Men of War

Recensione di Fabiano “Deimos” Zaino

men-of-war-packLa guerra è un vento sociale e politico generalmente di vaste dimensioni che consiste nel confronto armato fra due o più soggetti collettivi significativi. Il termine guerra deriva dalla parola “gwarra” dell’antico alto tedesco, che significa “mischia”. Nel Diritto Internazionale, il termine è stato sostituito subito dopo la seconda guerra mondiale dal più ampio e preciso termine di “conflitto armato”.

DUE UOMINI FANNO LA DIFFERENZA

Mese abbastanza ricco per i giochi di strategia in tempo reale, dopo aver giocato all’ottimo Dawn of War 2, mi appresto a recensire un altro gioco che ha tutte le carte in regola per segnare svariati punti sul tabellone dell’innovazione negli RTS.
Men of War, pubblicato sotto etichetta 1C Company (gli stessi di Cryostasis e Necrovision, anch’essi usciti questo mese), porta sui nostri monitor un prodotto rifinito in ogni dettaglio e che farà la gioia di chi cerca un RTS intelligente e ben congeniato ma capace anche di dare una certa soddisfazione sul piano degli scontri in tempo reale e con una grafica perfettamente al passo con i tempi.

Dopo la veloce installazione, il primo impatto con il gioco ha del sublime e sarà difficile staccare gli occhi dal monitor. A livello storico ci troveremo a cavallo fra il 1939 e il 1945 e la narrazione del gioco (arricchita da veri filmati storici) si dipanerà in svariate missioni che comprenderanno le truppe tedesche, quelle russe e per ultime, quelle degli alleati. La seconda guerra mondiale continua dunque a suscitare il suo fascino e risulta ormai difficile dire con esattezza quanti siano i titoli (e quanti generi) raccontino quel periodo storico.
Come dicevo poco sopra, il genere scelto per rappresentare Men of War è quello degli strategici in tempo reale: avremo dunque la possibilità di ruotare, avvicinare o allontanare la telecamera a nostro piacimento ma potremo anche mantenere una visuale prettamente isometrica della mappa e scorrere lo schermo solamente sull’asse orizzontale. Potremo controllare più unità per volta ma non potremo crearne di nuove come invece accadeva in altri prodotti del genere. Questa scelta si rende piuttosto obbligata sia per quanto riguarda la componente tattica che quella storica: preparatevi dunque ad avere la massima cura di ogni uomo al vostro comando, soprattutto per quanto riguarda i due personaggi principali presenti in ogni campagna (e che se muoiono, porteranno direttamente al game over del titolo).  A questo proposito, una delle caratteristiche più carismatiche del gioco è la gestione completa di qualsiasi unità al nostro comando – ogni soldato può affrontare e risolvere determinate azioni e, cosa ancora più importante, ogni uomo avrà un suo inventario dove poter mettere o togliere oggetti che si trovano sul campo di battaglia o nelle tasche dei nemici uccisi. Si, avete letto proprio bene, questa è una trovata che farà felice non solo gli amanti degli RTS ma anche quelli degli RPG visto che gli uomini sotto il nostro comando, saranno tutti una sorta di protagonista a se stante della storia raccontata anche se difficilmente potrete usare un solo uomo per sbaragliare le forze nemiche.

