Google ha detto basta: addio ai contenuti Ai, lo spam e molto altro | L’aggiornamento è in arrivo nei prossimi giorni

google contro le ai

Google al momento ha tra le mani uno dei browser più usati al mondo: Chrome, il quale viene usato ogni giorno da miliardi di persone per fare ricerche di ogni sorta e anche per ricevere risposte a determinati quesiti. Non solo, viene anche usato per accedere a determinati siti quali YouTube o altre tipologie di social network: insomma, è innegabile che tutt’oggi Chrome venga usato per le attività più disparate e al suo interno sono reperibili tantissimi contenuti, ma non tutti sono effettivamente di qualità: proprio a riguardo Google vuole darci un taglio, specie a quelli realizzati con le IA.

Un cambiamento epocale, forse

Il 5 marzo è stato pubblicato, sul blog ufficiale di Google, un articolo dedicato alla qualità dei contenuti che gli utenti ricercano ogni giorno. L’articolo è stato scritto da parte di Elizabeth Tucker – Director e Product Management presso la grande G – e al suo interno ha annunciato la volontà della compagnia di migliorare la qualità dei contenuti proposti a tutti coloro che usano la funzione di ricerca di Google e anche Chrome.

Nello specifico questo cambiamento verrà attuato andando a toccare due elementi chiave, che sono:

  • Un miglioramento nella classificazione dei contenuti di qualità, tramite una serie di miglioramenti agli algoritmi presenti nei suddetti strumenti di classificazione al fine di garantire agli utenti la comparsa di contenuti originali, utili e di qualità, riducendo da un lato quelli non originali e volutamente spam.
  • Nuove e migliorate politiche contro i contenuti spam, così facendo si andranno a limitare pesantemente tutti quei contenuti aventi questa finalità, ma anche altri elementi negativi come siti oramai chiusi che vengono riaperti con l’unico intento di inondarli di questi contenuti.

Ma come verrà attuato tutto ciò?

Cosa sta accadendo a Google in questo periodo?

Tra il dire e il fare c’è letteralmente un abisso e per quanto questa presa di posizione di Google sia estremamente positiva, rimangono comunque delle incognite riguardanti soprattutto i metodi con cui tutto ciò verrò attuato. Stando sempre all’articolo citato nei precedenti paragrafi, parlando dei contenuti poco originali o comunque non utili per gli utenti per attuare questo cambiamento verranno introdotti i dati ottenuti da Google del 2022 per l’identificazione di questi contenuti, portando così a una loro riduzione dal 2024 in avanti. Ciò diverrà realtà proprio a partire dal mese di marzo e dovrebbe concretamente ridurre del 40% la presenza e la comparsa di tali elementi.

Parallelamente si assisterà anche a una pesante crociata contro i contenuti prodotti dalle IA o che comunque ne prevedono l’uso assieme a un utente umano:

“Oggi, i metodi di creazione di contenuti su larga scala sono molto più sofisticati e non è sempre così chiaro se questi vengano creati esclusivamente tramite l’automazione. Per contrastare e riconoscere meglio queste tecniche, stiamo rafforzando le nostre policy per concentrarci su questo comportamento abusivo. Ciò ci consentirà di agire su più tipi di contenuti con poco o nessun valore creato su larga scala, come le pagine che fingono di avere risposte alle ricerche più frequenti ma non riescono a fornire contenuti utili” Elizabeth Tucker – Google

Dopodiché verranno anche limitate le attività di coloro che sfruttano la reputazione di grandi siti – anche particolarmente autorevoli – al fine di promuovere contenuti di scarsa qualità o spam (ciò diventerà realtà a partire dal 5 maggio) e anche coloro che riprendono dei siti chiusi per riempirli di contenuti di bassa qualità e anche in questo caso spam.

Infine il fatto che le ricerche su Google siano diminuite di qualità non è poi così nuovo, siccome ne abbiamo già parlato in un articolo qui su Player diversi mesi e che potete recuperare dal seguente link diretto.