Che cos’è il Gioco di Ruolo | Guida essenziale al GDR

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Perdersi nei meandri delle mille definizioni che possiamo dare alla locuzione gioco di ruolo è davvero facile, così com’è facile, in fin dei conti, intuire cosa sia davvero un gioco di ruolo.
Fin da bambini, infatti, siamo cresciuti giocando a far finta di, il pretend play (gioco imitativo) prepara i piccoli alla vita, li aiuta a comprendere il mondo in cui vivono ed i ruoli delle figure adulte che li circondano.

A pensarci bene, un gioco di ruolo è proprio questo: giocare a fare finta di essere ciò che non si è. Gioco, perché le sue finalità sono ludiche, indirizzate al divertimento e allo svago. Ruolo, perché ci caliamo nei panni di qualcun altro.

Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione.
(Platone)

Scopriamo cos’è il Gioco di Ruolo

Numerosissime sono le declinazioni dell’espressione “Gioco di Ruolo” così come innumerevoli sono i modi di giocare di ruolo. Negli anni il Gioco di Ruolo ha influenzato sempre più i videogames, dando vita a MMORPG e similari mentre il Gioco di Ruolo da Tavolo si è evoluto in Gioco di Ruolo dal Vivo.
Non si può negare che il Gioco Di Ruolo ha inevitabilmente contaminato i classici giochi da tavolo, che nell’era moderna sono ben lontani dal classico Risiko e Monopoli; i boardgames moderni, infatti, annoverano componenti narrative, interpretative e immaginifiche che rimandano sempre più ad un narrare una storia della quale siamo noi i protagonisti.

Tuttavia, a dispetto delle innumerevoli forme esistenti di Gioco di Ruolo, in questo articolo voglio limitarmi a parlare dei Giochi di Ruolo da Tavolo. Che sono, a mio avviso, la forma più pura ed originale di Gioco di Ruolo, ciò da cui si è originato tutto.

Dungeon Master
Il Master è il conduttore del gioco, egli tutto sa e tutto può.

Di cosa si tratta? Un gdr (abbreviazione, per l’appunto, di Gioco di Ruolo) è un gioco di società che si svolge attorno ad un tavolo e vede coinvolto un gruppo di persone. Ogni giocatore assume un ruolo ben preciso, si cala nei panni di un personaggio che viene da lui scelto e costruito in tutti i suoi dettagli.
Uno dei giocatori del gruppo rinuncia ad interpretare un singolo personaggio ma si assume l’incarico più oneroso ma sicuramente più ricco di soddisfazioni che è quello, comunemente detto, del Master. I giocatori si siedono attorno al tavolo e danno vita ad una sessione di gioco, che normalmente dura qualche ora.

Ovviamente non è la norma, ci sono giochi che non necessitano di dadi o della presenza di un master, molti giochi hanno una narrazione a se stante dove conta solo l’interpretazione o possono esserci strumenti alternativi quali i Tarocchi, ma ne parleremo in un altro articolo più approfondito, qui tratteremo i giochi di ruolo che hanno caratterizzato la nascita del fenomeno su scala mondiale, negli ultimi anni le cose sono cambiate, ma non voglio confondervi.

Il gioco si svolge sostanzialmente raccontando tutti insieme una storia che vede i propri personaggi come protagonisti. Il Master è il narratore, egli descrive agli altri giocatori cosa sta accadendo, il luogo in cui i personaggi si trovano, le vicende che li vede coinvolti e, di volta in volta, si cala nei panni dei personaggi comprimari o degli antagonisti che gli eroi vanno ad incontrare.

Il modo in cui la gente gioca mostra qualcosa del loro carattere.
Il modo in cui perde lo mostra per intero.
(Harvey B. Mackay)

Ogni altro giocatore interpreta il proprio personaggio e, sempre narrando ad alta voce, spiega al Master e ai suoi compagni le azioni che egli compie, parla con la voce del personaggio, interpreta e descrive quello che il suo personaggio fa o vorrebbe fare.

Eh sì, perché non sempre la storia procede così come il giocatore desidera. In fin dei conti si tratta di un gioco, e non c’è gioco che non preveda una sfida: il Master pone difficoltà, trabocchetti e pericoli. I giocatori dovranno usare ingegno e fortuna per superarli.

Esempi pratici

La caverna del tesoro
Se in una caverna c’è una montagna di tesori incustodita allora c’è qualcosa che non va….

