L’anno scorso abbiamo assistito a una sorta di rinascita di Call of Duty. Dopo qualche episodio sottotono Black Ops 6 ha infatti saputo riaccendere la miccia e attrarre a sé milioni di fan, grazie a qualche trovata niente male e una qualità complessiva non indifferente. Quest’anno è il turno di Call of Duty Black Ops 7, seguito diretto dell’episodio del 2024, a riprovarci e a dimostrare a tutti che non si è trattato di un mero fuoco di paglia. Ma ci sarà riuscito?
Un po’ troppa follia
Se avete bazzicato sui social nelle ultime settimane vi sarà probabilmente capitato di imbattervi in qualche breve spezzone di gioco preso dalla campagna di Black Ops 7, in cui un grosso machete atterra dall’alto spazzando via dei nemici. Una situazione quantomeno curiosa e che ha acceso il dibattito sulla deriva presa dalla saga, ma della quale non dovete preoccuparvi poi troppo.
Tolto tale discutibile frangente, che si incontra dopo qualche decina di minuti di gioco, la campagna riesce infatti a divertire e a offrire dei grossi parchi giochi in cui divertirsi insieme ai propri amici. Rispetto al passato e al capitolo precedente, la modalità a giocatore singolo del titolo non è infatti più tale ed è ora stata sviluppata per essere vissuta in cooperativa. Un qualcosa che ha permesso ad Activision di creare mappe più grandi, quasi dei piccoli open world, dove muoversi a piacimento per ottenere il proprio obiettivo. Sono in ogni caso presenti pure delle missioni più lineari, pensate per spingere quando serve ancor di più sull’acceleratore in quanto a ritmo.

Restando sull’approccio cooperativo della campagna, oltre che mappe più grandi e liberamente esplorabili, esso porta anche una serie di boss che rendono il tutto ancor più arduo. Partendo da nemici più tradizionali, come grossi droni volanti o torrette corrazzate, fino ad arrivare ad abomini vari, vedi un enorme fiore capace di sputare sfere esplosive, Activision ha cercato di plasmare la campagna proprio attorno all’essere affrontata in più giocatori. È in ogni caso possibile farlo in solitaria, ma, oltre a dover essere comunque connessi a Internet, si perde buona parte del mordente.
Spostandoci ora sul piano narrativo, Black Ops 7 non riesce a mantenere l’ottimo ritmo e i colpi di scena che tanto abbiamo apprezzato l’anno scorso, ma presenta un racconto tutto sommato prevedibile e che spinge troppo sul lato della follia. Se in Black Ops 6 avevamo infatti davvero apprezzato l’unica missione completamente fuori dagli schemi, qua il tutto diventa fin troppo ricorrente e perde di importanza. Insomma, non una brutta modalità campagna, ma dopo l’ottimo lavoro fatto nel 2024 sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosina di più.
Endgame
Una volta completata la campagna, che dura all’incirca cinque ore, si apre una grossa e inedita modalità aggiuntiva che si svolge in seguito agli eventi visti fino a quel momento. Il cosiddetto Endgame di Black Ops 7 è infatti una specie di via di mezzo tra un survival e un extraction shooter ambientato ad Avalon, una grossa città sotto il comando della Gilda, ossia dei cattivi del titolo.

Entro cinquanta minuti dopo essere entrati in gioco bisogna infatti uscire dalla zona, pena il venire eliminati dalla letale tossina che circola in città. Nel frattempo è possibile completare obiettivi, potenziare le proprie armi e molto altro ancora; il tutto ovviamente in cooperativa.
La presenza di operatori differenti dona poi una vena strategica al tutto, grazie alle loro abilità e caratteristiche speciali. Nulla che non si sia mai visto prima, certo, ma è innegabile come quanto prodotto da Activision sia davvero valido e, soprattutto, offra una nuova e validissima modalità all’interno di un pacchetto contenutistico davvero ricco e vario.
Multigiocatore per tutti i gusti
Oltre alla campagna, al relativo endgame e al multiplayer competitivo di cui discuteremo a breve, torna infatti in Call of Duty Black Ops 7 anche la sempre apprezzatissima modalità Zombi. Questa volta tale opzione di gioco è particolarmente in forma e consiste in tante differenti opzioni di gioco capaci di accontentare un po’ tutti.
Oltre alla classica sopravvivenza in cui bisogna resistere a orde sempre più numerose e letali di non morti, con tanto di potenziamenti, sale da sbloccare e quant’altro, sono inoltre presenti anche una nuova modalità particolarmente estesa e Dead Ops. La prima in particolare ci catapulta all’interno di una mappa piuttosto vasta, con tanto di pick up da potenziare per gli spostamenti e meccaniche che ci hanno ricordato molto Left 4 Dead.
Dead Ops, invece, rappresenta il ritorno dell’apprezzato easter egg già visto in passato. In Black Ops 7 il tutto è però molto più sviluppato e ci permette di goderci questa peculiare sparatutto twin stick shooter con visuale isometrica in maniera molto più estesa. Insomma, se la campagna del gioco non si è certamente rivelata la più riuscita della serie, la modalità zombi è indubbiamente quest’anno più in forma che mai.

Un paragrafo non potevamo poi non dedicarlo al multiplayer, anche se dopo solo una decina di giorni circa dal lancio è un po’ troppo presto per scendere a giudizi definitivi a riguardo. L’impressione è comunque quella di trovarsi anche qua dinnanzi a una modalità particolarmente corposa, colma di mappe, armi e opzioni di gioco.
Il tutto arricchito dal nuovo sistema di movimento adottato dalla saga l’anno scorso e che quest’anno si è arricchito della possibilità di saltare sui muri, donando una maggiore verticalità al gameplay e nuove opzioni tattiche negli scontri.
Noi ci siamo indubbiamente divertiti, ma il sentore è quello di essere sì dinnanzi a un qualcosa di monolitico e rifinito in ogni punto, ma che comincia a sentire pian piano il peso degli anni che passano.
Cross-gen
Tecnicamente parlando, infine, lamentarsi di un kolossal come Call of Duty Black Ops 7 sarebbe davvero ingeneroso, anche se talvolta qualche animazione e qualche elemento lasciano trasparire una grafica non proprio sul cutting edge tecnologico. Un qualcosa di dovuto molto probabilmente alla natura cross gen dell’opera, ma che non finisce in ogni caso per rovinare più di tanto il colpo d’occhio.

Effetti di luce, un framerate solido, spettacolari esplosioni e tanto altro rendono infatti Black Ops 7 più che piacevole alla vista, con anche l’aspetto sonoro che riesce ad assestarsi su un livello complessivo ben più che semplicemente buono.
Giudizio finale
Call of Duty Black Ops 7 è un’opera enorme e colma di opzioni di gioco, capace di offrire un qualcosa di intrigante a praticamente ogni palato. Il peso degli anni e una campagna non troppo convincente tarpano però in parte le ali a un gioco sì valido, ma che non risulta troppo differente e innovativo rispetto ai predecessori. Per quest’anno va bene così, ma è già ora di guardare al futuro.
Voto: 8

