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Nintendo Switch, nel corso dei suoi 8 anni di vita sul mercato, si è resa famosa per tanti aspetti, ma uno dei più chiacchierati riguarda sicuramente le scarse protezioni che la console ibrida della grande N ha sempre avuto nei confronti dell’hacking: questa realtà ha infatti permesso ai più smanettoni di aggirare le protezioni della console nel giro di pochissime settimane.
Anche per questo motivo tantissimi utenti aspettavano al vaglio Nintendo Switch 2 chiedendosi se anche questo nuovo hardware della grande N fosse carente da questo punto di vista oppure Nintendo, imparando dai propri errori, avesse messo in piedi dei sistemi protettivi molto più validi di quelli inseriti sulla precedente console e, soprattutto, se avesse inasprito i provvedimenti nel caso qualcuno avrebbe provato ad hackerare la piattaforma.
A quanto pare, almeno stando alle prime segnalazioni sul web, le protezioni contro l’hacking di Nintendo Switch 2 non sembrano poi così fortificate rispetto al passato, ma ciò che sembra essere cambiata è la risposta di Nintendo a questi tentativi di aggirare il sistema protettivo della console: secondo diverse testimonianze, infatti, molti Nintendo Switch 2 sono state già bannate per questo motivo.
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Nintendo inasprisce le pene per chi tenta di hackerare Switch 2: arrivano i primi ban
Diversi possessori di Nintendo Switch 2 hanno infatti raccontato all’interno di un lungo post su Reddit di essere stati bannati da tutti i servizi online della nuova console della casa di Kyoto: la motivazione del ban sarebbe da attribuire all’utilizzo della MiG Flash, una cartuccia di terze parti con la quale è possibile avere accesso a diversi servizi come il caricamento di più giochi su un unico supporto, l’esecuzione di backup di giochi acquistati legalmente e anche il caricamento di ROM piratate.
La MiG Flash è sempre stata vista dagli utenti come un prodotto legittimo dato che la maggior parte delle persone la utilizza per creare copie di backup o caricare giochi acquistati legalmente, ma chiaramente per Nintendo si tratta di una violazione delle misure di sicurezza dell’azienda, le quali sono state anche rese più restrittive da un accordo emanato diverse settimane fa.
Il ban, come spesso accade, riguarda solamente i servizi online della console, ma in caso di recidività Nintendo potrebbe anche arrivare a bannare direttamente gli account; detto ciò sembra proprio che con Nintendo Switch 2 l’azienda giapponese sia intenzionata a utilizzare in maniera molto più ingente il pugno duro nei confronti degli hacker.
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