Su Spotify potrebbe arrivare una svolta non di poco conto e che coinvolge davvero tantissime persone, dal momento che sembra stiano per salire i costi per gli abbonamenti. Ecco che cosa è importante sapere da questo punto di vista e da dover arrivano questi rumors. Andiamo a vedere tutto nel dettaglio.
Siamo al cospetto di una delle app più importanti in senso assoluto su scala mondiale. Ed anche, ovviamente, più diffuse. Si tratta di un qualcosa che ha avuto un impatto sulla nostra società davvero di alto profilo, dal momento che, pagando un abbonamento mensile, offre la possibilità di avere a portata di click, come si suole dire, praticamente tutta la discografia musicale mondiale e non solo di un determinato contesto culturale o sociale.
Adesso, secondo alcuni report del Financial Times, per Spotify arrivano delle novità (non ufficiali e non confermate da Spotify stesso) che lasciano tutti di stucco: da quello che si legge in questi report sembrerebbe in arrivo un aumento dei costi non di poco conto e, per questo motivo, dal momento che coinvolge davvero milioni di utenti, andiamo a vedere in maniera dettagliata di che cosa si tratta ed a quanto ammonta questo aumento. Andando, poi, a vedere insieme qual è la data da segnare sul calendario e in quali paesi.
Aumento dei prezzi per Spotify? Ecco gli ultimi rumors a riguardo
Come dicevamo, i rumors sull’aumento di prezzo di Spotify arrivano direttamente dal Financial Times, uno dei giornali più importanti su scala internazionale e sono stati riportati anche da TechCrunch. Secondo i rumors, il prezzo per l’abbonamento in questione salirà nel primo trimestre del 2026. Nel caso si verificasse non sarebbe di certo il primo aumento per quanto riguarda Spotify dal suo lancio su scala mondiale, ma è in linea con l’aumento dei prezzi degli abbonamenti che si è verificato quest’anno sia per i servizi streaming di serie TV, che per quelli di videogiochi come il Game Pass.

Secondo quanto riportato e raccontato dal FT, il possibile aumento di prezzo sarebbe dovuto alla pressione esercitata dalle principali etichette discografiche sul servizio che fanno leva sul periodo di inflazione generale per aumentare i prezzi. Il rumors sull’aumento, però, è importante sottolinearlo, riguarda solo ed esclusivamente il mercato degli Stati Uniti d’America. E vi ricordiamo che si tratta attualmente di rumors e non abbiamo avuto alcun comunicato ufficiale dall’azienda Spotify.
