Nella lista delle molte cose che Google ha offerto agli utenti nel corso degli anni alcune non ci sono più: questa potrebbe scomparire inghiottita dalla modernità.
Con la società della Grande G è difficile a volte tenere traccia di tutto quello che succede e di tutto quello che compare e scompare in termini di funzionalità.
Alcune sono state sperimentali e per questo in realtà non si sono mai concretizzate, tornando nel vuoto da cui erano arrivate. Altre funzioni invece sono con noi da diverso tempo e in effetti fanno parte della nostra vita di tutti i giorni.
Ma anche se sono funzioni che hanno una storia lunga, questo non significa che poi non possano a loro volta essere mandate in pensione.
E tra queste funzioni ce n’è una che pare essere al centro di alcuni esperimenti che stanno apparendo quando gli utenti del mondo lanciano una ricerca. Dobbiamo prepararci davvero a dirgli addio dopo quasi 30 anni insieme?
Google sta togliendo un altro pezzo agli utenti
Nel passato recente e nel presente che viviamo, quando proviamo a fare una ricerca con Google, ci troviamo ad avere molto spesso quei fastidiosi riassunti che nessuno ha chiesto e che vanno sotto il nome di AI Overview.
Riassunti che, ed è dimostrato da alcuni studi, stanno per esempio portando via traffico ai siti web perché offrono le informazioni che dovrebbero essere le più importanti senza che gli utenti debbano cliccare da nessuna parte.
L’intelligenza artificiale, che potenzialmente dovrebbe renderci la vita più facile, si sta insinuando però anche in altri anfratti di Google Search.
Sul social che una volta era quello dell’uccellino azzurro, infatti, si stanno moltiplicando gli screenshot di quelli che domandano se sia normale che la propria pagina principale di ricerca abbia un aspetto un po’ diverso dal solito.
Nello specifico, alcuni hanno notato che al posto del pulsante “Mi sento fortunato”, c’è il pulsante dedicato all’intelligenza artificiale. Altri invece mostrano come Google stia portando avanti una serie di test nel posizionamento di questo pulsante denominato AI Mode.
Per alcuni è infatti direttamente inserito nella barra di ricerca accanto all’icona del microfono e a quella della macchinetta fotografica che avvia Google Lens.
Può sembrare un dettaglio da poco, ma anche se il pulsante “Mi sento fortunato” è stato da sempre forse utilizzato solo da una piccola parte degli utenti, è comunque qualcosa che c’è dall’inizio. La sua introduzione risale infatti all’ormai lontanissimo 1998.
Se la società della Grande G ha davvero intenzione di costringerci o convincerci che abbiamo bisogno dell’assistenza di un’intelligenza artificiale per fare ricerche, toglierci quello che rende divertente il suo motore di ricerca non è forse il modo migliore per farlo.
Come per altri esperimenti, potrebbe poi non succedere nulla e semplicemente tutti i pulsanti potrebbero tornare al loro posto.
Is this new? Ai Mode button on the Google search box on the https://t.co/LevOxulRt9 homepage @rustybrick @glenngabe pic.twitter.com/r7tQcQqtj5
— Damien (andell) (@AndellDam) May 10, 2025
Ma con la società della Grande G sappiamo che le sorprese nel bene e nel male sono continue. Se siete amanti dell’azzardo, godetevi il pulsante “Mi sento fortunato” finché c’è.