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Speciali

Lucca Comics & Games 2025: anche il Sottosopra era pieno di fila | Report

A Lucca Comics & Games ci sono così tanti eventi che è davvero impossibile partecipare a tutti. Ma c’è una cosa che tutti noi che ci siamo stati abbiamo fatto, volenti o nolenti: la fila! In questo report vi raccontiamo la nostra Lucca tra interviste a Kojima, show culinari di calzini, l’immancabile pioggia, anteprima di giochi in arrivo, IL cosplay più bello di questa edizione 2025, ma soprattutto la fila.

Il gioco scorre potente al Padiglione Carducci

Innamorati del dipinto di Expedition 33 – Player.it

Iniziamo dal nostro padiglione preferito, qui a Player portiamo il gioco nel sangue e quindi dopo essere passati in sala stampa il Carducci è sempre la nostra prima, seconda, terza, quarta e quinta tappa.

Quest’anno siamo stati invitati da Riot a provare Riftbound, il nuovo TCG dal mondo di League of Legends che promette divertimento anche a 4 giocatori in contemporanea (qui la nostra intervista per scoprire tutto sul gioco).

Abbiamo festeggiato con MS Edizioni il loro decimo anniversario in uno stand gigante pensato per l’occasione, passato con loro una serata indimenticabile (e alcolica) a tema Not Enough Mana (qui la recensione) e provato interessanti anteprime in arrivo, emblema della loro nuova linea, se così si può dire, che trasforma videogiochi in giochi da tavolo. Tra questi il lovecraftiano Deep Regrets, di cui trovate qui la nostra prova, in pratica una sorta di Dredge da tavolo e Harvest che ci ha ricordato tantissimo Stardew Valley.

Abbiamo avuto la possibilità di provare sempre da MS anche un prototipo di un titolo futuro realizzato insieme a Barbascura che torna dopo Evolversi Male con Bestie Bastarde, ve ne parliamo qui; a brevissimo arriverà anche la prova in anteprima di Pilgrims, gioco da tavolo dell’omonimo videogioco di Amanita Design.

Infine non è mancato la giocata con il pubblico e nei panni di Weirdoor, il nostro collettivo GDR, abbiamo giocato a Sock Puppets, un gdr dove invece di fare la scheda si crea un pupazzo da un calzino. I nostri folli pupazzi hanno quindi coinvolto il pubblico in un programma, Mangiare con i piedi, culinario fallimentare e ai limiti della censura finendo infine a fare una pazzesca giocata sul palco di cui speriamo presto di avere il video!

Siamo poi stati invitati allo stand Ravensburger a giocare ad un pack rush molto particolare che prevedeva 3 giocatori sfidarsi contemporaneamente con il set 10 di Lorcana, Sussurri nel Pozzo in anteprima per la manifestazione (qui trovate tutto sul set e l’evento lucchese).

Da Need Games abbiamo potuto vedere le novità di questa Lucca 2025, molte a sfondo Mork Borg, ritrovare Nicola e Pedro, ma anche assistere alla bellissima mostra di Nohr e intervistarlo. Siamo passati anche da Nessundove, Hollow Press, Ghenos e DV Games a collezionare giochi di cui vi parleremo nelle prossime settimane.

Quest’anno il tanto amato Indie Palace dove andavamo a giocare di ruolo è stato spostato di fianco al Carducci, in un padiglione più spazioso della vecchia sala d’albergo che è stato battezzato Games Cafè. Qui siamo riusciti a provare Tall Tales di Grumpy Bear, un GDR di produzione italiana dove si interpretano storie assurde di pirati, ma ve ne parleremo meglio a brevissimo con un articolo dedicato.

Liutai si nasce, non si diventa – Player.it

Da Giochi Uniti abbiamo invece potuto provare Luthier, un Capriccio di Paganini fatto gioco da tavolo. Coi suoi infiniti segnalini e un ampio tabellone, è un gioco adatto ai giocatori più virtuosi che sanno ben giostrarsi tra diverse aree e azioni. Nei panni di un liutaio ottocentesco dovrete soddisfare le richieste dei vostri altolocati clienti, costruendo e riparando strumenti o preparando esibizioni mozzafiato. Il tutto, per accaparrarvi le file principali nell’orchestra e affermarvi come miglior liutai!

