Il 2024 dei videogiochi: cosa ci aspetta? | #GamersDigest Extra

No, non voglio darmi alla futurologia, solo mettere sul tavolo alcuni elementi utili ad ingolosirci i palati rispetto a cosa possiamo aspettarci dal prossimo anno videoludico, assieme alle maggiori sfide che il mercato si appresta ad affrontare. Tra ciò che sappiamo e ciò possiamo immaginarci, il 2024 si preannuncia ricco di novità ma anche di numerose incognite, in grado di stimolare la curiosità e lasciare frementi di attesa e aspettativa milioni di giocatori.

Il futuro del mercato mobile

Google sta per perdere il suo monopolio sul gaming mobile?
Google sta per perdere il suo monopolio sul gaming mobile?

Con due ben 2 sentenze a suo sfavore (Epic vs Google e FTC vs Google), lo strapotere di Google sul mercato delle applicazioni Android sembra ormai minato in modo irreversibile. Vero, la vittoria di Epic non è definitiva, dato che l’azienda di Mountain View ha già fatto sapere che ricorrerà in appello, e la mazzata da 700 milioni di dollari derivante da una seconda causa intentata dall’antitrust americana non scalza del tutto la compagnia dalla sua posizione monopolistica. Tuttavia è innegabile che i tempi del monopolio di fatto di Google Play Store – con relativa imposizione di royalties salatissime per ogni acquisto effettuato al suo interno – sembrano ormai agli sgoccioli.

Queste sentenze potrebbero avere anche un contraccolpo sul processo d’appello di Apple vs Epic, su cui i giudici devono ancora esprimersi in modo definitivo e che, sebbene i 3 procedimenti non siano tra loro direttamente collegati, è difficile immaginare che non possa essere influenzato dagli esiti dei primi due. Inoltre la CMA (autorità antitrust inglese) ha annunciato che il prossimo 24 gennaio riprenderà il suo esame in merito alle sospette derive monopolistiche di Apple e Google nel mercato mobile. Insomma le mazzate potrebbero non limitarsi più ai mercati d’oltreoceano, ma arrivare anche dall’Europa.

Resta difficile immaginare quale potrà essere lo scenario futuro: assisteremo ad una proliferazione di store digitali proprietari da parte di singoli publisher? Percepiremo un concreto calo dei prezzi di acquisto di giochi premium o degli acquisti in-app? Vedremo tutto questo iniziare ad accadere già a partire dal 2024?

I licenziamenti, probabilmente, continueranno

Licenziamenti come se piovesse: il triste primato del 2023 videoludico!
Licenziamenti come se piovesse: il triste primato del 2023 videoludico!

Il 2023 è stato funestato dal licenziamento di oltre 10.000 dipendenti dell’industria del gaming in giro per il mondo. Con la parziale eccezione del Giappone, paese che invece ha dimostrato di essere in controtendenza alzando persino gli stipendi, la maggior parte dei grandi produttori di videogiochi ha lasciato a casa percentuali importanti della propria forza lavoro, e c’è da aspettarsi che tali manovre correttive continueranno – speriamo in misura minore – anche nel 2024. Questo perché la fase contrattiva del mercato non si è ancora conclusa, sebbene il trend sia in leggerissimo miglioramento (i ricavi dell’industria del gaming nel 2023 hanno segnato un + 0,6% su base annua), e le grosse produzioni necessitano di ROI sempre maggiori per sostenersi.

In generale regna una grande confusione nelle case di sviluppo in merito a quali trend di mercato seguire (e se seguirli) come hanno dimostrato i numerosi progetti abortiti di free-to-play e MMO, ad esempio la cancellazione di Hyenas, extraction shooter su cui Sega aveva investito ben 70 milioni di dollari. Nonostante i numerosi capolavori videoludici usciti nel 2023, che lo hanno reso una delle annate con la media critica più alta di sempre, le vendite non hanno fatto gridare al miracolo e molte aziende hanno preferito ridimensionare i propri progetti presenti e futuri. In teoria può anche essere una buona cosa per i videogiochi dei prossimi anni, che magari diminuiranno nel numero ma miglioreranno nella qualità, ma nell’immediato rappresenta un grosso problema per le migliaia di lavoratori del settore rimasti a casa. Uno dei casi più emblematici è la ristrutturazione di Embracer Group che ha portato alla chiusura di numerosi studi recentemente acquisiti, e che anche nel 2024 continuerà la sua faticosa opera di razionalizzazione dei costi e riduzione della forza lavoro (ha già lasciato a casa oltre 900 persone).

