Silent Hill 2: il “voltafaccia” di Bloober Team

Silent hill 2

Lo sviluppatore polacco ha letteralmente cambiato il volto del protagonista del gioco!

Ok, forse non è il volto più memorabile della storia dei videogiochi, ma chiunque abbia avuto modo e fortuna di giocare Silent Hill 2 all’epoca della sua uscita ha ben stampato in mente il volto del suo protagonista, l’uomo qualunque James Sunderland che si ritrova trascinato suo malgrado in un vortice di orrore e rivelazioni sconvolgenti quando riceve una lettera dalla sua defunta moglie che lo invita a raggiungerlo nell’amena cittadina lacustre di Silent Hill.

L’attesa per il remake di un titolo così iconico, che ha fatto la storia del survival horror e del videogioco in generale risultando ancora oggi il capitolo piùù amato della serie, ha fatto sì che si sia destato un certo scalpore quando sono trapelate le prime immagini del gioco. Dal trailer pubblicato da Bloober infatti si nota che il volto di James ha dei connotati sensibilmente differenti da quelli che possedeva nel gioco originale, e in molto si sono chiesti quale sia il significato dietro a questa scelta. I più curiosi si sono anche presi la briga di effettuare comparazioni dirette.

Sogno o son desto?

La trama di Silent Hill 2 va al di là della comune narrativa videoludica da survival horror, iscrivendosi nel novero delle grandi narrazioni dell’ultimo secolo. Il portato psicanalitico e metaforico dell’opera fanno sì che il gioco possa essere interpretato in modi differenti e che accumuli strati di significato che vanno dipanati partita dopo partita. Lungi dall’essere un mero spara-spara in cui si ammazzano zombi per mezzo di arsenali da guerra, l’opera di Konami affronta l’orrore con ben più tatto e introspezione, imbastendo una narrazione terrificante e al tempo stesso commovente, che scava a fondo nell’animo umano e merita id essere ricordata e tramandata.

Ecco perché l’annuncio di un remake a opera di Bloober Team, svelato ufficialmente nel corso della Silent Hill Transmission dello scorso anno e che vedete qui sopra, ha riempito di entusiasmo tanti videogiocatori: era giusto preservare un’opera così importante riproponendola in una veste più moderna alle generazioni più giovani che non hanno avuto modo di godersela ai tempi dell’uscita originale. E quale miglior di team di Bloober per farlo? La software house polacca si è specializzata in avventure narrative di stampo orrorifico, e ha fatto del racconto e dell’esegesi dell’orrore il suo marchio di fabbrica: se vi interessa, potete approfondire la storia dello studio nella mia retrospettiva in due parti.

Ciò non toglie che la decisione di cambiare sensibilmente i lineamenti del volto di James abbia suscitato non poche perplessità.

Guardati allo specchio

James ha cambiato faccia [credit: Reddit]
James ha cambiato faccia [credit: Reddit]

In settimana Bloober ha aggiornato la pagina Steam del gioco con nuove immagini, tra cui un primo piano di James. Da esso si evince un recupero della somiglianza con il modello originale. Proprio ciò che invece non si poteva dire del primo trailer pubblicato, che offriva un’interpretazione di James sensibilmente diversa: in quel famigerato trailer infatti James appariva più giovane e sbarbato, persino con un taglio e colore di capelli che pareva leggermente diverso. Certamente Bloober può prendersi qualche licenza dai modelli originali, che peraltro avevano una conta poligonale molto inferiore rispetto a oggi, ma diversi spettatori erano rimasti perplessi da questa scelta, giudicando che il team avesse esagerato nella reinterpretazione del personaggio.

Ora Bloober sembra essere tornata parzialmente sui suoi passi offrendoci un James più simile a come ce lo ricordavamo. Un utente ha postato su Reddit il confronto fotografico che vedete qui sopra, da cui si evince che la nuova versione di James è molto più fedele all’originale rispetto a quanto si era visto in prima battuta. Con grande sollievo dei fan più oltranzisti. L’elefante nella stanza però è ben altro che il volto del protagonista: il trailer ha destato sensazione per quello che è sembrato un approccio maggiormente action al gameplay, in decisa antitesi rispetto al mood del gioco originale. C’è da augurarsi che si sia trattato solamente di un’infausta scelta di montaggio, e che ciò non corrisponda effettivamente a un cambio di registro impresso da Bloober al gioco, col rischio di snaturare completamente l’intento originario dell’opera e con esso la sua forza rivoluzionaria.