A questo punto temo sia giunto il momento di presentare un esempio pratico; è presto fatto: immaginiamo che i giocatori si siano riuniti per una sessione di gioco.
Si incontrano di sera a casa di uno di loro, si siedono attorno ad un tavolo già ingombro di bevande e stuzzichini.

La sessione ha inizio e il Master descrive una caverna nelle profondità della montagna occupata per quasi tutto il suo volume da una montagna di oro e tesori.

Ogni giocatore immagina che il suo personaggio si trovi in quel luogo e, semplicemente, descrive agli altri le sue azioni a seconda della sua indole e dei suoi scopi personali: ci sarà il furfante che vorrà riempirsi le tasche di monete, il mistico che resta guardingo poiché ha un presentimento, l’esploratore che osserva la caverna in cerca di possibili pericoli.

I giocatori narrano le azioni del proprio personaggio magari a turno oppure interrompendosi a vicenda presi dall’eccitazione, forse qualcuno si dilungherà mentre altri taglieranno corto, il tutto finché il Master non li interromperà descrivendo l’arrivo improvviso di un enorme drago che ha scelto proprio quel momento per rientrare nella sua tana…

Cosa serve nel Gioco di Ruolo

L'occorrente per giocare di ruolo
Tutto il necessario per una sessione di Gioco di Ruolo

Oltre a carta e matita, è necessario inevitabilmente procurarsi un Manuale di Gioco. Centinaia sono i Giochi di Ruolo che negli anni sono stati pubblicati, libri e scatole contenenti manuali, mappe e schede di gioco.

A cosa serve un Manuale di gioco? Innanzitutto esso contiene le regole del gioco. Come accennato sopra, un gioco non è tale se non vi sono sfide.
Non sempre il giocatore può scegliere l’esito delle azioni del proprio personaggio anzi, spesso deve affidarsi alla sorte e per questo motivo esistono regole di gioco che definiscono come decidere l’andamento di azioni e la risoluzione di azioni che rappresentano una sfida per i giocatori. Normalmente, l’esito di tali azioni si determina grazie al lancio di dadi sulla base di precise caratteristiche del personaggio.

un esempio di scheda personaggio di un guerriero per il gioco di ruolo Pathfinder

Il Manuale di gioco consente di creare delle Schede del Personaggio. La Scheda è uno strumento essenziale in un Gioco di Ruolo da Tavolo, essa consente di riportare tutte le caratteristiche numeriche che, sulla base delle regole del gioco, definiscono ciò che il personaggio sa fare, quali sono le sua abilità e quali i suoi difetti, quanto è bravo a fare qualcosa e quali sono i suoi punti deboli.

Su di una Scheda del Personaggio il giocatore annota dei valori numerici corrispondenti alle Caratteristiche del suo personaggio andando così a descrivere in quale caratteristica il personaggio è particolarmente versato e in quale è invece scarso.
Il personaggio è molto intelligente? Avrà sicuramente un alto valore nella caratteristica Intelligenza ma magari è di salute cagionevole, per cui avrà un basso punteggio in Costituzione.

La Scheda del personaggio, con i suoi valori, aiuta il giocatore ad immaginare al meglio il proprio personaggio, sia nell’aspetto fisico (un personaggio forzuto probabilmente sarà grande e grosso) sia nella personalità da interpretare (un personaggio di bassa intelligenza si comporterà come un idiota e tale è l’interpretazione che il giocatore dovrà dargli).

Il Manuale di Gioco contiene spesso l’Ambientazione del gioco. Su questo argomento ci torneremo più avanti, per ora è sufficiente sapere che il Manuale aiuta i giocatori ad inventare la propria storia descrivendo il mondo in cui ambientarla e dando indicazioni su cosa raccontare e come, su quali personaggi è possibile creare e su come crearli e poi interpretarli.

Una volta recuperate tutte le componenti necessarie per giocare, il manuale, matite e carta e una manciata di dadi, una sessione di gioco può avere inizio.

Come si svolge una sessione

Come si intuisce in base a quanto detto finora, una volta che il gruppo si siede intorno al tavolo c’è quel momento in cui si alza un metaforico sipario e la narrazione ha inizio.

Il Master descrive l’ambiente, interpreta antagonisti e comprimari e i giocatori descrivono ciò che i propri personaggi fanno nell’ambiente e nella situazione fornita loro dal Master.

