Volendo, è possibile monitorare l’attività su Instagram di qualsiasi utenti, spiando di fatto anche i messaggi diretti e tutte le interazioni.
Spiare l’attività sui social media di un’altra persona senza il suo consenso rappresenta una grave violazione della privacy. Di conseguenza, quest’azione può essere considerata un reato, soprattutto se lo si fa in modo sistematico e soprattutto intenzionale. Ovviamente, le leggi in materia di privacy variano da Paese a Paese. In Italia chi sfrutta strumenti di monitoraggio o spionaggio per accedere alle informazioni personali di un’altra persona senza il suo consenso viola di fatto il Codice della Privacy e GDPR.
Parliamo dunque di violazioni che possono comportare sanzioni amministrative. E, in alcuni casi specifici casi, anche penali. Eppure sono molto diffuse app come mSpy, che servono appunto a monitorare l’attività Instagram di una persona. Tali app, il più delle volte, sono utilizzate dai genitori che vogliono vigilare l’uso dei social media dei propri figli.
In realtà anche Instagram ha introdotto alcune funzioni native utili per monitorare l’attività altrui. Tempo fa il social di Meta ha rimosso la scheda “Attività” che mostrava le azioni dei follower di ogni account. Ciononostante gli utenti possono ancora vedere quando una persona è stata attiva nei messaggi diretti controllando l’icona verde accanto al nome.
Poi, chi possiede un profilo professionale su Instagram, può utilizzare il Dashboard per professionisti per monitorare le prestazioni del profilo, inclusi i follower e l’engagement dei post… In alcuni Paesi, poi, Meta ha introdotto i cosiddetti “account Instagram per adolescenti”, dove è possibile per i genitori attuare varie azioni di supervisione.
Account Instagram che possono essere monitorati da terzi, la novità di Meta
In India, per esempio, gli account Instagram per adolescenti possono già essere monitorati dai genitori. Un padre o una madre possono dunque tenere d’occhio le attività dei loro figli nell’app. L’account per adolescenti implica anche altre limitazioni. Per esempio, il filtro per i contenuti dannosi e sensibili. L’obiettivo è quello di creare un più ambiente sicuro per i bambini e i minorenni in generale.
Ora in India i genitori possono dunque supervisionare le attività su Instagram dei figli sotto i sedici anni. Possono in pratica monitorare i contenuti esplorati dai figli sulla piattaforma e impostare poi dei timer sullo schermo per limitarne l’utilizzo. Gli account Instagram per adolescenti sono in automatico impostati su privato. Sarà dunque il genitore dovrà a dove decidere di accettare o rifiutare le nuove richieste di follower. E i non follower non possono visualizzare o interagire con l’account in alcun modo.
Inoltre, gli account per adolescenti potranno ricevere nuovi messaggi solo dai follower approvati. Altra limitazione: solo i follower approvati possono menzionare e taggare gli account su qualsiasi feed. Simili limitazioni arriveranno anche in Europa?