Dove non arriva Valve arrivano i fan: ecco Portal: Revolution (è gratis!)

portal revolution

Valve continua a essere nemico naturale dei terzi capitoli delle sue saghe e dove non arrivano le mani di Gabe Newell arrivano quelle dei fan; in questo caso parliamo di un nuovo capitolo di Portal della durata di ben sette ore.

Nelle liste dei migliori videogiochi della storia ci sono tante cose che fanno continuamente capolino, tra sparatutto in prima persona, avventure grafiche, picchiaduro, giochi di ruolo di stampo occidentale e giapponese e chi più ne ha più ne metta. In ambito puzzle games ci sono diversi nomi che vediamo citare spesso ma solo uno che può essere considerato sostanzialmente onnipresente: Portal 2.

Le motivazioni dietro questo supervalutazione del videogioco made in Valve sono palesi a chiunque abbia effettivamente afffrontato conosciuto Wheatley, rivisto Glados e in generale messo mano all’avventura costruita da Valve; il gioco, tra le altre cose, ha anche il grande pregio di avere una delle migliori modalità cooperative di tutti i tempi, di un equilibrio raro e di un divertimento ancora più sopraffino.

Peccato che, come sempre accade per i videogiochi Valve, non c’è tre e basta; il terzo capitolo di Portal non è mai comparso nemmeno dei radar dell’azienda, troppo impegnata nelle sue mille ramificazioni per dare i natali a un nuovo capitolo di Aperture Science e soci. Dove non arrivano le dita di Gabe Newell, però, arrivano altre figure, specie quando si ha una fanbase intelligente e creative. 

È proprio così che è nato Portal Revolution

Gratis, bello e completamente artigianale

Portal Revolution

Partiamo subito col mettere alcuni dettagli in chiaro: Portal: Revolution, liberamente scaricabile da Steam, è una grande mod realizzata con una versione leggermente modificata del Portal 2: Community Edition’s Engine (che già di per sé era una costola potenziata e strutturata del Counter-Strike: Global Offensive Source Engine offerto da Valve anni fa) chiamato Strata Source.

Il gioco si posiziona cronologicamente tra gli eventi del primo e secondo capitolo della saga, con nuovi personaggi, nuove situazioni e sopratutto nuove meccaniche, a volte pescando dai design documents che sono trapelati dei due videogiochi precedenti a volte completamente ex novo, grazie al lavoro dei creativi di Second Face Software (il nome del gruppo di modder che ha lavorato sul gioco).

A far da protagonista, anche in questo caso, troviamo un test subject di Aperture Science privo di nome che viene seguendo dal solito nucleo di intelligenza artificiale, stavolta chiamato Stirling; tutto questo accade decenni prima di vedere Whatley e Chell. Il resto è storia, come si suol dire: dopo i primi puzzle semplici il resto del gioco non fa altro che portare il giocatore sempre più in la con i ragionamenti, alzando l’asticella e proponendo novità in maniera quasi ininterrotta per cerca quaranta diversi livelli.

Da segnalare che il gioco è uscito con qualche giorno di ritardo a causa di Valve che è andata più lenta dle previsto durante il corso del normale processo di revisione che c’è per qualsiasi videogioco; ogni qual volta un videogioco deve approdare su Steam, infatti, c’è un processo di revisione (non è dato sapere quanto è umano e quanto algoritmico) che solitamente richiede 2 o 3 giorni di tempo; il processo di revisione di Portal Revolution è andato per le lunghe poiché la build definitiva del gioco è stata consegnata il 20 dicembre, poco prima delle vacanze natalizie.

Revolution non è l’unico videogioco ispirato al canone di Portal; basta farsi un giro su Discord o Twitter per trovare tanti altre mod del titolo; tra queste non possiamo fare a meno di segnalare la promettente Portal Desolation, che invece ha un piglio un po’ più post apocalittico sulla questione Aperture Science; per questa non abbiamo date particolari ma potete seguire il loro profilo X per venire aggiornati con maggiore costanza sul titolo!