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Parliamo delle missioni vere e proprie che saremo chiamati a gestire: principalmente le campagne sono molto lunghe, varie e ben caratterizzate. All’inizio di ogni battaglia ci sarà una voce narrante che racconterà, anche con grande perizia di particolari storici, quello che dovremo affrontare. Sul piano di vista della varietà, credo che lamentarsi sia un verbo che non useremo praticamente mai visto che in Men of War non mi è quasi mai capitato di gestire due situazioni una uguale all’altra. Se consideriamo la presa di posizione di alcune unità, assalti in forze di determinate zone, difese estenuanti del territorio conquistato, infiltrazione nelle basi nemiche (anche in notturna), possibilità di usare mezzi nemici, di creare imboscate o di azioni in modalità furtiva, capirete che di carne al fuoco ne abbiamo veramente in abbondanza. Oltre a questo, sappiate che l’intelligenza artificiale dei nemici è una delle migliori che mi sia capitato di vedere negli RTS recenti. Prima di tutto si potrà scegliere il livello di difficoltà (facile, normale, difficile) e a differenza di altri giochi, la modalità scelta e la tattica con cui i nemici ci affrontano, varia moltissimo – nel livello minimo di difficoltà, difficilmente perderete qualche soldato e anche l’intelligenza dei soldati nemici è scarsa (per fare un esempio, si lasciano crivellare di colpi con troppa facilità e la soddisfazione è minima). Dal livello normale a quello difficile si vede già un miglioramento enorme e sappiate che gestire alcune situazioni più concitate come assalti o demolizione di postazioni anti carro e anti aereo, sarà veramente difficile e i nemici vi renderanno la vita un vero inferno ma anche le soddisfazioni saranno maggiori una volta finita la missione. Altro elemento da tenere a mente sarà la possibilità di visualizzare il campo visivo delle unità, questo non è nuovo per il genere e qui risulta del tutto simile a quello visto in Commandos ma è comunque un opzione necessaria per aggirare alcune truppe o mezzi che ci sbarrano la strada per poi beccarli letteralmente alle spalle.

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A livello tattico, sappiate che tutti gli elementi presenti nella mappa si potranno usare a nostro piacimento (ma lo faranno anche le truppe nemiche), quindi preparatevi a usare al 100% quello che vi circonda sia esso riguardi un cespuglio, una staccionata, un mezzo distrutto o una casa diroccata. Nella gestione delle coperture si ha poi un senso totale dell’ambiente di gioco anche grazie alla visualizzazione grafica di come si schiereranno le truppe prima ancora di posizionarle – c’è chi utilizzerà un muretto della casa per stare chinato e sparare, chi si metterà completamente a terra oppure chi sparerà in posizione eretta, semplicemente perfetto. Se qualcuno poi si chiede se il paesaggio, oltre che alla sua fruibilità come riparo, può anche essere distrutto, sappiate che la risposta è positiva. Sia le case che i mezzi possono andare distrutti quindi si ha un ulteriore piano a livello tattico. Per fare un rapido esempio, mi è capitato di schierare qualche uomo dentro una casa per assaltare un convoglio armato, peccato che un blindato mi abbia sparato contro un missile che ha portato alla distruzione dell’edificio e alla morte quasi immediata dei miei uomini. La distruzione viene poi gestita a più livelli, per essere chiari, sappiate che se si tira una bomba a mano contro un carro armato, prima lo vedremo fermarsi con i cingoli distrutti poi noteremo la sua scocca annerirsi e infine saltare in aria e rimanere praticamente solo come carcassa fumante. Questa scelta aggiunge un tocco ulteriore al realismo del gioco ma sappiate che tutti i mezzi potranno anche essere riparati se subiranno troppi danni, ovviamente una volta che sono distrutti ci sarà poco da fare ma è comunque bello sapere che se si danneggia leggermente un carro armato o un mezzo che ci serve a qualche scopo, lo si potrà anche riportare alla vita in qualche minuto di riparazione (azione che potrà essere eseguita solamente da uno dei due personaggi principali quindi difendetelo a dovere o avrete la sua morte sulla coscienza).
Per ultimo (in verità di cose da dire ne avrei ancora ma lascio anche la scoperta al giocatore), sappiate che quasi ogni mezzo disporrà anche di più armi da usare sul campo di battaglia e non mi riferisco solamente all’uso della mitragliatrice o del cannone per il carro armato, semi cingolato, jeep e altri mezzi presenti nelle mappe ma proprio alla scelta delle munizioni per affrontare i nemici a medio o a corto raggio. Se da una parte potremo avere a disposizione un mezzo veloce per sferrare un attacco lampo a qualche unità, cambiando semplicemente le munizioni della torretta, potremo considerare anche l’opzione di rimanere fermi (di modo da evitare che ci venga distrutto il mezzo) per sferrare un attacco dalla distanza ma falciando comunque le unità nemiche.

