Tra lavoro minorile e molestatori: questo documentario svela i segreti dietro al più popolare videogioco per bambini di sempre

scenario di Roblox con militare con fucile e detenuto in ginocchio
Tra lavoro minorile e molestatori: questo documentario svela i segreti dietro al più popolare videogioco per bambini di sempre (player.it)

Sfruttamento minorile, adescamento, contenuti per adulti e proselistismo estremista: questi gli aspetti evidenziati dal documentario Dangerous Games: Roblox and the Metaverse Exposed.

Il mondo di internet, sin dagli albori, ha portato con sé tanti e accesi argomenti di discussione per via dei numerosi aspetti controversi che lo caratterizzano. Non è ormai un segreto l’esistenza di vari substrati del web, alla portata di chiunque, popolati seppur virtualmente, da pericoli reali e concreti, che possono passare dal toccare il nostro conto in banca fino a qualcosa di più invasivo, come reati sessuali o propaganda estremista.

annuncio uscita documentario roblox con indicazione di data e orario, titolo del documentario, personaggio di roblox femminile che balla
Tra lavoro minorile e molestatori: questo documentario svela i segreti dietro al più popolare videogioco per bambini di sempre (player.it)

Chi finisce con l’essere maggiormente a rischio, in questo marasma di discutibili contenuti, è chi ha meno mezzi per riuscire a decifrare la realtà e a difendersi: bambini, pre-adolescenti, che oltre a essere i più vulnerabili rappresentano anche un’estesa maggioranza di utenti, in servizi che potrebbero rientrare nell’alveo di “metaverso”. Spazi virtuali come Minecraft o Roblox, potrebbero infatti diventare fucina di pericoli mai considerati.

E proprio da questo assunto, parte l’inchiesta documentaristica Dangerous Games: Roblox and the Metaverse Exposed.

I pericoli del metaverso, raccontati in un documentario

Farà sicuramente parecchio discutere nelle prossime settimane, il documentario canadese Dangerous Games: Roblox and the Metaverse Exposed. Un documentario di Fathom Film Group Documentary, diretto da Ann Shin e prodotto da Erica Leendertse & D. Cole, che parte dall’assunto di voler conoscere a fondo le piattaforme virtuali, su cui bambini e ragazzi trascorrono maggiormente il loro tempo.

Non vogliamo entrare troppo nei dettagli, per evitare di turbare personalità più sensibili a determinati temi. Se pensate di riuscire ad affrontare certi argomenti, vi consigliamo l’attenta visione del documentario, che potrebbe davvero rappresentare un passo importante verso un approccio più consapevole al web.

Restringendo un po’ il campo, partendo da un imprecisato “metaverso”, il bersaglio dell’inchiesta diventa Roblox. La celebre piattaforma online, che viene spesso utilizzata come editor di videogiochi, sin dalla sua uscita nel 2006 ha riscosso un successo incredibile tra i più piccoli e, forse proprio per questo, ha finito col riempirsi di ogni genere di cosa.

Il documentario è stato realizzato con l’aiuto di svariate personalità professionali: nel trailer si vedono già la psicologia Rachel Kowert, il giornalista Quintin Smith, l’avvocato Zachary Myers e tanti altri. L’inchiesta, che partiva già da una base di conoscenza del materiale che sarebbe stato possibile trovare, è stata condotta creando tre account ex novo su Roblox, testando così quanto tempo sarebbe passato prima di finire nella rete d’illegalità e immoralità.

Con grande sorpresa, è emerso come la barriera tra lo strato superficiale e giocoso e quello più cupo e oscuro, è in realtà estremamente sottile. Ciò che emerge, non solo dall’esperienza delle protagoniste ma anche dai racconti raccolti, è lo sfruttamento di Roblox per attività di propaganda e proselitismo terrorista di stampo nazista, riportando il caso di un ragazzo arrestato per questo motivo; adescamento di minori, con la testimonianza di una bambina scomparsa anni prima, col rapitore che utilizzò proprio Roblox come prima piattaforma per un contatto.

ragazza che gioca a Roblox al computer
I pericoli del metaverso, raccontati in un documentario (player.it)

L’obiettivo del documentario, non è semplicemente quello di condannare determinati comportamenti: gli autori infatti, puntano sia a un risveglio delle coscienze di chi determinate realtà metaversali le gestisce, sia di tutte quelle figure preposte (genitori, tutori) al tenere al sicuro i più giovani. Un’inchiesta che vuole infondere consapevolezza e che potrebbe avere importanti risvolti sociali e politici.