Hideo Kojima ha già qualche idea per Death Stranding 3 (ma vuole tirarsene fuori)

death stranding key art con sam porter bridges in primo piano e feto tra le mani
Hideo Kojima ha già qualche idea per Death Stranding 3 (ma vuole tirarsene fuori) (Player.it)

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Death Stranding 2 potrebbe essere l’ultimo gioco di Hideo Kojima: se ci sarà un sequel non sarà lui a dirigerlo.

Death Stranding 2: On the Beach, soprattutto dopo il rinvio al prossimo anno di GTA VI, è diventato il titolo più atteso dell’anno e manca davvero poco alla sua uscita ufficiale sul mercato: il prossimo 26 giugno tutti potranno mettere finalmente le mani su questo nuovo lavoro di Hideo Kojima che però potrebbe anche essere l’inizio di una sua lunga pausa dalle scene.

Il celebre game director giapponese ha infatti dichiarato in una recente intervista che qualora ci fosse davvero un terzo capitolo di quella che è ormai diventata una serie non sarà lui in prima persona a dirigerlo: nonostante questo però lo stesso Kojima ha ribadito di avere già in mente diverse idee per un possibile Death Stranding 3.

Hideo Kojima primo piano
Kojima va in pensione? (Player.it)

Questo vuol dire che Kojima andrà definitivamente in pensione? Non lo possiamo sapere e potrebbe semplicemente prendersi una pausa dopo il grande sforzo creativo che lo ha tenuto impegnato per Death Stranding 2: On The Beach, ma nella stessa intervista ha anche sottolineato di essere arrivato all’idea di uno o più sequel grazie a un elemento specifico presente nel gioco.

Death Stranding potrebbe avere altri sequel grazie al “Plate Gate”

Tutte queste informazioni che abbiamo riportato nei precedenti paragrafi sono arrivate da una recente sessione di Q&A che Hideo Kojima ha svolto in occasione dell’anteprima ufficiale di Death Stranding 2; una delle domande presentate al game director verteva sui motivi che lo hanno spinto a scegliere l’Australia come ambientazione del gioco e sull’ipotesi di vedere nuove ambientazioni protagoniste di giochi futuri.

Kojima ha sottolineato di essere alla ricerca di un Paese diverso dagli Stati Uniti che si estendesse da est a ovest, ma allo stesso tempo non troppo esteso e dunque la scelta finale è ricaduta proprio sull’Australia; successivamente ha poi dichiarato che per rendere credibile lo spostamento di Sam Porter Bridges in un altro continente ha spinto sull’elemento del plate gate che nel gioco permette di spostarsi proprio da un continente all’altro.

screenshot di death stranding 2 con sam porter bridges con in mano il neonato
Death Stranding potrebbe avere altri sequel grazie al “Plate Gate” (Player.it)

Rispondendo poi alla successiva domanda Kojima ha ammesso che con l’idea degli spostamenti del plate gate è possibile ambientare il gioco in tanti continenti e Paesi del mondo diversi e che quindi attraverso questo espediente narrativo creare “infiniti sequel“; a quel punto il game director giapponese ha ammesso di avere già diverse idee sullo script di un eventuale Death Stranding 3, ma che non ha intenzione di farlo in prima persona e che potrebbe passare le idee a qualcun altro.

Non sappiamo se le parole di Kojima fossero solamente di circostanza oppure ha davvero intenzione di continuare la saga di Death Stranding come ha fatto con Metal Gear Solid all’inizio della sua carriera; nel frattempo non ci resta che aspettare il secondo capitolo che uscirà tra poco più di un mese e magari anche recuperare o rigiocare il primo Death Stranding che è attualmente in sconto speciale su Instant Gaming del 67% nella sua versione “Director’s Cut“.

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