Il gioco è altamente competitivo, con un complesso sistema di turnazione basato su gettoni numerati da piazzare coperti nelle aree di interesse, cercando di agire prima dell’avversario per accaparrarsi le risorse migliori al minor prezzo. In questo, avere degli assistenti può aiutare a piazzarsi prima dei propri rivali e ottenere più facilmente ciò di cui si ha bisogno.

Il nostro turno di prova è stato abbastanza breve poiché vicino alla chiusura della fiera, quindi abbiamo provato solo un giro senza purtroppo poter approfondire le meccaniche secondarie. Tocco di classe, la bacchetta da direttore d’orchestra (realizzata in cartone) da usare come estensione del proprio braccio per indicare anche i punti più remoti del grande tabellone.

Armonie senza tempo: Yoko Shimomura incanta Lucca

Lasciato il Carducci volevamo recarci al concerto di Yoko Shimomura, celebre compositrice delle colonne sonore di videogiochi che hanno segnato la storia come Kingdom Hearts, Final Fantasy XV, Street Fighter II, alcuni episodi e spin-off di Super Mario e tante altre prelibatezze. La sua presenza al Lucca Comics & Games 2025 ha fatto da preludio a una serie di concerti al pianoforte, dedicati alla sua carriera, che si terranno poi a dicembre tra Milano e Roma.

Avremmo davvero voluto assistere al concerto orchestrale che si è tenuto nella cittadina toscana durante la manifestazione, ma abbiamo preferito evitare per l’imbarazzo dopo che era stata annunciata la partecipazione di Elio di Elio e le Storie Tese, in una situazione che già vedeva l’artista condividere il palco con le musiche di Vampire Survivors.

Il panel di Yoko Shimamura – Player.it

Con tutto il rispetto per gli EelST che seguiamo da sempre, e per la genialità e l’umorismo di Poncle (nonché la raffinatezza e la bravura del compositore Filippo Vicarelli), la situazione che si era delineata ci era sembrata un'”insalatona mista”, dettata più da compromessi e problemi di collocamento che da scelte artistiche. Speriamo di essere smentiti da chi, invece, il concerto l’ha visto.

Di tutt’altra pasta, invece, è stato il panel Armonie Senza Tempo dedicato a Yoko Shimomura, tenutosi il 30 ottobre all’Auditorium San Francesco, una delle location più belle del Lucca Comics & Games: una grande chiesa sconsacrata dalla navata lunga e altissima, in grado di creare un contesto solenne e al tempo stesso avvolgente grazie a un impianto luci maestoso e colorato, e un allestimento del palco sopraelevato sobrio ma elegante.

Yoko Shimomura si è raccontata grazie alle domande di Jessica Armanetti e Mario Petillo, in una conversazione che ha attraversato i principali lavori che l’hanno consacrata alla storia, ossia Kingdom Hearts e Final Fantasy XV. Dall’ispirazione a Chopin, ai retroscena su come nasca un brano dalle sue mani (partendo da immagini di gioco), fino alla scelta delle parole in italiano e/o in latino per rifarsi alla liturgia lirica, Yoko Shimomura ha regalato ai fan presenti dolci momenti che hanno portato calore in quella che è stata la giornata più piovosa.

Dalle risposte è emerso anche quanto l’artista sia legata ai suoi lavori e ai suoi fan, ma anche quanto sia una vera giocatrice; ci ha divertito in particolare quando ha raccontato di quanto fosse frustrante non riuscire a raggiungere un forziere in un capitolo non precisato di Kingdom Hearts, mostrando quanto sia umana anche lei, in fin dei conti: una gamer alle prese con le nostre stesse sfide (e imprecazioni) di tutti i giorni.

A spasso per Lucca Comics & Games 2025

Girovagando per la fiera abbiamo potuto assistere davvero a tantissime cose. Nel Baluardo San Paolino Amazon Prime Video ha portato un’esperienza che nel marasma generale appare come un oasi divertente e interessante.

