Johan Nohr porta l’apocalisse in Italia: intervista all’artista di Mörk Borg al Lucca Comics & Games 2025

Johan Nohr, artista del GDR Mörk Borg
Johan Nohr porta l'apocalisse in Italia: intervista all'artista di Mörk Borg al Lucca Comics & Games 2025 (Player.it)

Come vi avevamo accennato nella nostra prova del videogioco Heresy Supreme, Mörk Borg è stato un GDR che ha scombussolato parecchio i canoni dell’editoria dei giochi di ruolo, specialmente sul fronte estetico, grazie alle sperimentazioni grafiche di Johan Nohr, illustratore e grafico svedese e del game designer Pelle Nilsson.

Tra gli stand del padiglione Carducci al Lucca Comics & Games quest’anno c’era la possibilità di imbattersi in uno spilungone svedese armato di giacca chiodata e grandi tatuaggi aggressivi, ma bastava scambiarci un paio di parole per scoprire una delle persone più gentili e appassionate del creato.

Per chi ama il settore dei giochi di ruolo, specialmente la scena indipendente, Johan Nohr rappresenta uno egli artisti che ha contribuito i più a ridefinire l’aspetto estetico del medium in questi ultimi anni, collegando visual di impatto con una sensibilità spiccata per l’atmosfera da rievocare al tavolo. Il suo stile è caratterizzato da estetiche brutali tra il punk e il doom metal, con l’uso di colori vividi ad alto contrasto, temi oscuri e un’energia underground.

Come ci ha tenuto a spiegare nel panel che gli è stato riservato in Sala Ingellis, di fianco al padiglione Carducci, Nohr non si limita solo a illustrare, ma è coinvolto anche nel design grafico e nell’impaginazione dei manuali; in sostanza, l’estetica di Mörk Borg – e quindi anche di CY_Borg – nasce da una visione d’insieme, dopo che l’artista si è fatto le ossa su progetti precedenti come Symbaroum o Into the Odd.

Johan Nohr in un panel del Lucca Comics & Games 2025 accompagnato da una traduttrice e da Nicola Degobbis e Pedro di Need Games

L’approccio visivo e tematico di Nohr mescola in maniera efficace orrore, decadenza e disperazione con dettagli sporchi e aggressivi. Molto – se non tutto – di ciò che le sue mani producono è derivato da ispirazioni musicali. È una fortuna che, assieme a Mörk Borg e CY_Borg in vendita da Need Games, ci sia stato in tiratura limitata anche l’artbook Art By Nohr, un volume antologico che raccoglie oltre 400 lavori dell’autore per ripercorrerne la carriera artistica.

Presso lo stand di Need Games, a Lucca, era presente anche un’intera mostra a lui dedicata dove l’artista non ha voluto titolare nessuno dei suoi lavori esposti per creare un senso di immersione e interpretazione personale per ogni avventore.

Mostra di Johan Nohr, con illustrazioni di Mörk Borg e CY_Borg al Lucca Comics & Games 2025

Nel mentre, siamo riusciti a ricavarci un’intervista con Johan Nohr, in un anfratto all’esterno del padiglione Carducci, lontani dal brusio dei visitatori. Ho preparato una decina di domande, che nelle mie tempistiche regolari significano 15-20 minuti di chiacchiere, ma Nohr, da buon scandinavo, è stato chiaro, preciso e sintetico in ogni risposta dimezzando i tempi!
Buona lettura!

L’intervista a Johan Nohr

Ciao Johan, come stai? Come procede questo Lucca Comics & Games 2025?

Ciao! Sto bene! Qui è fantastico, credo si stia rivelando una delle mie convention preferite per il fatto che è all’interno di una città e ha tanti scorci da vedere in giro, ha tanto buon cibo e bibite fresche… Insomma, Lucca è davvero una bella città! Mi mette delle buone vibe.

Non penso sia la tua prima volta in Italia, giusto?

No, certo, ma è la prima volta a Lucca. Sono stato in Italia molte volte e ho sempre avuto belle esperienze… E ovviamente adoro lavorare con gli italiani!
*indica Pedro di Need Games dietro di lui*

Lavorare con voi è veramente bello, ogni volta che ho avuto a che fare con italiani nei miei progetti è sempre saltata fuori roba buona.

