Cluedo Conspiracy | Recensione | Il segreto di un buon bluff è non bluffare

È stato il maggiordomo, nella biblioteca, con il candelabro.

Quante volte abbiamo pronunciato questa o frasi simili (non me ne voglia il maggiordomo, colpevole per antonomasia)? Dubito esista qualcuno che non ha mai, se non giocato, quantomeno sentito parlare di Cluedo: un gioco che da ben sessantacinque anni – la sua prima edizione risale al 1948 – intrattiene, sfida e diverte secondo uno schema molto classico, ovvero scoprire chi è l’assassino in una comune rappresentazione di caso da romanzo giallo. Nel corso degli anni la formula ha subìto qualche leggera variazione, arrivando anche a proporre versioni Escape in cui collaborare per risolvere il crimine e fuggire, restando però ben ancorata sul concetto di cooperazione: il colpevole è effimero, mai tra i giocatori, che al massimo si sfidano tra loro per arrivare primi alla soluzione.

Ed è proprio qui che arriva a gamba tesa Cluedo Conspiracy, una nuova versione competitiva che mette due squadre di giocatori una contro l’altra per portare a termine il proprio obiettivo: uccidere il bersaglio oppure sventare il tentativo. Una rivoluzione per una serie che fino a oggi, e solo con una piccola eccezione nel 1991, ha dato ai partecipanti il ruolo di criminali (nel caso specifico, Clue: The Great Museum Caper investiva un solo giocatore del ruolo di ladro): a questo giro si tratta di due gruppi opposti e in evidente, ma pur sempre segreta, rivalità. Una partita giocata sul filo del rasoio dove bluffare, da entrambe le parti, è essenziale per trionfare.

Nonostante sia un gioco a squadre, infatti, nessuno a parte due figure specifiche sa di chi potersi fidare ed è proprio qui il nucleo dell’esperienza: saper bluffare senza eccedere. Per citare il matematico ungherese László Mérő, “Il bluff è come le vitamine: è essenziale in piccole dosi, ma dannoso se usato indiscriminatamente. Un giocatore che bluffa eccessivamente verrà smascherato troppo spesso.” Indossate dunque il vostro abito migliore e preparatevi: c’è una cospirazione in corso al Resort Vipera Nera e spetta a voi fermarla… oppure portarla a termine.

Il Resort Vipera Nera vi dà il benvenuto

Cluedo Conspiracy si apre con un omicidio. Strano, vero? Eppure, non è l’omicidio il fulcro attorno a cui ruota l’esperienza! Non quello avvenuto almeno, con buona pace del Dottor Black che ci ha salutato per l’ennesima volta, bensì uno potenziale.

Dopo gli eventi di Villa Tudor, decidiamo di trovare rifugio al Resort Vipera Nera – con un nome così, del resto, cosa potrebbe andare storto? Invitati sul posto dal proprietario, Callan Coral, scopriamo però una sgradita sorpresa ad attenderci: assieme a noi ci sono anche tutte le persone presenti la notte dell’omicidio del Dottor Black. Come se non bastasse, la notte dopo un’improvvisa tempesta ci costringe a rientrare nel resort solamente per scoprire che è stato disseminato di trappole.

Qualcuno vuole la testa del signor Coral e chi siamo noi per impedirglielo? No no, aspettate, copione sbagliato; noi dobbiamo impedire che venga ucciso. O no? Chi lo sa, magari i colpevoli sarete voi che state leggendo e noi gli innocenti fin dall’inizio. Quale che sia la verità, nel momento in cui il gioco decide non possiamo tirarci indietro: uccidere e farla franca, o salvare prima che la tempesta imperversi.

Ogni azione sarà volta a questo, nella più totale segretezza.

La plancia di gioco e tutti gli altri elementi di Cluedo Conspiracy.
Tutto quello che vi serve per giocare a Cluedo Conspiracy

Cluedo Conspiracy è un gioco da quattro a massimo dieci giocatori che da il meglio di sé quando si è in sei, così da rendere l’esperienza più coinvolgente che mai. Divisi in due squadre, Membri del Complotto e Alleati, dovremo portare a termine i rispettivi obiettivi e avremo almeno due modi per riuscirci: in quanto potenziali assassini, possiamo occuparci direttamente del signor Coral creando le giuste condizioni, oppure lasciar fare il lavoro sporco alle trappole disseminate lungo il resort; se invece dobbiamo salvargli la vita sarà un po’ più complicato perché dovremo impedire che il complotto avvenga e nel frattempo distruggere le trappole.

