Meglio non scaricare l’ultimo aggiornamento di Windows: tutti i problemi

uomo arrabbiato contro il pc
Meglio non scaricare l'ultimo aggiornamento di Windows: tutti i problemi - player.it

Mentre il CEO spinge perché tutti usino l’IA gli aggiornamenti di Windows 11 continuano a fare acqua da tutte le parti.

Quando passerà anche l’epoca di Windows 11, è davvero molto probabile che metteremo questa versione del sistema operativo di Microsoft nello stesso scaffale in cui molti hanno inserito, per esempio, Windows Vista e Windows 8.

Ma né Windows Vista né Windows 8 hanno portato il livello degli aggiornamenti così in basso come sta succedendo con gli ultimi update della versione più recente del sistema operativo. Microsoft ha infatti confermato un problema che tanti utenti avevano già segnalato.

La piccola buona notizia è che si può mitigare il problema, proprio perché Microsoft stessa come società se ne è accorta e sta attivamente lavorando per eliminare il bug. Ma si tratta solo dell’ultimo in ordine di tempo in una lista che sta diventando decisamente molto lunga. E a parte un workaround la soluzione ufficiale non c’è.

La lista dei bug dentro Windows 11 si allunga

La versione di Windows che ora è quella che potremmo definire dominante purtroppo continua ad avere e a produrre problemi. I bug, a prescindere dalla situazione in cui ci si trova, sono all’ordine del giorno.

mano preme tasto windows
La lista dei bug dentro Windows 11 si allunga – player.it

L’ironia, per questo, corre già sui social con quelli che fanno notare che la situazione sembra essere peggiorata enormemente da quando è stato ufficialmente annunciato che circa un terzo del codice all’interno dei prodotti Microsoft è scritto dalle intelligenze artificiali. La lista dei bug e dei problemi si allunga in modo imbarazzante.

L’ultimo problema in ordine di tempo riguarda l’aggiornamento di novembre KB5046713 o simili. Per fortuna, verrebbe da dire, si tratta di un bug che riguarda solo una fascia specifica di utenti: gli utenti Enterprise.

Ovvero quelli che ancora utilizzano l’ambiente Windows per l’architettura interna delle proprie attività. Il problema riguarda nello specifico gli ambienti di desktop virtuali di Azure. L’aggiornamento infatti genera problemi nella connessione a RemoteApp, ovvero il servizio con cui è possibile utilizzare le applicazioni Windows dal cloud senza dover lanciare un intero desktop virtuale: la comodità del cloud, ma in qualcosa che assomiglia alla comodità del desktop tradizionale.

C’è un sistema per cui i gestori delle reti su cui si trovano i PC aziendali problematici possono risolvere. In più Windows ha ufficialmente consigliato di fare il rollback. Questo significa che la società sta probabilmente lavorando attivamente a una soluzione, ma per ora l’unica vera soluzione è quella di evitare di scaricare l’aggiornamento.

Anche per eseguire però il rollback è necessaria una procedura specifica che installa e attiva la Group Policy che gestisce il bug stesso. A prescindere da quanti possano essere i device colpiti da questo intoppo, sembra comunque che il 2025 per Windows sarà un anno che ricorderemo a lungo, ma non per i motivi che Microsoft avrebbe forse desiderato.