Dai Miti di Cthulhu ai Miti Arturiani | Report della “festa” dei 50 anni di Chaosium al PLAY 2025

Se giocate di ruolo, in particolare con un classico come Il Richiamo di Cthulhu, c’è un nome che potreste guardare con vero rispetto: Chaosium, azienda statunitense leader del GDR internazionale che, a partire dal 1974, ha partorito due delle più importanti opere ludiche di tutti i tempi, messe in oscurità solo con gran difficoltà da un colosso come Dungeons & Dragons: il già citato classico lovecraftiano e il non meno importante Runequest, classico del fantasy ludico ancor più anziano del cugino D&D.

Proprio in occasione del cinquantesimo anniversario di Chaosium, Play 2025 ha ospitato un panel d’eccezione, in grado tanto di scavare nel glorioso passato di quest’azienda e dei suoi giochi quanto nel suo futuro, in compagnia di quattro ospiti internazionali davvero d’eccezione: Dai Miti di Cthulhu ai Miti Arturiani, durante il quale sono state presentate ufficialmente alcune novità editoriali, che abbiamo il piacere di raccontarvi.

Un incontro tematico a Play 2025 tra i game designer di Chaosium Paul Fricker e Jason Durall di Chaosium (azienda leader del gioco di ruolo ed editrice de Il Richiamo di Cthulhu), Andrea Angiolino (game designer) e il presentatore Michele Bonelli di Salci (Raven Distribution)
Dai Miti di Cthulhu ai Miti Arturiani | Report della “festa” dei 50 anni di Chaosium (player.it)

Dai Miti di Cthulhu ai Miti Arturiani: a tu per tu con la storia del gdr

Senza timore di risultare stucchevoli e non professionali, diciamo subito che si è trattato di un incontro emozionante, soprattutto considerando la lista dei relatori presenti: dai due ospiti internazionali Jason Durall – creative director di Runequest – e Paul Fricker – al lavoro su Il Richiamo di Cthulhu, e in particolare sulla settima edizione – a Davide Marescotti, ormai storico illustratore delle edizioni italiane de Il Richiamo di Cthulhu, per finire con un pezzo da novanta del game design tricolore con Andrea Angiolino, autore di veri e propri classici del gioco di ruolo e del gioco in scatola. Da non sottovalutare infine, ovviamente, il chair Michele Bonelli Di Salci, traduttore, project manager e curatore di Raven, competente e in grado di amalgamare al meglio il racconto dei quattro invitati.

Partecipanti di questo calibro hanno reso l’incontro non solo una piacevole presentazione delle ultime uscite di Chaosium tramite Raven Distribution, ma una vera e propria galleria di aneddoti e storie su un brand consolidato, grazie soprattutto al fatto che tutti i partecipanti sono giocatori di lungo corso delle opere presentate.

Una persona che parla con un microfono in mano
Dai Miti di Cthulhu ai Miti Arturiani: a tu per tu con la storia del gdr (player.it)

Per dire, ascoltare Davide Marescotti, il disegnatore con l’eccezionale compito di dare corpo agli orrori lovecraftiani nei manuali del gioco, parlare delle difficoltà di rendere al meglio le visioni di HPL su carta non è soltanto interessante, ma riesce soprattutto a immergere gli auditori nelle atmosfere de Il Richiamo di Cthulhu e in ciò che esso ha rappresentato per generazioni di giocatori e lettori.

Sempre rimanendo agli ospiti italiani, ascoltare un maestro come Andrea Angioino (Wings of War, I Cavalieri del Tempio) raccontare le sue esperienze da autore moduli western per il gioco lovecraftiano a inizio anni ‘90 invita a riflettere sul peso della letteratura ludica in quel momento storico e su quanto il gioco di ruolo abbia rappresentato un’eccellenza, anche nel nostro Paese. 

Se però il valore “celebrativo” della conferenza è stato capace di riempire di emozioni e spunti, gli accenni alle pubblicazioni contemporanee e future lasciano trasparire novità da attendere con entusiasmo.

Il Richiamo di Cthulhu, Pendragon e RuneQuest: classici che guardano al futuro

Per celebrare degnamente i cinquant’anni di Chaosium anche in Italia, Raven Distribution ha deciso di portare al Play 2025 un’offerta molto ambiziosa sia per molti fan di vecchio corso che per coloro che non hanno mai affrontato un Grande Antico.

Anzitutto, va messo in evidenza come l’azienda abbia puntato su set introduttivi, in buona parte pensati per dare ai neofiti tutto l’occorrente per imparare i regolamenti e intavolare velocemente le loro partite: oltre a quello per Il Richiamo di Cthulhu, troviamo anche quello della nuova edizione di Runequest e, per la prima volta in italiano, di Pendragon, GDR del 1985 incentrato sui miti arturiani.