Il bello di questo gioco, tuttavia, non è solo nel brivido del camminare costantemente su una corda tesa evitando azioni, gesti o espressioni che possano tradirci, ma il fatto di contenere due esperienze in una: qualora infatti il povero signor Coral dovesse essere ucciso dalle trappole (e solo da quelle), il tabellone viene girato e si torna a giocare al Cluedo classico.

Gli Alleati dovranno infatti capire CHI, DOVE e COSA per ripulire il proprio nome e consegnare i Membri del Complotto alle autorità. In un certo senso, dunque, le cose non sono poi semplici per nessuna delle due fazioni: se da un lato è vero che gli Alleati hanno il doppio compito di sventare il complotto e disattivare tutte le trappole, i Membri del Complotto non possono fare troppo affidamento sulle stesse poiché il rischio è venire smascherati in seguito. Però, come vedremo fra poco, le trappole hanno ugualmente un ruolo chiave nella riuscita del complotto.

Il signor Coral [non] deve morire

Due squadre, due obiettivi contrapposti, tre identità segrete e due ruoli a rotazione.

Questi gli ingredienti di Cluedo Conspiracy per dare vita a un gioco di bluff in cui pilotare la situazione a proprio vantaggio senza insospettire gli altri. Una volta che la distribuzione delle carte avrà stabilito i ruoli, i Membri del Complotto potranno mettersi in vantaggio sugli altri giocatori rivelando, ovviamente all’insaputa di questi ultimi, le loro identità: la persona designata come Capobanda mostra dove e come il signor Coral andrà ucciso, e lei soltanto potrà eliminarlo seguendo specifiche condizioni. I Complici, com’è ovvio, dovranno fare di tutto per spingere la situazione a suo favore. Gli Alleati sono, di contro, coloro impegnati a impedire l’omicidio ma non hanno idea di chi potersi fidare tra loro. Se da un lato questo li pone in svantaggio, dall’altro sospetteranno di chiunque e staranno attenti anche al più piccolo segnale, il che rende la partita sempre tesa e richiede ai Membri del Complotto di esercitare la giusta cautela.

Le pedine disposte sul tabellone di Cluedo Conspiracy.
Attenzione alle trappole!

Affinché possano uccidere il signor Coral, è necessario che lui non solo abbia almeno un punto ferita ma che si trovi nel luogo indicato, che il Capobanda sia in quel momento la sua Guardia del Corpo e naturalmente abbia con sé l’arma del delitto. Il ruolo della Guardia del Corpo viene assegnato dall’Esploratore, colui che guida la squadra a ogni turno decidendo in quale punto del Resort spostarsi e che non può assegnare il ruolo a se stesso. Soprattutto, chiunque abbia ricoperto uno dei due ruoli in un turno non può rivestirli di nuovo in quello successivo.

L’Esploratore, inoltre, decide anche il luogo dove ci si deve spostare e i membri della squadra, escludendo alcuni giocatori se lo ritiene necessario: questa sua decisione dovrà essere discussa tramite votazione, il cui esito positivo dipende solo dalla maggioranza; il pareggio, infatti, viene considerato comunque un risultato negativo. Se la decisione viene approvata si prosegue normalmente, se invece non succede ci sono due conseguenze: il turno salta e il ruolo di Esploratore passa al giocatore successivo, che ripeterà quanto appena descritto, ma soprattutto bisogna spostare la pedina della tempesta avanti di una casella. Quest’ultima imperverserà qualora falliscano tre votazioni di fila, ferendo il signor Coral e rendendolo dunque vulnerabile ai Membri del Complotto. Raggiunta la stanza designata, il complotto può avvenire o no a seconda se le condizioni siano state rispettate: com’è ovvio, all’inizio è molto difficile che possa accadere ma proseguendo con il gioco tutto diventa sempre più complicato.

Se non c’è complotto, si passa al disinnesco delle trappole e qui è dove i Membri del Complotto possono iniziare a mettere i bastoni tra le ruote. In realtà possono farlo anche prima, poiché in base al proprio equipaggiamento (non più di tre carte) c’è la possibilità di suggerire dove il proprio supporto è più utile: questo, da parte degli assassini, comporta il mentire e poiché non solo le identità non sono note ma anche le carte che vengono consegnate per disarmare la trappola devono essere mischiate prima di essere scoperte, rendendo dunque impossibile capire chi ne fosse il possessore, si capisce come questo giochi a loro favore entro certi limiti. Se il valore della trappola viene superato dalle carte raccolte, il disinnesco è riuscito; in caso contrario, il povero Coral verrà ferito e diventerà ancora più potenzialmente vittima dei Membri del Complotto.

