Per riuscire ad avere una connessione velocissima che possa soddisfare la nostra esigenza di avere tutto e subito in streaming pensiamo spesso alla fibra: ma se il futuro fosse la fibra vecchio stile CPC?
Non c’è niente da fare: siamo tutti presi dalla velocità e quindi una delle discussioni che tengono banco a livello globale è proprio quella che riguarda come sia possibile riuscire a mantenere più elevata possibile la velocità di connessione degli utenti e in generale di tutta la rete internet.
Siamo convinti che con la fibra si possa raggiungere la velocità massima e che quindi il futuro sia in quei filamenti tanto simpatici e che vengono utilizzati anche come abbellimento perché producono luce. Ma, in realtà, c’è chi sta sperimentando con una nuova frontiera mettendo insieme la fibra e una tecnologia estremamente più vecchia: è qualcosa che viene chiamato fibra CPC.
Perché la fibra come la conosciamo è obsoleta, arriva la fibra CPC
Quando cerchi un’offerta telefonica per la casa sono presenti diverse opzioni che puoi utilizzare in base al tipo di connessione che raggiunge casa tua. Chi ha modo per esempio di sfruttare la fibra fino all’interno della propria abitazione si trova in una condizione migliore rispetto a quelli che invece sono con le connessioni di tipo ADSL, in cui c’è il rame di mezzo.

Sembra quindi un’eresia che si possa parlare di nuove fibre super super veloci al cui interno si trova anche il famoso, e universalmente riconosciuto come lentissimo, rame. Come materiale il rame funziona solo su brevi percorsi, ma con la nuova tecnologia chiamata fibra CPC, si può potenzialmente avere una connessione in cui il rame lavora con estrema efficienza e su distanze molto lunghe.
A beneficiare del possibile futuro della fibra ottica con strato di rame chiaramente sarebbero in prima persona quelli che si occupano di intelligenza artificiale.
Una maggiore velocità di connessione con i data center e tra i data center ovviamente restituisce al pallottoliere probabilistico di cui tutti, a quanto pare, dovremmo innamorarci, tutte le informazioni necessarie più velocemente rispetto a quanto non succeda adesso.
Come sempre succede con le nuove tecnologie, al momento si tratta di un esperimento portato avanti soprattutto da quattro società: Broadcom, Samtec, Marvell e Amphenol.
E secondo gli esperti si tratta di un modo in cui, affiancando le altre tecnologie che vengono ora utilizzate proprio nei data center, si può ottenere una velocità superiore.
Questa nuova tipologia di connessione, una volta che troverà la sua applicazione all’interno dei data center, potrebbe poi uscire e arrivare nelle connessioni che portano internet nelle nostre case?
Di certo se l’applicazione della fibra CPC con il rame dovesse dimostrarsi affidabile, qualche attore della rete globale dei fornitori di connessione internet vorrà tentare di offrire un qualche nuovo pacchetto dati con questa nuova velocità stratosferica.
A meno che non si abbia in casa una struttura in grado di ricevere e utilizzare senza penalizzarla tutta questa potenza.