Primo piano di Johan Nohr durante un panel a lui dedicato al Lucca Comics & Games 2025

Sei stato invitato qui soprattutto per il lancio del GDR Mörk Borg in italiano, l’opera per cui sei più famoso. Come ti è venuta in mente un’identità visiva così forte?

Beh… Mörk Borg per me e Pelle Nilsson è sempre stato qualcosa su cui sperimentare con le nostre cose, non avevamo nessuno che ci dicesse cosa fare; era semplicemente un progetto nato per passione. Volevamo realizzare qualcosa che ci sembrasse rapido e accessibile, qualcosa che avresti potuto portare in un pub per giocare.

Per le visual, volevamo semplicemente che sembrasse sporco, libero e disordinato, un po’ come i poster e le copertine dei dischi della scena musicale punk, o le locandine dei concerti. Per noi questo aveva senso perché nell’ambientazione il mondo stava finendo, quindi volevamo che ciò emergesse anche dal design visivo, dalle grafiche e dalle illustrazioni dove tutto si sta deteriorando verso la fine. Per noi era un po’ un esercizio creativo libero da vincoli.

Avresti mai immaginato un giorno che i tuoi lavori avrebbero avuto una risonanza così grande nel mondo dei GDR?

Oh, no, no, no! Mai! Il nostro scopo era fare semplicemente un gioco che ci piacesse, e se poi fosse piaciuto a qualcun altro, tanto meglio. Tutta la fama che ne è derivata mi sembra ancora strana, il gioco non dovrebbe essere così grande e apprezzato! Era stato concepito solo come un piccolo gioco e non avrei mai pensato che sarebbe riuscito a toccare così tante persone.

Artbook Art By Nohr e manuali di Mörk Borg e CY_Borg, illuminati da una luce al neon alla mostra dedicata a Johan Nohr al Lucca Comics & Games 2025

E perché così giallo?

C’è una ragione valida: stavo guardando i miei scaffali e i dorsi dei miei manuali GDR erano di colore nero, marrone, rosso, verde… Niente di giallo. Così ho pensato che dovessimo fare il manuale più giallo possibile, così giallo che non si poteva nascondere in libreria. Doveva spiccare nel mucchio ovunque lo mettessi! Insomma, volevo che risaltasse.

Tanto il gioco in sé quanto la componente grafica sono ispirati alla musica, ma qual è il processo creativo attraverso cui riesci a creare arte dalla musica?

Io ascolto davvero tanta musica quando disegno, e in qualche maniera credo che la musica guidi la mia mano. Ascolto qualche brano lasciandomi completamente trasportare, seguendo il ritmo in modo istintivo. È come se la musica mi possedesse, davvero!

Illustrazione di Johan Nohr nel manuale di Mörk Borg

Quali sono invece i principali GDR che hanno influenzato Mörk Borg?

Molte influenze derivano proprio dai giochi a cui abbiamo partecipato noi nella creazione. Non posso parlare per le ispirazioni riguardo il sistema di gioco in quanto non me ne sono occupato io, però sono stato molto ispirato da GDR come Into The Odd, Mazes, Maze Rats, più una pletora di giochi di ruolo svedesi con i quali sono letteralmente cresciuto. Credo che queste siano state le mie maggiori influenze.

Assieme a Mörk Borg in italiano stanno uscendo anche Pirate Borg e CY_Borg. Come sono nati questi due giochi?

CY_Borg è un progetto di Christian Sahlén di Stockholm Kartell, lui voleva creare un GDR cyberpunk ma non voleva usare il sistema di Cyberpunk 2020. All’epoca però avevamo appena rilasciato Mörk Borg, quindi Christian pensò di creare un hack di Mörk Borg per quello che aveva in mente. Ma pensandoci un po’ tutti al Kartell, ci dicemmo “forse dovremmo farne un gioco vero e rilasciarlo.

Per Pirate Borg invece il discorso è diverso, perché noi del Kartell non siamo stati coinvolti nel progetto. Pelle Nilsson ha scritto qualcosa, ma è un gioco degli amici statunitensi di Limithron con cui collaboriamo spesso.