Il Colonnello Mustard, uno degli storici personaggi di Cluedo.
Potevamo non scegliere il Colonnello Mustard?

Inoltre, a prescindere dall’esito del disarmo della trappola, la Guardia del Corpo raccoglierà gli Indizi e senza mostrarli a nessuno potrà decidere di rivelare cos’ha trovato, non farlo o persino mentire su cosa abbia effettivamente in mano. Quest’ultima opzione è la più interessante e mette in luce uno degli aspetti migliori di Cluedo Conspiracy: anche qualora si abbiano sospetti fondati sull’identità di un giocatore, magari a seguito di una plateale bugia, non lo si può dire. Si deve fare di tutto per orientare la partita a proprio favore ma non è possibile rivelare a nessuno le identità altrui. Se dunque giocatore A dichiara di aver trovato la Piscina a Sfioro ma questa era già in possesso del giocatore B, che tuttavia si è tenuto il fatto per sé, è evidente a B che A sta mentendo ma non può dirlo. Dovrà usare altri mezzi per impedire ad A di avvantaggiarsi. Da qui si vede la capacità di bluffare, da ambo le parti: da un lato abbiamo un bugiardo che deve essere convincente, dall’altro chiunque abbia dei sospetti non deve farli trapelare perché il rischio è che il bugiardo se ne accorga e agisca di riflesso.

Naturalmente, per ogni arma o luogo rivelato il giocatore dovrà prendere la tesserina corrispondente e porla di fronte a sé in modo da ricordare agli altri chi ha trovato cosa. Il fatto di non mostrare la carta, che verrà invece posta a faccia in giù, è un sistema ulteriore per alimentare l’incertezza, poiché la menzogna è dietro l’angolo; di contro, più rivelazioni sono fatte e più difficile sarà per i Membri del Complotto mentire senza essere colti in fallo, poiché si devono ricordare cos’è stato rivelato fino a quel momento senza mostrare incertezze o verificare – altrimenti la bugia crolla subito, a prescindere che l’identità non si possa svelare.

La carta Guardia del Corpo assegnata a un giocatore.
Attenzione a chi scegliete come Guardia del Corpo, potrebbe essere un cospiratore!

Nel complesso, Cluedo Conspiracy è un gioco dove l’abilità individuale la fa da padrona. Se volete divertirvi davvero, assicuratevi di mettere insieme un gruppo che abbia il bluff nelle vene e sia in grado di dosarlo, adattandosi a una situazione anche quando appare sfavorevole per non destare sospetti. In caso contrario, il rischio è andare incontro a una partita di Cluedo molto standard, in cui tutto viene fatto a modo e la componente competitiva non riesce a emergere come dovrebbe. Ciò non impedisce in alcun modo a nessuno di giocare e divertirsi, magari imparando così l’arte dell’inganno e affinandola a discapito del pover signor Coral.

Conclusioni

Cluedo Conspiracy riscrive le regole di una serie storica e lo fa in modo molto intelligente, introducendo la competizione e unendola a una componente quasi ruolistica: a dispetto delle poche possibilità di discussione durante la partita standard, che invece esplodono nel caso in cui il signor Coral dovesse morire per via delle trappole e dunque portare alla fase risolutiva del gioco, ci si può comunque immedesimare nei propri personaggi e provare a creare un’atmosfera più immersiva. Le regole sono poche e semplici da capire, sebbene all’inizio possa esserci qualche confusione tra i ruoli principali e come vanno gestiti: niente che un po’ di pratica non possa gestire. Poiché ogni partita è sempre diversa tra loro e la durata relativamente breve (da quarantacinque minuti a un’ora), Cluedo Conspiracy mantiene una buona freschezza senza il rischio di venire a noia. La nota dolente, se vogliamo, è che dà il meglio di sé quando i giocatori sono sei o più: nonostante esistano dovute modifiche al regolamento perché sia godibile anche da quattro giocatori, il numero minimo non arriva dove invece trionfa – a livello di divertimento e coinvolgimento – un gruppo più corposo.