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Crisi profonda per Microsoft che, come un fulmine a ciel sereno, ha annunciato più di 9000 licenziamenti e la sospensione di alcuni progetti a lungo attesi.
Che il mercato dei videogiochi, non se la stia passando proprio alla grande, è ormai sotto gli occhi di tutti e non è certo un segreto che, anche e forse soprattutto, i più grandi e storici publisher stiano riscontrando i problemi maggiori. E se per i giocatori, questo significa vedere cadere delle certezze, per gli addetti ai lavori si tratta di una vera e propria ecatombe, in termini di occupazione e sviluppo.
Quando un gioco va male, pare ormai prassi consolidata quella di smantellare il team che ci ha lavorato, licenziandone la maggior parte e riassorbendo il resto su altri progetti. Abbiamo anche imparato a conoscere un’ulteriore pratica: smantellare un team e chiudere un progetto, ancora prima della sua uscita sul mercato, come forma di preventivo damage control.
E proprio in queste ore, una bufera pare aver colpito Microsoft che, tentando di dissimulare, va a confermare tutte le paure dell’industria.
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Microsoft, tra licenziamenti e progetti abbandonati
Lapidaria e incontestabile, è arrivata una decisione di Microsoft, che ha lasciato tutti a bocca aperta. È infatti stato confermato che circa 9100 persone, a livello globale, verranno licenziate. Si tratta di circa il 4% della forza lavoro dell’azienda americana che, tra aziende proprietarie e succursali, si prepara a una riorganizzazione completa del lavoro.
A venir colpiti, saranno dipendenti provenienti direttamente dalla divisione Xbox, un po’ lo specchio della perdita d’attrattiva della console come metodo di monetizzazione per l’azienda; a loro si aggiungeranno dipendenti di Bethesda, ZeniMax e Activision Blizzard. Non si conosce di preciso il numero di tagli per ogni azienda.
Le motivazioni addotte da Phil Spencer si riferiscono a un progetto a lungo termine che dovrebbe permettere a Microsoft di accentrare le produzioni e limitare le perdite. Viene detto in un comunicato che:
“termineremo o diminuiremo gli incarichi di lavoro in certe aree del nostro business, seguendo la guida di Microsoft nel rimuovere dei livelli del management per aumentare l’agilità e l’efficienza”
Questi 9000 e passa licenziamenti, vanno a sommarsi ai circa 6000 che solo pochi mesi fa avevano rimosso dipendenti della divisione Xbox e di Blizzard. A ciò si aggiungono anche diversi videogiochi cancellati e i relativi team smantellati o spostati su altri progetti. Tra quelli che hanno fatto più discutere, c’è sicuramente Everwild, titolo di Rare (Sea Of Thieves); Blackbird, nome in codice del nuovo MMORPG in sviluppo presso Zenimax; il reboot di Perfect Dark con contestuale chiusura di The Initiative.
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