Quando si giunge ad un momento in cui non è più possibile per i giocatori decidere arbitrariamente l’esito delle proprie azioni, ecco che si salta alla fase in cui si usano le regole del Manuale di Gioco e le informazioni scritte sulle Schede dei Personaggi.

Si lanceranno dadi, qualche azione avrà esito positivo, qualche altra esito negativo, si tireranno le somme e si tornerà alla fase narrativa: Master e giocatori torneranno a descrivere le azioni dei propri personaggi sulla base di quanto accaduto fino a quel momento.

Facciamo un altro esempio pratico.
Il giocatore che interpreta il guerriero intrappolato nella caverna descritta sopra decide che il suo personaggio vorrà combattere il drago, per cui si impegna a descrivere tutte le movenze marziali in cui il suo guerriero si esibisce nel tentativo di infilzare il drago con la sua spada.
Il combattimento è una tipica situazione in cui è necessario avvalersi delle regole descritte nel manuale, per cui il giocatore consulterà la Scheda del Personaggio per vedere quali dadi tirare e quante probabilità ha di sconfiggere il nemico.
Il Master consulterà il Manuale delle regole e sulla base di queste il giocatore lancerà i dadi sperando di ottenere i risultati richiesti.
Gli esiti di questo combattimento possono essere molteplici sulla base dei tiri di dado e sulle caratteristiche del personaggio. Può essere che l’eroe sconfigga il drago o che sia divorato da questi, magari potrà tentare la fuga o sperare nel mago interpretato dal giocatore seduto al tavolo con lui perché si decida a lanciare la sua palla di fuoco…

Esperienza

Battaglia contro il drago in una tipica avventura di gioco di ruolo
La copertina della mitica scatola rossa di Dungeons & Dragons, uno dei primi Giochi di Ruolo pubblicati.

La storia va sempre avanti. Una sessione di gioco non esaurisce tutta l’esistenza dei personaggi anzi, una delle cose più belle che un gruppo di giocatori di ruolo può sperimentare è il progredire della Campagna.

Nel gergo dei giocatori di ruolo una Campagna è una serie di sessioni di gioco collegate tra loro che raccontano sostanzialmente la stessa storia.

Al termine della serata, i giocatori torneranno a casa lasciando in sospeso la storia raccontata fino a quel punto per poi riprendere esattamente da dove hanno lasciato quando si incontreranno nuovamente per la successiva sessione di gioco.

I personaggi sono sempre gli stessi, le loro vicende sono potenzialmente infinite e, soprattutto, ciò che è davvero tipico di una Campagna di Gioco di Ruolo da Tavolo è proprio il fatto che i personaggi acquisiscono Esperienza.

Il personaggio ben equipaggiato
Non bastano solo esperienza ed un buon equipaggiamento per fare di un personaggio un vero eroe….

Il concetto di Esperienza è uno dei fondamenti del Gioco di Ruolo in generale, lo ritroviamo nei videogames RPG in cui il protagonista diviene sempre più forte, utilizza armi sempre più potenti o impara incantesimi sempre più letali.
Lo ritroviamo in tutta la letteratura contaminata dal mondo nerd in generale, nei romanzi o nei film (di recente anche in serie tv) in cui i protagonisti crescono, migliorano o peggiorano ma comunque cambiano, si evolvono, sono sempre più interessanti e sfaccettati.

Tutto questo è rappresentato dal concetto di Esperienza. La Scheda del Personaggio, come abbiamo detto, è piena di valori numerici che indicano le caratteristiche del personaggio.
Man mano che le sessioni di gioco si susseguono, la nostra storia si allunga e il personaggio accresce questi valori legati alle caratteristiche e diventa più forte o più intelligente, più capace in combattimento o più abile nel padroneggiare la magia e così via.

Quindi, se oggi il guerriero di cui sopra potrebbe facilmente essere arrostito dal drago, dopo tante serate di gioco potrebbe diventare talmente forte da sconfiggere il mostro con un sol colpo di spada. Ce ne vorranno proprio tante, di serate di gioco, ma nulla è impossibile se accade nella nostra fantasia.

L’ambientazione nel gioco di ruolo

Mappa Terra di Mezzo in un ipotetico gioco di ruolo
Le mappe sono una componente fondamentale di ogni ambientazione fantasy.

