuni realizzati con il motore grafico e altri in CGI da bava sul monitor. Oltre al single player e al co-op in più, ci sarebbe anche il multiplayer per dieci giocatori per mappa e credo che le squadre buoni e cattivi se le daranno di santa ragione anche per merito dell’ottimo bilanciamento fra le armi e la possibilità di trasformarsi in mezzi di terra o volanti. Insomma, una bella sorpresa che arriva giusto in tempo per iniziare le vacanze scolastiche o lavorative nel migliore dei modi per un giocatore di videogames.

Votazione finale: 85/100