La mid-gen è realtà?

Iniziano a circolare rumor su PS5 Pro
Iniziano a circolare rumor su PS5 Pro (quest’immagine è di Videocards.com)

Dalle carte del processo relativo all’acquisizione di ABK da parte di Microsoft sono emerse notizie riguardanti la volontà dell’azienda di lanciare delle Xbox Mid-gen entro la fine dell’anno fiscale 2025 (quindi tra settembre 2024 e settembre 2025). Si tratta di documenti risalenti a prima della pandemia, che ha notoriamente sconvolto i calendari dell’intera industria, quindi non dobbiamo mettere la mano sul fuoco su queste tempistiche, né sull’effettiva volontà della casa di Redmond di lanciare esattamente questi modelli, o di lanciarli affatto. Del resto è consuetudine depositare brevetti relativi a giochi e/o console che poi non vedono la luce, semplicemente per tutelare le proprietà intellettuali da possibili fughe di notizie e spionaggio industriale. Peraltro la conferma dell’esistenza di queste console mid-gen screditerebbe in parte la reputazione di Phil Spencer, che in passato negò questa ipotesi come parte della strategia commerciale di Xbox. D’altra parte, gli stessi documenti presentati nel corso del processo davano come orizzonte temporale per il lancio della prossima generazione di console l’anno fiscale 2028, dunque se davvero queste Xbox mid-gen devono essere lanciate, attendere oltre il 2024 rischierebbe di ridurre troppo il ciclo di vita commerciale di Brooklyn e Ellewood, i nomi in codice delle nuove console.

E Sony? Per il momento non si hanno notizie confermate della volontà della compagnia in merito alla realizzazione di una ipotetica PS5 mid-gen. Giusto quest’anno la console base ha ricevuto un leggero redesign che ha apportato piccole riduzioni in termini di dimensioni e peso, aumentando anche la capienza dell’SSD interno. Tuttavia, secondo alcuni rumor non confermati diffusi su X, una PS5 Pro esisterebbe davvero, ed il suo dev kit starebbe venendo distribuito agli sviluppatori proprio questo mese. Il sistema vanterebbe un nuovo SoC dal nome in codice Viola, una GPU con frequenza a 2.0 Ghz dotata di potenza computazionale di 28,67 TFLOPs e 16Gb di memoria RAM GDDR6. Secondo queste voci non ufficiali, la console potrebbe essere annunciata il prossimo settembre, con commercializzazione fissata entro fine 2024, giusto in tempo per le feste di Natale.

Infine c’è Nintendo. Sappiamo da tempo che la grande Enne sta lavorando alla console erede di Switch, su cui però aleggia il più totale mistero. O almeno, aleggiava fino a quando è emerso in rete un brevetto per una nuova console depositato proprio da Nintendo, che mostra un nuovo dispositivo handheld composto da due parti assemblabili, ognuna dotata di un display. Se questa fosse la filosofia di design alla base della nuova console, ci troveremmo di fronte ad una rielaborazione di quanto già sperimentato da Nintendo all’epoca di DS e 3DS, ma ovviamente con tutti gli aggiornamenti tecnologici del caso che diano vita ad una console foldable di nuova generazione. Sono in molti ad aspettarsi che la compagnia giapponese svelerà ufficialmente al mondo il nuovo dispositivo proprio nel 2024, anche perché ormai tutte le grandi produzioni per Switch sono uscite: con l’arrivo di nuovi giochi di Mario e Zelda nel 2023, solamente Metroid Prime 4 rimane fuori dai giochi, e siccome sulla sua lavorazione aleggia il più stretto riserbo, Nintendo potrebbe aver deciso di giocarselo come titolo di lancio della nuova console, magari in versione cross-gen in modo da sfruttare il più possibile la base installata di Switch (132 milioni di hardware piazzati, il che ne fa la terza console più venduta della storia dietro a DS e PS2).

I giochi: le certezze

Quanto hype avete da 10 a 10?
Quanto hype avete da 10 a 10?