Un ultimo concetto fondamentale che vogliamo approfondire in quest’articolo è l’Ambientazione.

Ogni opera di fantasia deve essere ambientata in un luogo ben preciso. Può essere un luogo reale così come un mondo totalmente inventato. L’Ambientazione è fondamentale per costruire la nostra storia e per animarla con personaggi coerenti e completi.

Normalmente, l’Ambientazione è strettamente legata al Manuale di gioco che scegliamo di adottare per dare il via alla nostra Campagna ed anche le regole di gioco sono inevitabilmente correlate all’Ambientazione.

Se giochiamo in un mondo fantasy pieno di eroi, mostri da sconfiggere e tesori da scoprire è normale che le regole siano più attente al combattimento, all’uso della magia e spieghino per bene come risolvere scene d’azione. Se invece giochiamo in un’Ambientazione di intimo orrore, psicologica ed introspettiva, la Scheda del Personaggio assegnerà valori al coraggio, alla moralità o alla sanità mentale del personaggio mentre saranno semplificate le regole sul combattimento.

Le Ambientazioni dei Manuali di gioco che si trovano in commercio sono pressoché infinite, si va da Ambientazioni originali, inventate ad hoc per quel particolare Manuale di gioco o riadattate da film, romanzi e fumetti proprio per consentire ai giocatori di vivere avventure nei mondi fantastici che hanno apprezzato grazie alla letteratura.

Fin da quando eravamo bambini tutti noi abbiamo sempre giocato di ruolo. Nessuno ci ha mai insegnato come fare, abbiamo iniziato a farlo senza nemmeno rendercene conto e in un certo senso non smettiamo mai di giocare di ruolo, perché nella vita ogni giorno inevitabilmente finiamo per far finta di essere ciò che non siamo.

Risorse Per giocare di Ruolo e Download

Tra i molti giochi disponibili negli shop online e nelle fumetterie e dai rivenditori specializzati spiccano alcuni titoli, vi consigliamo alcune guide introduttive scritte dai nostri Redattori di player.it, negli articoli sono disponibili i download dei PDF per la consultazione offline, buona lettura!

D&D 5

Chiunque si sia approcciato per la prima volta al GDR ha sicuramente sentito parlare di D&D, uno dei giochi più classici che ha visto una nuova luce nella sua nuova versione, la 5!

A questo link potrete trovare una guida completa ed esaustiva al gioco di ruolo di Dungeons & Dragons quinta edizione. Buona lettura!

Martelli da Guerra – Warhammer Fantasy

Gli appassionati di Boardgame conosceranno sicuramente il mondo di Warhammer Fantasy, gioco che da vent’anni domina le classifiche di vendita del mercato, la sua ambietazione è ricca e vasta e in questo link potrete consultare le basi di questo fantastico gioco.

Pathfinder

Quando nacque la quarta edizione di D&D molti giocatori scontenti iniziarono a pensare ad una rivisitazione della gloriosa “3.5 di D&D”, nacque quindi Pathfinder, non possiamo ridurci a poche righe e vi consigliamo la guida completa a questo link. Non vi deluderà

Vampire The Masquerade

Avete sempre amato l’oscurità e le storie di Vampiri? Vampire è il gioco che fa per voi, un GDR oscuro e tetro, viene definito “di intimo orrore”, in questo gioco interpreterete un Vampiro figlio alla lontana di Caino dentro una strana organizzazione segreta chiamata Camarilla, la missione principale del gioco è quella di mantenere inalterata “la masquerade”, ovvero l’esistenza dei Vampiri agli umani.

Un gioco intramontabile che vi stupirà, a questo link potrete trovare la guida completa e conoscere l’intero “World of darkness”, tra licantropi, fate e maghi.

Conclusione

Perché giochiamo di ruolo? Perché cerchiamo di non mancare mai a quell’appuntamento con il nostro gruppo per la sessione serale? Tutti noi vecchi giocatori di ruolo abbiamo vissuto Campagne che sono durate per interi anni e molte di loro non sono ancora finite. Ci siamo affezionati ai nostri personaggi, li abbiamo visti crescere, soffrire e morire e forse vivere in altri mondi per noi è una via di fuga e una distrazione dalla realtà, o forse perché quando ci troviamo nei panni di altri riusciamo più facilmente a conoscere noi stessi.