Gleamlight: intervista al produttore Hidekazu Nakajima

Gleamlight

Ricordate Gleamlight, il particolare platform in 2D uscito su Nintendo Switch, caratterizzato da una grafica mozzafiato che immerge il giocatore in un mondo di vetro? Ve lo abbiamo raccontato, lo abbiamo recensito: ora, per esplorare al meglio dinamiche e origini del videogioco, siamo andati a parlarne con la mente che c’è dietro. 

Hidekazu Nakajima, produttore di Gleamlight, con un curriculum che attesta il suo coinvolgimento per quanto riguarda titoli come Bravely Default, ha risposto alle nostre curiosità sulle meccaniche di gioco, ma anche sulle ispirazioni che hanno portato alla sua nascita, e sulle intenzioni che ha. 

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Q&A con il produttore di Gleamlight, Hidekazu Nakajima

D: Gleamlight è una delizia per gli occhi. Cosa ti ha ispirato nella creazione del mondo di vetro che vediamo nel gioco?

R: Ho sempre pensato che il vetro fosse un materiale misterioso, a volte freddo, a volte caldo. Nel pensarci, ho avuto l’illuminazione: volevo implementare un simile materiale nel gioco. Abbiamo costruito il mondo di vetro per mostrare un contrasto più forte e colorato rispetto al solito dato da luce e ombra.

D: Nel realizzare Gleamlight, ci sono dei giochi che ti hanno ispirato? Quali sono gli elementi chiave che lo rendono diverso da giochi come Hollow Knight?

R: Sono stato ispirato da vari giochi action in 2D nel corso degli anni. Gleamlight è un gioco intrigante, che non è un metroidvania né un puzzle-action. La mia intenzione era quella di lasciare che i giocatori decidessero da soli che genere di videogioco sia.

D: Il gioco si sviluppa nello stesso ambiente dall’inizio alla fine, quindi non ci sono grossi cambiamenti a livello strutturale o di atmosfera. A cosa è dovuta questa scelta di renderlo molto lineare?

R: Abbiamo pensato che un ambiente semplice potesse aiutare i giocatori a concentrarsi sullo sfondo e sul loro stato d’animo, così che potessero percepire meglio il senso di sconforto progressivo. In più, rende il gioco visivamente più interessante e più bello. Dato che Gleamlight non racconta una storia con parole e avvenimenti, lo sfondo è ancora più importante perché aiuta i giocatori a immaginare le loro storie.

D: In un mondo sempre più orientato al 3D e persino al 4D, perché pensi sia importante continuare a produrre giochi in 2D come Gleamlight?

R: Al contrario del 3D o del 4D, il 2D permette ai giocatori di utilizzare la propria immaginazione andando a impattare su ciò che vedono. Speriamo di continuare a far uscire giochi in 2D in futuro, perché siamo certi che sia forte il desiderio di continuare a divertirsi giocandoli.

D: Un consiglio per chi inizia oggi a giocare a Gleamlight?

R: Faremo del nostro meglio per assicurarci che continuiate ad amare Gleamlight, oggi e in futuro. Continueremo ad aggiornare il gioco per renderlo sempre più divertente. Grazie per il vostro supporto!