Remedy ottiene i diritti su Alan Wake, seguito in arrivo?

Alan Wake Remedy Entertainment

Nell’allegro e variopinto mondo delle relazioni tra developer e publisher, la continuità delle serie di videogiochi è una delle più frequenti vittime dei diritti sulle proprietà intellettuali. Ad esempio (ma non per caso), Alan Wake, sebbene creato da Remedy, era proprietà intellettuale di Microsoft, che pertanto deteneva i diritti sulla pubblicazione di eventuali seguiti – usiamo il passato perché la situazione è cambiata giusto oggi.

Come è successo?

 

remedy logo

 

La notizia arriva tramite un insider sulla piattaforma di comunicati stampa GlobeNewswire, dove si annuncia che Remedy ha acquisito 2,5 milioni di euro di royalty su “giochi rilasciati in precedenza” in formula unica, correlativamente al trasferimento dei diritti di pubblicazione della serie Alan Wake, che diventa quindi in tutto e per tutto proprietà del developer originale.

Lo stesso comunicato sottolinea come questi introiti non influenzino particolarmente i risultati operativi di Remedy in quanto “la compagnia continua ad investire nello sviluppo di nuovi giochi, il successo dei quali ha un maggiore impatto su risultati e fatturato annui“. L’uso del plurale implica che qualcosa bolle in pentola oltre Control.

Alan Wake 2 è in lavorazione?

Sebbene al momento tutta l’attenzione sia ovviamente focalizzata su Control, il titolo Remedy che uscirà questo agosto su PS4, Xbox One e PC, è assolutamente legittimo pensare che non si tratti dell’unico gioco in lavorazione presso i loro studi. Questo, congiuntamente alla notizia del giorno, apre uno spiraglio di speranza per un nuovo capitolo dell’acclamato gioco di azione-avventura ispirato alla serie televisiva Twin Peaks di David Lynch.

O forse no. Pochi mesi fa, infatti, il community director di Remedy aveva dichiarato che gli sviluppi di Alan Wake 2 furono interrotti anni fa in quanto il progetto non aveva portato “nulla di soddisfacente”. Questo non implica che la situazione non possa già essere cambiata, ma allo stesso tempo potrebbe solo trattarsi di una mossa strategico-commerciale per un futuro remoto. O, addirittura, di un semplice piano per “facili” guadagni tramite una remaster per console di nuove generazione, chi lo sa.

 

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