Illustrazione di Johan Nohr nel manuale di Cy_Borg
Notate una certa somiglianza con l’illustrazione dell’immagine precedente? È ovviamente intenzionale!

So che per il videogioco Mörk Borg: Heresy Supreme sei molto vicino agli sviluppatori di Morbidware, hai avuto lo stesso atteggiamento anche col lavoro di localizzazione di Need Games per Mörk Borg?

Certo, siete italiani! Mi fido tanto di Need Games. Quando abbiamo visto i primi lavori di adattamento e la copertina, abbiamo subito capito con chi avevamo a che fare, cercano la qualità esattamente come noi e soprattutto sono davvero appassionati. Ed è la stessa cosa con Morbidware! Loro capiscono davvero l’umorismo e il tono di Mörk Borg. Sento che posso lasciare i miei bambini nelle loro mani senza paura. E infatti sta andando bene!

Avresti mai creduto che un giorno ci sarebbe stato un videogioco di Mörk Borg?

Non credo di aver mai sognato una cosa del genere, ma posso dirti che ho sempre voluto finire in un videogioco prima o poi, fin da quando ero un ragazzino. Ne ho giocati tanti ma non saprei proprio come si fanno, non so nulla di linguaggi di programmazione…

Beh, sei un artista, mica hai bisogno di programmare?

In effetti è vero… Comunque quando Morbidware ci contattò, la nostra risposta è stata subito “Certo, fate questo videogioco!” Perché mai avrei dovuto dire di no?

Johan Nohr nella sua mostra allo stand di Need Games, al Lucca Comics & Games 2025

Manuale in Italiano e videogioco stanno arrivando quasi contemporaneamente. Vi ha contattati prima Morbidware o prima Need Games?

Ci ha scritto prima Morbidware per il videogioco… No! Aspetta! Forse è accaduto quasi contemporaneamente! Ci è voluto davvero un po’ di tempo per la localizzazione, quindi probabilmente ci ha contattati prima Need Games. Consentire la localizzazione in varie lingue ha rappresentato un gran passo avanti per noi, infatti ne stiamo annunciando anche altre. All’inizio eravamo un po’ titubanti nel compiere questa scelta, anche perché lo stavano già giocando ovunque in inglese. Ora siamo felici di aver preso questa strada.

Ma Morbidware invece come ha fatto a convincervi a fare un videogioco di Mörk Borg?

Credo che avessero iniziato già a lavorare su questo gioco, sotto un nome differente… un prototipo molto ispirato a Mörk Borg. Poi un giorno ci hanno scritto di avere questa idea per il videogioco e che ci stavano lavorando. Ci hanno fatto un bel pitch e ne siamo stati entusiasti. In tutta onestà… non c’era neanche bisogno fosse così bello, a chiunque ci avesse detto di voler fare un videogioco su Mörk Borg gli avremmo detto di sì! Ma è successo che quella presentazione fosse coi controcoglioni!

Il videogioco che ne sta uscendo fuori è molto affascinante perché segue proprio il sistema di gioco di Mörk Borg, sembra davvero di giocare al GDR da tavolo nonostante le componenti action.

Che opinione hai dell’avvento dell’IA generativa?

La odio con tutta la mia passione. È immondizia, non usatela. Credo incentivi la pigrizia e che sia poco stimolante, oltre che dannosa per chiunque.
*pronuncia una serie di parolacce*

Ho perfino visto immagini prodotte dall’IA in cui persone utilizzano il mio nome nel prompt, del tipo “scheletro guerriero nello stile di Johan Nohr;” quando guardo cose del genere, tutto quello che penso è che siano un riflesso grottesco del mio stile.
Le IA sono vuote e le odio, questa è la mia risposta.

Stai giocando a qualche GDR di recente?

Purtroppo ho davvero poco tempo per giocare; in questo periodo gioco perlopiù con i miei ragazzi che hanno 5 e 7 anni. Con loro faccio partite brevi e veloci. Qualche volta però gioco alle convention, almeno un’oretta riesco a farmela… sinceramente vorrei giocare di più!


Ringraziamo Johan Nohr e Pedro per averci concesso questa intervista, e in generale Need Games per aver portato finalmente in Italia Mörk Borg.