Per noi non ci sono stati lingotti, solo la consapevolezza di essere dei traditori – Player.it

I passaggi sotterranei infatti sono stati trasformati in un breve gioco da dieci minuti per sponsorizzare l’arrivo della nuova serie The Traitors. All’interno, attori incappucciati ci hanno guidato attraverso una serie di scelte morali, con domande a risposta multipla che prevedevano di prendere una pallina colorata a seconda della risposta data e nel tentativo di scoprire se in noi ci fosse un anima traditrice o leale. Infatti la serie si basa proprio su questo, un incrocio tra lupus in tabula e la formula di Among Us, in cui i lealisti dovranno scovare i traditori prima che questi li eliminino dal gioco. L’esperienza è stata rapida, le attese modeste anche di pieno Sabato, e ha colto appieno lo spirito. Siamo usciti soddisfatti dopo averla provata, e con la voglia di gustarci questa nuova serie.

Siamo poi stati nel Gaming Village di Mediaworld, una vera fiera nella fiera, dove tanti ospiti e creators incontravano il pubblico, incredibilmente senza file gigantesche, qui un resoconto della nostra esperienza.

Abbiamo poi girovagato tra gli altri padiglioni alla ricerca del cosplay perfetto di questa manifestazione e alla fine lo abbiamo trovato.

Ack rack ack ack! – Player.it

Un cosplay di Mars Attacks davvero pazzesco, realizzato a mano e che ha meritato tutto il nostro stupore. Anche se pure quello di UP, con tanto di casetta volante, ci è piaciuto molto.

Beccacino? Beccacinoooo? – Player.it

Non è una fiera per poveri!

Chiudiamo il tutto con un tasto dolente: ormai andiamo alla manifestazione lucchese da… non me lo ricordo più nemmeno io da quanto tempo, ma è davvero tanto. L’abbiamo vista evolversi, trasformarsi, passare da una palestra ad una città fino a diventare uno degli eventi più grandi e interessanti d’Europa (se non del mondo). Un luogo dove si riunisce la cultura pop, il gioco, i grandi prodotti seriali e cinematografici dell’intrattenimento, doppiatori, creators, anime, fumetti, cosplay. Insomma è diventato un evento italiano di cui andare davvero fieri, immerso in una città storica meravigliosa. Un evento del genere però non può permettersi una gestione delle persone tanto disastrata.

Girovagando per Lucca infatti abbiamo avuto modo di parlare con le persone in fila e chiedere un po’ che cosa ne pensavano dell’edizione. La risposta è stata quasi sempre la stessa: “c’è troppa fila!” Come fa una persona che viene per pochi giorni a visitare la manifestazione se passa più di mezza giornata in fila? O rinuncia a farsi fare un firmacopie dal suo autore preferito oppure va a casa con un fumetto firmato o una foto, ma a questo punto non ha visto Lucca, ha visto una fila.

Quest’anno Lucca ha avuto davvero tantissimi ospiti, tra i tanti c’è stato il già citato Kojima, che abbiamo intervistato qui, Matthew Mercer e Marisha Rey di Critical Role, di cui purtroppo ci è saltata l’intervista, Ian Livingstone, di cui abbiamo un’intervista che pubblicheremo a breve, e il cast di Stranger Things che ha animato la città sotto un Vecna gigantesco.

Entrando nel cuore del Sottosopra – Player.it

Capire dove fossero però non è stato semplice, perché le informazioni sono state abbastanza fumose (non solo le loro, molti firmacopie sono stati spostati, limitati e rimandati e in tanti sono rimasti senza la possibilità di incontrare il loro autore preferito). Nemmeno raggiungerli è stato semplice, perché c’erano talmente tante persone da intasare il Sottosopra e farsi una foto con loro è stato praticamente impossibile. Sempre parlando con il pubblico della manifestazione in molti ci hanno detto che facevano prima a vederli da casa piuttosto che affogare in mezzo alla folla.