Tre progetti che sanciscono l’ingresso definitivo della legacy di Chaosium in Italia, con i suoi cavalieri della tavola rotonda che finalmente si uniscono agli avventurieri di Golanthra e agli investigatori di Lovecraft. Proprio a proposito de Il Richiamo di Cthulhu, a questi starter set si unisce poi una sfiziosa edizione celebrativa del gioco lovecraftiano più famoso di tutti i tempi che ripropone al suo interno la grafica della primissima edizione italiana (1981), l’ideale per i nostalgici o i collezionisti.

Una grafica esplicativa delle quattro uscite di Raven Distribution a Play 2025 per celebrare i 50 anni di Chaosium: i set introduttivi de Il Richiamo di Cthulhu, Pendragon e Runequest e un set celebrativo de Il Richiamo di Cthulhu che riprende la grafica della prima edizione
Il Richiamo di Cthulhu, Pendragon e RuneQuest: classici che guardano al futuro (player.it)

Infine, i relatori hanno accennato ai prossimi progetti per Il Richiamo di Cthulhu, previsti anche in italiano, svelando anche alcune chicche: da una parte, la trasposizione della linea Cthulhu by Gaslight, che ha l’obiettivo di trasporre le nostre campagne nella piena Età Vittoriana, dall’altra l’ambizioso Campfire Tales of Terror, che dovrebbe metterci in panni che meno adatti alla lotta contro i Miti di Cthulhu non si può, ovvero un gruppo di Scout degli anni ‘20. Un progetto che vuole riproporre atmosfere proprie delle puntate più cupe di Stranger Things e, ancor di più, di It di Stephen King e che possiamo immaginare non deluderà i fan.

Chicca delle chicche a tema Il Richiamo di Cthulhu è stata però una notizia “nostrana” che potrebbe far impazzire qualcuno (ma non a causa dei terrori legati ai Miti), ovvero il coinvolgimento del già citato Andrea Angiolino in un nuovo sourcebook made in Italy ambientato nella Roma degli anni ‘20 e ’30, cuore del Fascismo, un’opera che promette di dare ai Custodi tutti gli strumenti per imbastire indagini in un’epoca oscura e ricca di misteri.

Pochissimi sono i dettagli usciti dagli interventi dello storico game designer, ma il progetto sembra basarsi sull’interessante rielaborazione di svariati anni di campagne e avventure ambientati nel setting scelto e nell’aiuto di altri autori (tra i quali spicca Paolo Agaraff, autore/collettivo impegnato nella scrittura di giochi di ruolo e narrativa fantastica) già famoso per altri supplementi di gioco di ruolo lovecraftiani ambientati in Italia. 

Un'immagine del gioco di Chtulhu
Il Richiamo di Cthulhu, Pendragon e RuneQuest: classici che guardano al futuro (player.it)

“Roma” è un manuale che si inserisce in una serie che ha già visto l’uscita di Berlino, La Città del Peccato (2021) e Varsavia (2022), e che promette dare tantissimi spunti ai Custodi, soprattutto quelli italiani, nonché di proporre un manuale dai contenuti potenzialmente destinati a rimanere nella Storia editoriale di Cthulhu: pensate a quanto accattivante sia l’idea di giocare indagini ambientate all’ombra del Colosseo oppure tra le catacombe sotto il Vaticano

Chaosium 2025: i classici non sono mai stati così vivi

Il mondo Chaosium ha sempre avuto un posto speciale nel cuore degli appassionati di gioco di ruolo vecchia scuola, e continua ad averlo nonostante negli ultimi dieci anni ci sia stata una vera e propria valanga di novità – soprattutto nel campo del weird e dell’horror, generi di Cthulhu – in grado di dare la giusta dose di alternative a questi classici. 

Basta sfogliare l’impressionante catalogo di giochi parte di questo progetto editoriale per comprendere come nonostante i cinquant’anni di giochi pubblicati la sua offerta sia ancora incredibilmente attuale, sfiziosa e per certi versi varia da apparire competitiva. In un settore editoriale in cui la legacy di Cthulhu è stata recepita da tantissimi suoi “nipotini”, e in cui RuneQuest svetta più come un’importante pietra miliare del genere che come un prodotto ancora “attivo”, novità come quelle presentate a Bologna sono invece segni di straordinaria vitalità e aggressività per i giochi presentati, che sembrano in grado di presentare ancora una valida alternativa a giochi più recenti. 

Siamo destinati a tornare ancora una volta ad Arkham o Golanthra a sfidare mostri fantastici?
A quanto pare, sarà così ancora per molti anni a venire.