SMS anonimi, si può risalire al mittente in caso di molestie o offese? Cosa dice la Cassazione

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Offese con SMS anonimi: ecco la verità sull'ipotesi di conoscere il mittente (Player.it)

Se ricevo degli SMS anonimi contenenti delle offese o delle molestie di varia natura, come posso tutelarmi? Posso risalire al mittente? Ecco che cosa dice la Cassazione in materia.

Come è noto, la tecnologia a nostra disposizione ci mette nelle condizioni di poterci sempre schermare. Si possono, infatti, fare tantissime cose comodamente da casa, ma non si può sottovalutare il fatto che siamo sempre nascosti dietro uno smartphone. Questo ci dà la possibilità di poterci esporre, metaforicamente parlando, per delle cose nobili, ma allo stesso tempo potremmo utilizzare l’anonimato anche per fini meno da elogiare, per così dire. In tal senso, una delle abitudini più radicate da questo punto di vista è sicuramente rappresentata dagli SMS anonimi.

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Offese con SMS anonimi: ecco la verità sull’ipotesi di conoscere il mittente (Player.it)

In tal senso, finché si tratta di scambiare due chiacchiere con una persona di cui non conosciamo l’identità, allora può essere anche un qualche cosa di divertente ed innocente. Se, però, ci si sposta su un terreno differente, allora può iniziare a diventare seriamente dannoso ed anche pericoloso. Può capitare di imbattersi in malintenzionati che possono mettere per iscritto, tramite messaggio, delle offese e delle molestie. Come fare per tutelarsi in una situazione del genere? Andiamo a vedere che cosa dice la Cassazione su una materia così tanto delicata.

Offese tramite SMS anonimi: ecco che cosa sapere a riguardo

La prima cosa da dire è che le autorità hanno il potere, come è normale che sia, di intervenire in situazioni di questo tipo. Chiaramente, come è normale che sia, questo avviene solo ed esclusivamente nel momento in cui il contenuto degli SMS anonimi che si ricevono fanno prefigurare un reato. La prima cosa da fare è presentare querela contro ignoti presso i Carabinieri, la Polizia Postale o in Procura della Repubblica. Il tutto entro e non oltre i 3 mesi.

Persona scrive SMS
Scoprire il mittente di SMS anonimi con molestie ed offese: la sentenza della Cassazione (Player.it)

La denuncia serve a dare il “La” per far partire le indagini e per dare la possibilità alle autorità di varia natura di scoprire come stanno realmente le cose. In questo caso, esse procederanno con tutte le indagini necessarie per risolvere questa questione, chiedendo la comunicazione dei dati del mittente all’operatore telefonico. Chiaramente questo, lo ripetiamo, potrà avvenire solo ed esclusivamente nel caso in cui gli inquirenti dovessero ravvisare l’ipotesi di reato.

Novità importanti con l’ultima sentenza

Un cambiamento è arrivato con la sentenza della Cassazione n. 7358/2024 del 19 febbraio 2024. Essa riguarda i messaggi inviati tramite social network e grazie ad essa si potrà risalire al responsabile di un contenuto di natura diffamatoria, molesta o minacciosa anche senza la prova dell’indirizzo IP. Sempre a patto che nel testo vi siano altri gravi e convergenti indizi sull’identità del colpevole