I robot dotati di intelligenza artificiale rappresentano a tutti gli effetti il nuovo piano per la guerra del futuro: si tratta di notizia che spiazzano tutti e che aprono a degli scenari difficili da prevedere in prospettiva futura.
Come è evidente guardandoci attorno, si è sciupata completamente l’idea che ha caratterizzata buona parte del secondo Dopoguerra e cioè che la guerra fosse un male lontano nel tempo e nello spazio. Che la guerra fosse un qualcosa di sbagliato da evitare costi quel che costi. E’ tornata, invece, prepotentemente ad essere una realtà negli ultimi anni, dal momento che in ogni angolo del mondo sono scoppiati conflitti che rendono il cielo all’orizzonte a dir poco nuvoloso ed allarmante. Ed ovviamente, in un contesto di questo tipo, si sta realizzando una sorta di corsa alle armi da parte di tutti i Paesi, compresi quelli europei.
Chiaramente i Paesi che hanno maggiori risorse economiche e quelli che sono maggiormente sul piede di guerra stanno provando ad anticipare la concorrenza anche dal punto di vista tecnologico. Proprio per questo motivo la nuova frontiera che stanno provando a raggiungere è rappresentata dai robot dotati di intelligenza artificiale. Con la guerra che a questo punto sarà sempre di più un pericolo maggiore per i civili che per i militari. E, vista la tendenza degli ultimi due secoli, è un qualcosa di estremamente allarmante. Andiamo a vedere di che si tratta.
Robot con IA e non solo: la nuova frontiera della guerra
A quanto raccontato da diversi media, infatti, il dipartimento di sviluppo dell’arsenale militare degli Stati Uniti d’America è al lavoro per mettere a punto dei robot che potrebbero essere decisivi nei conflitti del futuro. Ad occuparsene in maniera specifica è il Laboratorio di Ricerca dell’Esercito del Comando per lo Sviluppo delle Capacità di Combattimento dell’Esercito degli Stati Uniti ed a quanto pare sta mettendo a punto l’integrazione dell’Intelligenza Artificiale. Ma andiamo a vedere che cosa potranno fare in maniera dettagliata.

L’intelligenza artificiale servirà ai robot per le operazioni di valutazione dei danni in battaglia. I robot dell’ARL sono adesso in grado di comprendere e rispondere al linguaggio naturale, offrendo al soldato degli scambi simili a quelli umani. Il linguaggio sarebbe del tutto naturale ed in questo modo anche le valutazioni sullo stato di avanzamento delle operazioni saranno più chiare per tutte le parti in causa.
Quello che sorprende sono le capacità di apprendimento di questi dispositivi. Ci sono infatti tecnologie che consentono un processo continuo di pianificazione, esecuzione e revisione delle missioni tra esseri umani e sistemi autonomi, offrendo una valutazione più onesta. In questo modo i soldati potranno, per così dire, anche correggere gli errori dei robot.