Il 2023 è stato un anno di uscite eccezionali, che rimarrà difficile da eguagliare per molti anni a venire. Tuttavia il 2024 non mancherà di uscite di peso, con numerosi titoli succulenti già confermati e altri in attesa di date di release ufficiali. Iniziamo dalle certezze già fissate in calendario (un click sul titolo vi porta al trailer relativo):

  • 11 gennaio: War Hospital (PC/PS5/X|S) manageriale focalizzato sulla gestione di un ospedale militare da campo che promette di farci vivere tutto l’orrore della Grande Guerra. Sviluppato dai polacchi Brave Lamb e pubblicato da Nacon.
  • 18 gennaio: Prince of Persia: The Lost Crown (PC/PS4/PS5/X|S/X1/NSW) ritorno alle origini per questo PoP che adotta la formula 2D a scorrimento tipica degli esordi della serie, cn un moderno impianto action-platformer che sembra meno permissivo rispetto alle formule guidate di molti giochi Ubisoft. Sviluppato dallo studio di Montepellier, fautore della serie Rayman e Beyond Good & Evil, offrirà una storia ed un protagonista originali per la serie, ispirati alla mitologia persiana. Il gioco ha ricevuto un pubblico endorsement da Jordan Mechner, creatore della serie. (se vi interessa approfondire la storia del franchise vi rimando al mio #aDevStory dedicato)
  • 19 gennaio: Another Code: Recollection (NSW), collezione di due avventure grafiche uscite rispettivamente su DS e Wii riproposte con grafica ammodernata, ambientazioni completamente in 3D, nuovo doppiaggio ed enigmi inediti. Lo stesso giorno arriva anche The Last of Us Part II Remastered (PS5), operazione sfacciatamente money-grabber di Naughty Dog che punta a capitalizzare sul suo ultimo titolo riproponendolo a prezzo budget con risoluzione grafica 4K nativa e l’aggiunta di un’inedita modalità roguelike, oltre a miglioramenti generali e contenuti bonus dietro le quinte sulla lavorazione del gioco.
  • 26 gennaio: Like A Dragon: Infinite Wealth (PC/PS5/PS4/X|S/X1), attesissimo nuovo capitolo della celebre serie action/RPG di Ryu Ga Gotoku, team interno a Sega che ha raccolto l’eredità spirituale di Shenmue per offrire un microcosmo nipponico di ambientato nello spietato mondo della yakuza e dei suoi loschi affari. Messo da parte il protagonista storico Kiryu e l’impianto action degli esordi, l’ottavo capitolo prosegue nella rivoluzione RPG della serie inaugurata del settimo gioco, che ha anche introdotto il nuovo “eroe” Ichiban Kasuga. Stavolta anche l’ambientazione cambia radicalmente, allontanandoci dal Giappone per approdare alle Hawaii. Lo stesso giorno esce anche Tekken 8 (PC/PS5/X|S), appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di picchiaduro, sviluppato e pubblicato come sempre da Bandai Namco.
  • 1 febbraio: Granblue Fantasy: Relink (PC/PS5/PS4), nuovo Action/RPG di Cygames, facente parte dell’universo videoludico Granblue Fantasy che comprende il MMORPG omonimo del 2014 e i picchiaduro Versus e Versus: Rising. La serie ancora poco conosciuta in occidente ma meritevole di assoluto interesse, se non altro perché ricostituisce la coppia musico-artistica Nobuo Uematsu/Hideo Minaba, forti di precedenti collaborazioni su vari Final Fantasy e Lost Odissey.
  • 29 febbraio: Final Fantasy VII: Rebirth (PS5), secondo capitolo del progetto di remake di uno dei più influenti JRPG della storia, Rebirth non fa che alimentare dibattiti, aspettative e timori di ogni sorta ad ogni nuovo trailer pubblicato e ad ogni nuova dichiarazione di Nomura e soci. La scala del gioco è sensibilmente più grande di quella del primo episodio, con una mappa open-world ed una narrativa che si spingerà fino alla fatidica conclusione del primo CD del gioco originale.
