Mario vs Donkey Kong Tipping Stars – Recensione

Recensione di Gianluca “Dottor Killex” Arena – versione provata Wii U

Quando il seguito di una serie minore tra quelle pubblicate da Nintendo nel corso degli ultimi quindici anni coincide con il primo titolo cross-buy della storia della grande N, ecco che, al di là dei meriti effettivi della produzione, i riflettori del pubblico si accendono e l’interesse aumenta: Mario vs Donkey Kong:Tipping Stars passerà sicuramente alla storia per meriti extra ludici, ma, GamePad alla mano, che ne pensiamo dell’ultimo puzzle game che coinvolge un idraulico italiano, uno scimmione e una bella da salvare?
Scopritelo.

Di scimmie e principesse

Se dopo tutti questi anni perdoniamo a Nintendo il consueto cliché dello scimmione che rapisce la damigella, è solo perché, istintivamente, sappiamo che quasi tutti i titoli che hanno abbracciato questo sterile input narrativo si sono poi fatti abbondantemente perdonare in fase di gameplay e, in questo senso, Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars non costituisce eccezione, grazie ad un gameplay fresco ed immediato, visto per l’ultima volta addirittura nel 2006, anno di uscita di March of the Minis su Nintendo DS.
Raccontare le dinamiche di gioco del nuovo titolo della grande N equivale quasi a svilirle, visto che, di fatto, si tratta “solamente” di portare dei giocattoli a molla all’uscita di una serie di livelli a difficoltà crescente, costellati di trappole, spuntoni, nemici e tante altre insidie.
Più che il “cosa”, quindi, conta il “come”: dopo pochi secondi, e grazie ad un paio di stage introduttivi dalla difficoltà ridotta, saremo già pienamente nel clima del gioco, e, di quadro in quadro, la voglia di perfezionarsi ci spingerà a fare sempre meglio, tentando di anticipare ogni mossa dei nostri piccoli giocattoli.
In Mario vs Donkey Kong Tipping Stars, infatti, il cervello è importante quanto la coordinazione occhio/mano: all’inizio di ogni stage, quando ancora nulla è in movimento, al giocatore viene concesso di esplorare l’interezza del livello, così da studiarne ogni angolo e tentare di pianificare una strategia che porti i giocattoli all’uscita senza danni.
Siccome, però, il gioco si divertirà, soprattutto nella seconda parte dell’avventura, a mettere il giocatore di fronte ad una serie di variabili impreviste, tra power up e nemici particolarmente mobili, saranno necessarie abilità e velocità con il pennino, così da far scomparire determinate piattaforme in favore di altre.
Come spesso accade con i titoli Nintendo, il bello di Mario vs Donkey Kong:Tipping Stars è che può essere goduto a più livelli, sia dai più giovani, i cui neuroni saranno messi alla prova dalle sfide proposte dal gioco, sia dai giocatori più smaliziati, che non si accontenteranno di completare un livello ma inseguiranno la valutazione massima di tre stelle.

Di piattaforma in piattaforma

Stage dopo stage, Mario vs Donkey Kong:Tipping Stars getta sul tavolo nuove idee, introducendole con parsimonia in modo che il giocatore non abbia difficoltà a digerirle: copie dello scimmione che ha rapito Pauline gettano in aria i nostri giocattoli, cambiando spesso anche la direzione in cui sono rivolti, piattaforme elastiche permettono di spiccare balzi notevoli, uscite multiple dedicate ai singoli personaggi e tanto altro ancora.
L’impressione è che nessuna di queste aggiunte sconvolga il gameplay ma, alla luce dei fatti, ognuna di esse arricchisce le variabili di cui tenere conto, stimolando il giocatore e sfidandolo a dare il meglio di sé, senza per questo frustrarlo in alcun modo: nonostante mi sia capitato più e più volte di ripetere dei livelli lungo l’avanzamento, la colpa dei fallimenti era sempre riconducibile a mie colpe, che fossero nella fase di pianificazione o in quella di realizzazione.
Raccogliere stelline permette di sbloccare dei livelli bonus, che a loro volta introducono situazioni nuove, e il giocatore, oltre a completare gli stage con il miglior punteggio possibile, può ottenerne altre condividendo le proprie creazioni su Miiverse e sperando che queste piacciano agli altri giocatori così da fruttargli degli “extra tips” (da cui il sottotitolo del gioco).
Per dare sfogo alla fantasia, Mario vs Donkey Kong:Tipping Stars comprende un efficiente editor, che, di fatto, mette a disposizione del giocatore la gran parte degli strumenti di cui gli sviluppatori stessi si sono serviti per la creazione degli stage base inclusi nel titolo: questa feature prolunga a dismisura la longevità di gioco, che sarebbe stata altrimenti “solo” buona se si fossero presi in considerazione i circa ottanta livelli totali presenti.
Si possono creare e condividere fino a dodici livelli, con la fantasia e la pazienza come unici limiti: sebbene durante le ore di test questa interessante possibilità mi sia stata in parte preclusa dal fatto che il gioco sarà scaricabile solo dal prossimo 20 marzo, sono pressoché sicuro che, come per altri titoli simili usciti su Wii U (Pullblox World in primis), la community si rivelerà folta e appassionata.
Visto che l’interazione con il software avviene interamente tramite touch screen, Mario vs Donkey Kong:Tipping Stars su Wii U si presta anche a sessioni in cui amici e familiari possono suggerirci la prossima mossa guardando allo schermo della tv, mentre i nostri occhi sono fissi sullo schermo del GamePad.

Benvenuto cross-buy!

Come precedentemente accennato, oltre che per meriti ludici, Mario vs Donkey Kong: Tipping Stars sarà probabilmente ricordato dai posteri come il primo titolo cross-buy made in Nintendo, visto che, acquistando una qualsiasi delle due versioni, si riceverà un codice download gratuito per l’altra, così da divertirsi con il titolo sia a casa sia durante i viaggi in metro.
Per una società sì brillante ma anche molto conservatrice come quella di Kyoto questo è un bel segnale, che potrebbe significare l’inizio di una nuova era in cui, come accade altrove già da anni, si dia maggiore valore ad ogni acquisto in digitale, premiando quella fetta di utenza più fedele, che ha scelto di acquistare non solo la console casalinga di Nintendo ma anche una delle console portatili della famiglia 3DS.
Alla luce di questa opzione e della grande rigiocabilità garantita da un editor assai corposo, i venti euro scarsi richiesti per il download di questo titolo sono più che giustificati, sebbene rappresentino un prezzo leggermente superiore alla media di altre produzioni digital-only presenti sullo shop di Wii U.
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Commento finale

Mentre altrove si discute di risoluzioni, framerate e corpose patch al day one, Nintendo propone un ibrido tra un puzzle game ed un platform che, pur non facendo dell’originalità il suo cavallo di battaglia, riesce a divertire grandi e piccini, grazie a meccaniche semplici ma ben oliate e ad un tasso di sfida che sprona sempre a dare il meglio di se stessi.
Irrinunciabile se siete amanti dei rompicapo e se possedete entrambe le console della grande N, Mario vs Donkey Kong:Tipping Stars rimane comunque consigliato a tutti i possessori di Wii U alla ricerca di un gameplay semplice e di un gioco spensierato e divertente.