Hideo Kojima vorrebbe fare giochi diversi da Death Stranding ma non può perché ha una paura specifica

Hideo Kojima vorrebbe fare giochi diversi da Death Stranding ma non può perché ha una paura specifica (Player.it)

Il game director giapponese sembra avere delle idee particolari per quanto riguarda i futuri videogiochi, ma è frenato da una paura.

Hideo Kojima è un personaggio noto a tutti gli appassionati di videogiochi per diversi motivi, ma una delle sue peculiarità è sempre stata quella di pensare fuori dagli schemi e sviluppare interi videogiochi o specifiche meccaniche di gioco piuttosto rivoluzionarie, come successo in passato con la serie di Metal Gear Solid e come succede al giorno d’oggi con Death Stranding.

Negli ultimi tempi, però, Kojima ha tirato un po’ il freno a mano riguardo questo aspetto e, seguendo alcune sue dichiarazioni degli ultimi tempi, possiamo capire che il game director giapponese preferisca andare più verso porti sicuri piuttosto che tentare di rivoluzionare ancora una volta l’industria del gaming come successo in passato.

Norman Reedus nei panni di Sam Porter Bridges in una key art di Death Stranding
Giochi diversi da Death Stranding? Kojima non vuole fare azzardi (Player.it)

A confermare questa nuova linea editoriale è stato lo stesso Hideo Kojima che nel corso di una recente intervista ha dichiarato che in futuro non ha intenzione di allontanarsi troppo dai progetti già sviluppati, come lo stesso Death Stranding, dato che è frenato da una costante paura che non gli permette di mettere in atto delle idee folli che ha in cantiere.

Kojima e la paura di sviluppare giochi “atipici”: terrore di fallire

Nel 2005, come molti sanno, Hideo Kojima si è messo in proprio fondando una sua software house indipendente ovvero la Kojima Productions; nel corso di una recente intervista alla rivista GQ ha parlato proprio di questo sottolineando come la sua indipendenza creativa molto spesso si scontra con alcune regole dell’industria videoludica dalle quali non può assolutamente prescindere.

Il game director giapponese ha infatti sottolineato che inizialmente era convinto di poter sviluppare qualsiasi cosa una volta ottenuta l’indipendenza, ma che col passare del tempo ha capito che non può mettere in pratica tutte le idee che ha in mente per la paura che non vendano abbastanza e che, di conseguenza, potrebbero portare al fallimento di Kojima Productions.

logo di kojima productions su sfondo nero
Kojima e la paura di sviluppare giochi “atipici”: terrore di fallire (Player.it)

Nel corso dell’intervista Kojima ha dichiarato che questo aspetto dell’industria ha imparato a comprenderlo meglio quando era ancora tra le fila di Konami e proprio lì ha capito che è molto più semplice e sicuro fare dei sequel piuttosto che titoli totalmente inediti; nonostante questo però sappiamo che oltre a Death Stranding 2, Kojima Productions ha in cantiere anche OD e Physint, il quale non uscirà prima del 2030.