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GRAFICA E AUDIO ESPLOSIVO

Dal titolo del paragrafo si capisce subito cosa ne penso del comparto tecnico e audio.
In verità, anche se il comparto tecnico è veramente eccezionale, c’è da dire che le richieste hardware per far girare il tutto al massimo, saranno esose e in computer meno performanti ci dovrà essere per forza una taratura delle opzioni grafiche, pena qualche rallentamento di troppo che risulterebbe veramente irritante. Il motore che muove il tutto è ricco di dettagli e le texture si alternano a palette cromatiche molto varie che vanno da colori molto accesi e vivaci fino a soluzioni più scure e sporche, soprattutto per i mezzi o gli edifici distrutti. Questi particolari si notano moltissimo quando avremo una visuale abbastanza ravvicinata della mappa ma anche dall’alto, l’occhio si esalta per la bellezza dei dettagli che difficilmente si perdono anche con un effetto nebbia che alcune volte delimita il campo di gioco (usato per alleggerire il carico di calcolo). Gli effetti speciali non possono che essere spremuti al massimo e anche qui ci saranno dei tocchi di classe che, oltre al livello visivo, si implementeranno a meraviglia con il campo di gioco: avremo dunque alberi che si incendiano (altra componente tattica), esplosioni che alzeranno fumo e detriti, ghiaccio che andrà in frantumi con granate e colpi di mortaio, polvere che segnerà il passaggio dei mezzi e cosi via. Sinceramente, trovare dei punti negativi in questa produzione è assai difficile perché il gioco ha del certosino come non mai. In sincerità ho avuto qualche crash durante la visualizzazione di molte unità a monitor e ho anche riscontrato qualche pop-up delle texture (sparizione di case distrutte o anche di soldati) durante il passaggio di alcuni mezzi ma sono problemi che vi capiteranno una o due volte in tutto e che non preoccupano proprio per nulla.
Per quanto riguarda le animazioni, anche qui non ci si può proprio lamentare, tutto è fluido e raramente mi è capitato di vedere qualche legnosità nei movimenti dei soldati. Oltre a questo, è stupendo vedere i soldati che salgono sui mezzi o che ne fanno uso come copertura. Per quanto riguarda la modellazione del territorio e dei mezzi, preferisco non sprecare caratteri e lasciare la parola alla visione delle foto a corredo dell’articolo, comunque siamo da bava alla bocca.  

Eccezionale anche il sonoro, specie nei rumori dei mezzi e delle armi, che paiono campionati da oggetti reali. Se disponete di un impianto surround 5.1, preparatevi alle lamentele del vicino di casa perché il fischio delle pallottole o l’esplosione delle granate o dei mezzi, potrebbe dar fastidio a qualcuno e far credere che ci sia una guerra vera e propria nella vostra stanza. Scherzi a parte, sentire la differenza del motore di un corazzato 223 o di un carro armato pesante kv-1 ( se non mi credete, andate su youtube, ascoltate il loro suono e poi tornate a giocare) non è da tutti e per questi particolari il gioco si innalza verso l’olimpo del genere strategico. Le musiche sono incalzanti, epiche e orchestrate divinamente…

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SERVE AGGIUNGERE ALTRO?

Men of War è un gioco che per me rasenta la perfezione.
Difficile criticare un titolo del genere perché ha poche cose negative di cui parlare: graficamente è stupendo, la gestione delle truppe è perfetta, l’intelligenza artificiale si attesta su livelli di tutto punto e in modalità difficile, vi darà parecchie gatte da pelare. Il gioco è uno degli strategici in tempo reale più curati del 2009 e difficilmente metterò le mani su un altro titolo del genere (anche Dawn of War 2 in confronto mi sembra un giochino passabile ora che ho provato questo). Serve aggiungere altro? Assolutamente no.

Votazione finale: 93/100

Requisiti di sistema
CPU core 2 duo da 2GHz
RAM 2GB
SCHEDA VIDEO da 512MB
HD 4GB