  • 8 marzo: Homeworld 3 (PC), il nuovo gioco di Blackbird Interactive pubblicato da Gearbox è uno strategico in tempo reale in salsa sci-fi che promette una scala di gioco impressionante. Dopo lo straordinario successo del titolo precedente, vecchio di ben 20 anni, i fan quasi non speravano più in un nuovo capitolo, incrociando le dita sul fatto che le aspettative di due decenni di attesa non vengano tradite. Lo stesso giorno esce anche Unicorn Overlord (PS5/PS4/X|S/NSW), nuovo RPG tattico di Vanillaware che si è imposto fin dal trailer per un comparto artistico sublime, e l’intenzione dichiarata di offrire una rivisitazione moderna ai classici TRPG degli anni ’90.
  • 15 marzo: Outcast – A New Beginning (PC/PS5/X|S) a proposito di sequel che arrivano a grande distanza dai predecessori, questo nuovo capitolo di Outcast si candida tra i vincitori della categoria. Il gioco originale, un avveniristico (per l’epoca) action-adventure sci-fi a mondo aperto sviluppato sempre da Appeal, risale addirittura al 1999 (ne è uscito un remake piuttosto trascurabile nel 2017). A distanza di un quarto di secolo, ecco arrivare il tanto agognato sequel, sviluppato dai creatori originali. Inutile dire che le aspettative sono parecchio alte!
  • 20 marzo: Alone in the Dark (PC/PS5/X|S), rimandato più volte, il remake/reboot della popolare serie survival horror sviluppato da Pieces Interactive si appresta ad uscire con l’ambizioso compito di revitalizzare una serie celebre negli anni Novanta ma sfortunatamente scivolata nella mediocrità con gli episodi più recenti. Abbandonando il vecchio impianto a fondali pre-renderizzati in favore di una moderna avventura in terza persona, il team sembra aver profuso parecchi sforzi nell’approfondimento della narrativa di gioco e nel design artistico a tinte noir.
  • 22 marzo: Dragon’s Dogma II (PC/PS5/X|S), ormai in dirittura d’arrivo il secondo attesissimo capitolo della serie action RPG di Capcom, il cui director Hideaki Itsuno sembra aver avuto finalmente a disposizione il budget necessario per implementare nel titolo alcune idee che dovette scartare dal primo capitolo. Forte di un’intelligenza artificiale dei Pawn completamente rinnovata e di un nuovo sistema di progressione che offre maggiore libertà di personalizzazione, il gioco sembra avere tutte le carte in regola per candidarsi tra i migliori titoli dell’anno. Incrociamo le dita! Lo stesso giorno esce anche Rise of The Ronin (PS5), nuovo action di Team Ninja che punta ad offrire una profonda esperienza action in esclusiva per gli utenti Sony. La competenza nel genere da arte degli autori di Nioh è fuori discussione, e la commistione tra setting storico e libertà esplorativa promettono un’esperienza di gioco estremamente longeva ed appagante.
  • 23 aprile: Eyuden Chronicle: Hundred Heroes (PC/PS5/PS4/X|S/X1/NSW), a proposito di classici JRPG ecco arrivare l’erede spirituale di Suikoden, da parte del suo autore Yoshitaka Murayama, che è riuscito a farne il videogioco più finanziato della storia di Kickstarter. Con una storia che si preannuncia epica e la tipica caratteristica dei Suikoden ovvero la possibilità di reclutare oltre 100 personaggi giocabili, si preannuncia come il titolo che tutti i nostalgici dei classici giochi di ruolo giapponesi degli anni ’90 stavano aspettando.
  • 20 agosto: Black Myth: Wukong (PC/PS5/PS4/X|S/X1) sarà il banco di prova per il developer cinese Game Science, che ha stupito il mondo già dalle prime presentazioni di questo ambiziosissimo action RPG che si propone di entrare a gamba tesa nel mercato imponendosi come uno dei maggiori esponenti del genere per il prossimo anno. Basato sul classico romanzo cinese Il viaggio in Occidente, uno dei pilastri della letteratura del Paese di Mezzo, il gioco promette un livello di difficoltà particolarmente ostico tanto che da più parti si vocifera possa rappresentare la miglior alternativa del 2024 per il genere soulslike.