Noi capiamo che gestire un qualcosa di così grande è davvero complesso ma mettetevi nei panni di un appassionato che fa un lungo viaggio e paga, prende una casa a Lucca e dintorni (e qui bisognerebbe aprire una grossa parentesi sul caro affitti, ma sorvoliamo) e paga, paga un biglietto per la manifestazione, fa orari assurdi che poi vengono cambiati all’ultimo, alla fine arriva, fa file di una giornata e non riesce nemmeno a vedere chi doveva vedere perché, come successo quest’anno, qualche bagarino ha prenotato tutti i biglietti per partecipare agli eventi gratuiti trasformandoli in un business alternativo. A quell’appassionato, che torna a casa a mani vuote o quasi, cosa rimane di Lucca C&G?

La cosa che più ci ha lasciati perplessi sono poi i biglietti LEVEL UP che ora costano la bellezza di 600 euro, o giù di lì, l’uno (quasi 700 se si vuole anche il parcheggio) e comprendono l’entrata per tutti i giorni della fiera. Abbiamo parlato con un gruppo di persone che li avevano acquistati e che ci hanno raccontato di come hanno avuto facile accesso a tutti gli eventi, i panel, i talk. Di come non abbiano dovuto fare un minuto di fila e ci hanno fatto vedere le foto fatte con praticamente tutti i Vip della manifestazione, scattate in un dietro le quinte riservato, e qui cito, “a chi può permetterselo”.

Una delle vie principali a Lucca 2025 – Player.it

Ora io non so quanti biglietti LEVEL UP sono stati venduti e se questi fossero davvero necessari per sostenere i costi della manifestazione. Però so che non sono quei biglietti a tenere in piedi un fenomeno come Lucca. Sono le migliaia di appassionati che ogni anno scelgono di partecipare anche se non vedranno quasi niente. Sono quelli che prendono una casa in un paese lontano in cima alle montagne, si svegliano di notte e arrivano distrutti al mattino solo per mettersi dietro ad una coda chilometrica sperando che chi si può permettere di passare avanti gli abbia lasciato qualche copia da acquistare. Sono quelli che gridano “I Love Lucca Comics & Games” anche se tra una fila e l’altra non hanno mai davvero visto la manifestazione. Se esiste Lucca lo dobbiamo soprattutto a loro, non lasciateli in coda.

This post was published on 8 Novembre 2025 23:00

Simone Alvaro "Guybrush89" Segatori

Ritrovato in tenera età su una spiaggia pixelata le sue prime parole sono state "Voglio fare il pirata!" In mancanza di un vero galeone è partito all'arrembaggio del mare della rete depredando le conoscenze di ogni isola su cui è approdato: Ha scritto per Games, VGN, Adventure's Planet, Badgames, FlopTV, Cinefilia Ritrovata, Ridble e creato qualche video per la ciurma di Game Series Network. Nel mentre la taglia sulla sua testa è aumentata e dopo che l'Università di Viterbo lo ha ritenuto un pericoloso "Capitano della Comunicazione", l'Alma Mater Studiorum di Bologna lo ha classificato come "Minaccia Pirata esperta di Cinema, Televisione e Produzione Multimediale". Per circa un anno è quindi rimasto nascosto nella Cineteca di Bologna, gestendo dall'ombra l'Archivio Videoludico e organizzando anche un ritrovo piratesco conosciuto come Svilupparty. Dopo qualche tempo passato in mare tra cinema, fumetti, serie tv, libri, aspirapolvere e videogiochi, senza mai una vera casa, mette l'ancora alla fonda nella baia videoludica di Player.it, dove passa le giornate in compagnia di scimmie, balene e altri animali. Va spesso ad ubriacarsi nella taverna di Tom's Hardware, inoltre va all'arrembaggio di libri e fumetti su Frasix, di gadget e serie TV su Nospoiler e Cinematographe e svolge ricerche su antichi manufatti per conto di Ivipro. Il richiamo dell'oceano però lo trascina continuamente tra le onde e anche se non sa dove lo porterà il vento quello che conta davvero è il viaggio.

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