Più cose facciamo online più facile è finire nei famigerati database degli hacker che poi vengono rivenduti online: ora ne gira uno con un milione di account completi.
Ogni volta che ci troviamo online il numero delle possibili minacce che dobbiamo imparare a riconoscere e da cui quindi occorre tenersi alla larga aumenta a dismisura. Per esempio, ogni volta che ti arriva un messaggio di posta devi essere sicuro che quel messaggio di posta arrivi da un account reale e non da qualcuno che sta cercando di rubarti i dati personali o di accesso a qualche piattaforma.
Ogni volta che ricevi un messaggio, magari anche su WhatsApp, devi stare attento attento a che non ci siano link molesti.
E ogni volta che un portale ti chiede i tuoi dati personali devi poi sperare che ci siano sistemi di sicurezza adeguati affinché nessun criminale possa poi facilmente rintracciare i tuoi dati personali e utilizzarli per prendere di mira te o altre persone che conosci o che non conosci.
A seguito di uno dei peggiori attacchi visti nel 2024, ora c’è un database con un milione di utenti in vendita.
A distanza di mesi appare il database degli account rubati
Quello che fanno gli hacker e i criminali informatici in generale è tentare, con la pazienza o con l’intelligenza, di entrare nei database e nei sistemi informatizzati che hanno un qualche tipo di legame con la rete o per i quali è possibile instaurare questo tipo di legame.
Gli attacchi, infatti, a meno di non essere in un film in cui gli hacker sono fisicamente all’interno delle strutture, avvengono con una connessione non protetta con l’esterno.
E quindi è obbligo di chi gestisce i dati personali cercare ogni modo possibile per salvare il salvabile, perché sennò si finisce come con l’attacco che si è verificato nel 2024 a una delle più famose catene di negozi di elettronica. La catena francese Boulanger Électroménager & Multimédia.
Il risultato di quell’attacco ora è alla mercé di chi vuole acquistarlo. Il pericolo, e questa è una valutazione degli esperti di Safety Detectives, viene dal fatto che i dati che si trovano in questi file che circolano e che possono essere visti, letti e utilizzati sono dati personali che possono quindi poi essere utilizzati per esempio per portare a termine una frode bancaria oppure per un attacco phishing estremamente mirato.
Come accennavamo prima, infatti, e questo è il motivo per cui spesso vengono rivenduti i database: se all’interno dei file si trovano infatti buone quantità di dati personali è possibile colpire gli utenti che per esempio lavorano in altre strutture.
L’attacco da cui si sono originati questi dati personali risale al settembre del 2024 e l’attore malevolo che si fa chiamare horrorman44 avrebbe anche colpito almeno altre due catene: Truffaut e Cultura. Il database risulta in vendita per 2000 euro.
Se hai acquistato quindi nel corso dello scorso anno qualcosa dalla catena francese Boulanger Électroménager & Multimédia, fai attenzione alle email e ai messaggi che potrebbero arrivarti.