Non c’è niente di peggio delle pubblicità invasive durante la navigazione su smartphone. E i pop-up diventano sempre più difficili da arginare.
Le pubblicità sono dovunque ed è quasi impossibile evitarle. Apri una pagina web e, tac, compare un ad o un banner. Scrolli i post sui social e, puntale, arriva lo spot. Anche i video e i film in streaming sono continuamente interrotti da pubblicità. E non c’è limite alla deriva.
Qualcuno ha infatti già pensato di lasciar spazio alle pubblicità anche offline. La Nothing, azienda tech fondata da Carl Pei che produce vari smartphone di fascia medio-bassa, sta testando un nuovo modo di fare pubblicità. Ad invasive che compaiono sulla schermata di blocco degli smartphone.
In pratica, la Nothing sta sperimentando l’inserimento di annunci pubblicitari sulla schermata di blocco dei suoi telefoni. La novità potrebbe comparire con il prossimo software Nothing OS 2.5.5. Per ora gira solo la versione beta del sistema, e gli utenti che la stanno provando si stanno lamentando.
I banner promozionali non richiesti sono sempre più invasivi. Nella maggior parte dei casi, sono visibili prima ancora di sbloccare il dispositivo. Le pubblicità riguardano prodotti Nothing e di vari altri partner commerciali.
Reazioni degli utenti alle pubblicità anche sulla schermata di blocco del telefono
Il pericolo è che la schermata di blocco diventi uno spazio commerciale su tutti gli smartphone. Ovvero che il test di Nothing sia replicato da tutti gli altri produttori. Amazon e Xiaomi, per esempio, già fanno qualcosa di simile. Anche se l’esperimento di queste due ultime realtà sembra circoscritto ai dispositivi di fascia più economica.

Nothing, finora, si era distinta per un approccio un po’ più pulito e minimal. Ma a quanto pare anche questo brand ha deciso di “vendersi”. I soldi arrivano dalle pubblicità… Ed è quasi impossibile resistere alla tentazione.
Intanto l’azienda ha confermato che si tratta di un test limitato, e che gli utenti possono in ogni momento disattivare gli annunci nelle impostazioni. Il Lock Glimpse di Nothing è oggi un argomento critico. Anche perché, se il test avrà successo, è probabile che la pubblicità venga estesa a tutti i dispositivi Nothing, inclusi quelli futuri.
Ciò potrebbe cambiare per sempre l’esperienza utente, e trasformare pure la schermata di blocco in uno spazio commerciale. L’ennesima vetrina.
Ma il problema è rilevante. La pubblicità nel sistema operativo solleva pure delle questioni legali, soprattutto in Europa, dove il GDPR impone limiti alla profilazione e alla pubblicità non consensuale.
