Partita IVA, pronta una novità assoluta | Si può tirare un sospiro di sollievo fino al 2024

Novità per le partite iva 2023

Il Fisco potrebbe far tirare un sospiro di sollievo fino al 2024 a tutti i contribuenti: pronta una novità sulla Partita IVA.

In Italia, a livello fiscale, esistono principalmente due categorie di lavoratori: coloro che sono dipendenti e percepiscono una busta paga e chi invece è un professionista autonomo che gestisce un’attività, un’azienda o un’impresa.
Nella seconda categoria rientrano le persone che generalmente posseggono anche una Partita IVA e sono soggetti a diversi regimi fiscali.

La Partita IVA è un codice di 11 cifre univoco che identifica in un regime fiscale i soggetti che appunto sono lavoratori autonomi.
Attraverso questo codice, che viene rilasciato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, si può effettuare il calcolo delle imposte e dei contributi che il lavoratore deve versare nelle casse dello Stato.

I lavoratori dipendenti hanno un sostituto d’imposta che generalmente è il loro datore di lavoro, mentre i professionisti autonomi devono provvedere al pagamento delle imposte attraverso la dichiarazione dei redditi prima e successivamente dell’ex Modello Unico.
Un momento dell’anno che è una vera e propria batosta, ma a quanto pare la situazione potrebbe cambiare già da quest’anno.

Imposte e Partita IVA: si pensa al cambiamento radicale

Il calcolo delle imposte viene effettuato tramite il proprio regime fiscale, il proprio codice ATECO che identifica il tipo di attività ed eventuali altre imposte e contributi aggiunti.
Ciò che però sono generalmente uguali per tutte sono le date di scadenza per il pagamento delle imposte che bisogna rispettare per non beccarsi una mora dall’Agenzia delle Entrate.

Le date di scadenza sono principalmente due ogni anno: la prima dove il contribuente è tenuto a versare le imposte per l’anno corrente che generalmente è per il mese di giugno, la seconda invece è prevista per il mese di novembre ed è il periodo nel quale bisogna versare l’anticipo per l’anno successivo.
Si tratta dunque di due pagamenti all’anno che chiaramente pesano molto sulle tasche di tanti italiani.

Per questo motivo si è proposto al governo una novità assoluta proprio per quanto riguarda l’acconto del mese di novembre per far tirare un sospiro di sollievo a tanti contribuenti italiani.
Se nel caso il governo dovesse accettare la proposta portata avanti dal Responsabile del Fisco, Alberto Gusmeroli, la quale al momento è al vaglio del governo italiano.

Acconto di novembre rimandato al 2024: la proposta del Fisco

La proposta sarebbe quella di rinviare il pagamento dell’acconto sulle imposte dell’anno seguente, dunque non più a novembre ma addirittura a gennaio dell’anno successivo.
In questo modo ci sarebbero comunque due pagamenti annuali, ma tra l’acconto e l’accredito finale passerebbe molto più tempo.

C’è anche un’altra proposta che farebbe molto comodo ai 3 milioni di italiani che posseggono Partita IVA, ovvero quella di poter dilazionare a rate l’acconto.
Sarebbe davvero un grande sospiro di sollievo per tantissimi lavoratori autonomi che non sempre riescono a sostenere tutte le spese fiscali in un singolo anno.

Per adesso si tratta soltanto una proposta inviata al governo, ma non sappiamo se e quanto lo Stato lo accetterà.
L’obiettivo è quello di pesare meno sulle spalle di tantissimi italiani e allo stesso tempo non far perdere troppi soldi allo Stato.
Secondo le ultime indiscrezioni se dovesse essere accettata entrerebbe in vigore già da quest’anno e dunque l’acconto andrebbe versato entro gennaio 2024.