I giochi: le incognite

L'espressione di bruciante impazienza di chi aspetta Hellblade 2
L’espressione di bruciante impazienza di chi aspetta Hellblade 2

Per molti giochi dalla data già fisata ce ne sono altri le cui informazioni di uscita sono molto più vaghe. Dovrebbero raggiungere il mercato nel 2024 ma mancano ancora di una data di uscita precisa, e per il momento non possiamo far altro che attendere comunicazioni ufficiali in merito.

  • Ara: History Untold (PC/Game Pass) sviluppato da Oxide Games, di cui fanno parte veterani di Firaxis che hanno lavorato a numerosi capitoli della serie Civilization, Ara si propone di essere il 4X del futuro, in grado di proporre una versione moderna dei classici grand strategy per PC, genere che non ha visto emergere esponenti di rilievo negli ultimi anni. La particolarità del sistema è che i turni di tutte le nazioni si risolvono contemporaneamente, il che può portare ad esiti decisamente inaspettati e risvolti imprevedibili negli scenari geopolitici della partita. Il gioco è atteso genericamente per il 2024, e fremiamo per conoscere la data di uscita precisa.
  • Avowed (PC/X|S) il nuovo attesissimo action-RPG di Obsidian sarà ambientato nello stesso mondo di Pillars of Eternity, ma adotta una formula di gioco esplorativa open-world in prima persona sulla scia di The Outer Worlds e Fallout: New Vegas. Possiamo aspettarci un sistema classico di quest principali e secondarie e una grande interazione con NPC sparsi per il mondo, oltre alla già annunciata possibilità di intraprendere l’avventura con due compagni di squadra (non è chiaro se ne potremo assumere il controllo in prima persona). Per il resto non sappiamo granché del gioco, a parte il suo arrivo previsto entro fine 2024.
  • Concord (PC/PS5) opera prima di Firewalk Studios, sarà il battesimo di questo membro dei PS Studios ce è ancora atteso alla prova dei fatti dalla sua acquisizione nel 2021. Il gioco è un FPS multiplayer, genere in cui i suoi sviluppatori (ex veterani di Bungie e Activision) dovrebbero eccellere, ma non si è visto ancora nulla al di là di un teaser risalente a ben 7 mesi fa. Contando che la sua uscita dovrebbe avvenire entro il 2024, sarebbe anche ora di saperne qualcosa di più.
  • Frostpunk 2 (PC) il city builder/survival di 11 bit Studios dovrebbe arrivare nella prima metà del 2024, potenziando la formula originale con l’ingresso di una risorsa strategica, ovvero il petrolio. Possiamo aspettarci un altro emozionante giro di giostra di scelte morali sconvolgenti mentre tentiamo in tutti i modi di allocare le scarse risorse a disposizione per assicurare la sopravvivenza della nostra comunità in un setting che definire apocalittico è un eufemismo.
  • Metaphor: ReFantazio (PC/PS5/PS4/X|S) partorito da Studio Zero, divisione di Atlus capeggiata dal director Katsura Hashino (autore di Persona 3, 4 e 5 e Shin Megami Tensei III: Nocturne), questo nuovo JRPG impreziosito da un art design da brividi promette di infondere un twist originale alla classica formula dei Persona/SMT adottando un approccio ibrido nel combat system – sia a turni che in tempo reale – ed un originale sistema di persuasione degli NPC che dovremo cercare di portare dalla nostra parte nel corso di una trama caratterizzata da intricati giochi politici in un mondo fantasy. L’uscita è prevista per l’autunno 2024.
  • Senua’s Saga: Hellblade 2 (PC/X|S/Game Pass), centellinati col contagocce i trailer cinematici, Ninja Theory si è finalmente decisa a svelare che il gioco dovrebbe arrivare nel corso del 2024. La vicenda di Senua offrirà un duro racconto di sopravvivenza ambientato nelle gelide terre islandesi, e promette di offrire una delle migliori esperienze grafiche mai viste in un videogioco. Si sono create aspettative talmente alte nei confronti del livello tecnico del titolo che il rischio delusione è dietro l’angolo, ma se davvero il gioco terrà fede a quanto mostrato nei trailer finora pubblicati, potremmo trovarci di fronte ad uno dei maggiori spettacoli visivi mai visti in un videogioco.
  • Stellar Blade: da molti atteso a seguito del trailer di annuncio che ne svelò la grafica spaccamascella, questo ambizioso action-adventure sci-fi del team coreano Shift Up è passato in silenzio radio da molti mesi, ma proprio questa settimana un aggiornamento ufficiale del PS Blog ne ha assicurato l’uscita il prossimo anno, sebbene senza informazioni precise sulla finestra di lancio.
  • S.T:A.L.K.E.R. 2: Heart of Chornobyl (PC/X|S), sviluppato dagli ucraini GSC Game World, è un titolo che si sta caricando di una quantità di significati che vanno al di là dello specifico videoludico, date le contingenze uniche (e ci auguriamo irripetibili) che avvengono attorno alla sua realizzazione. L’invasione russa dell’Ucraina ha comportato ritardi nello sviluppo, anche perché alcuni membri del team sono stati coinvolti in prima persona nel conflitto avendo dovuto prestare servizio al fronte (lo sviluppatore Volodymyr Anatoliyovych Yezhov è stato ucciso in azione durante l’assedio di Bakhmut il 22 dicembre 2022). Rilocato lo studio a Praga, i lavori sono continuati e al momento dovrebbero essere quasi ultimati. Nell’ultimo trailer pubblicato la finestra di lancio del gioco è stata fissata ad un generico Q1 2024, quindi in teoria dovremmo poterci mettere mani entro fine marzo. Tuttavia restiamo in attesa di conferme definitive in tal senso.

I giochi: i sogni

Dopo il trailer da record, mi aspetto una valanga di nuove info su GTA VI nel corso del 2024
Dopo il trailer da record, mi aspetto una valanga di nuove info su GTA VI nel corso del 2024

Infine, ecco alcuni giochi di cui non ci aspettiamo realisticamente l’uscita il prossimo anno, ma di cui vorremmo comunque ricevere qualche aggiornamento.

  • Beyond Good and Evil 2 (?), sarà uno dei più grandi vaporware della storia dei videogiochi, o effettivamente prima o poi giungerà nelle nostre mani? Non sappiamo nulla sullo stato dei lavori sul gioco, dopo l’abbandono di Michel Ancel nel 2020. Tuttavia, Ubisoft ha annunciato che nel 2024 uscirà un’edizione celebrativa per il 20esimo anniversario di Beyond Good and Evil, che potrebbe fungere da apripista per il suo fantomatico sequel. Per il prossimo anno speriamo vivamente di ricevere qualche rassicurazione sul fatto che il progetto sia effettivamente ancora in piedi.
  • GTA VI (PS5/X|S), dopo il trailer di annuncio ufficiale che ha sfondato il muro dei 100 milioni di visualizzazioni, mi aspetto molte nuove notizie e dettagli approfonditi sul gioco nel corso dell’anno, magari con digital showcase dedicato da parte di Rockstar Games. Con l’uscita fissata al 2025, il 2024 è l’anno giusto per caricare il pubblico di aspettative (che sono già alle stelle).
  • Metroid Prime 4 (NSW/NSW 2?) il cui sviluppo è stato inizialmente annunciato nel 2017, ma è poi ripartito nel 2019 perché Nintendo non era soddisfatta dei risultati raggiunti fino a quel momento. Il gioco è ora affidato a Retro Studios, autori di tutti i Metroid 3D, il che dovrebbe essere una garanzia (ufficialmente non è mai stato dichiarato chi ci stesse lavorando prima, ma voci di corridoio scommettono su divisioni interne di Namco Bandai). La lavorazione è talmente lunga e le informazioni talmente inesistenti che sarebbe ora di saperne qualcosa di più. Come detto sopra, ho il forte sospetto che il suo sviluppo possa essere stato rallentato dalla volontà di farne un titolo di lancio della prossima console di Nintendo, o quantomeno un titolo cross-gen.
  • Nuovo gioco della serie Metro (?), sappiamo che 4A Games sta lavorando già da un paio d’anni al capitolo successore di Metro: Exodus, ma ovviamente anche questo studio di Kyiv si sta scontrando con la straordinaria situazione di dover lavorare letteralmente sotto le bombe. L’apertura di un nuovo ufficio a Malta ha messo una pezza, in ogni caso nulla del gioco è stato ancora mostrato. Speriamo che il 2024 sia il momento giusto per farlo.
  • Nuovi giochi dei PS Studios (PS5), a distanza di 3 anni da Ghost of Tsushima, sarebbe bello capire cosa bolla in pentola di Sucker Punch, talentuoso team parte dei PS Studios. Sono in molti a scommettere su un sequel dello stesso GoT, ma ci sono anche voci non confermate sul fatto che lo studio stia sviluppando un titolo multiplayer. Chissà se farà la fine del progetto multigiocatore di The Last Of Us, di cui Naughty Dog ha annunciato l’abbandono in favore della contrazione sullo sviluppo di titoli single player (dovrebbe averne in cantiere due, tra cui una IP originale sviluppata in collaborazione con Visual Arts).
    Da parte di Insomniac (presa di mira da un attacco hacker che ha svelato i piani a lungo termine) mi aspetto di conoscere qualche dettaglio in più su Marvel’s Wolverine. Attendo con trepidazione notizie anche da parte di Bend Studio, in silenzio radio dall’uscita di Days Gone (2019), e da Bluepoint, che da 3 anni sarebbe al lavoro su “nuovi contenuti originali” e di cui vedrei molto volentieri una IP originale dopo tanti remake. Sappiamo infine che sotto la conduzione di Jim Ryan molti studi interni di Sony sono stati messi al lavoro su titoli multiplayer per cavalcare l’onda del successo dei free-to-play massivi, ma ciò potrebbe cambiare a seguito della sue dimissioni. In generale c’è molta confusione rispetto ai progetti interni a SIE e non vedo l’ora di scoprire se nel 2024 trapelerà qualche informazioni più precisa da questo punto di vista.