Abbiamo provato in anteprima, il nuovo gioco di Bandai Namco Studios, Shadow Labyrinth! In attesa dell’uscita, ecco quello che c’è da sapere!
Penso sia abbastanza pacifico che nessuno, analista dal grigio pelo o appassionato navigato, si sarebbe mai aspettato di vedere riemergere il franchise (o quanto meno, il personaggio) di Pac-Man, nel modo in cui Bandai Namco ha voluto riproporlo. Già dal primo annuncio, durante i TGA 2024, tante erano le domande che si erano levate, sulla natura di Shadow Labyrinth, nato come sequel degli eventi mostrati nell’episodio “Pac-Man Circle” della serie Secret Level, su Amazon Prime Video.
La curiosità di metterci mano dunque, era tanta e, nonostante tutto, abbiamo cercato di approfondire tutti i vari aspetti del titolo, basandoci sui tre livelli che Bandai Namco ci ha fornito. Nel corso della nostra anteprima dunque, cercheremo di raccontarvi al meglio tutto quello che abbiamo scoperto, pad alla mano, su un progetto che farà la felicità di tantissimi appassionati del genere metroidvania, nonostante necessiti ancora di alcuni accorgimenti.
In questo articolo, non parleremo di trama né di alcun dettaglio che riguarda la lore del gioco, che promette di essere particolarmente ricca e profonda. Vi invitiamo a guardare l’episodio della serie Secret Level, per avere una buona base di partenza e ci riserviamo di provare il gioco da cima a fondo, prima di esprimere pareri su qualcosa che, in sede di anteprima, abbiamo potuto vivere in maniera molto superficiale.
Il cuore da metroidvania, tra segreti e platform
Nonostante Shadow Labyrinth sia stato presentato come un action 2D a scorrimento laterale, durante la nostra prova abbiamo potuto appurare come, di fatto, il nuovo progetto targato Bandai Namco sia un vero e proprio metroidvania. Che la terminologia scelta sia diversa, per semplici fini di mercato? Non possiamo certamente dirlo al momento, ma parliamo di quel che abbiamo potuto esperire.
Siamo stati buttati nell’azione in maniera molto improvvisa, repentina, iniziando in medias res e, per questo, non poco disorientati, vestendo i panni dello Spadaccino N.8. Abbiamo infatti iniziato la nostra avventura, da un livello che si dovrebbe collocare all’incirca, a un terzo del gioco. Una situazione non troppo avanzata, ma che presentava già una pool di meccaniche decisamente complesse e stratificate.
Il primo elemento che aiuta nell’identificazione della natura matroidvania di Shadow Labyrinth, è l’impostazione della mappa. Ci ritroveremo infatti a dover scorrazzare in una mappa abbastanza libera, nonostante varie zone a cui si potrà accedere solo con lo sblocco di determinate abilità avanzate, che richiederanno dunque un attento backtracking. Per chi ha giocato titoli come Hollow Knight, la sensazione sarà molto simile.
Si procede dunque a sbloccare shortcut, passaggi segreti, mura illusorie, tra sessioni più o meno punitive di platform. Nel mezzo, le zone saranno ricolme di nemici, NPC, mercanti e vari segreti che ci permetteranno di ottenere dei bonus niente male. Per evitare di perdersi, si potrà sempre consultare la mappa, su cui si potranno anche apporre dei segnalini, che permetteranno di ricordare tutti i vari punti d’interesse, in vista del backtracking.
Nonostante le sezioni platform potrebbero a volte diventare particolarmente ostiche, vi sono degli accorgimenti a cui gli sviluppatori hanno pensato, per rendere la sfida avvincente ma non frustrante. Un esempio è il fatto che, a volte sarà richiesto di effettuare dei salti abbinati a un dash in avanti, per coprire lunghe distanze. Per evitare che un dash troppo lungo e poco controllabile, vada a influenzare la progressione, vi è una sorta di “aiuto” all’atterraggio, in modo che una volta toccata la piattaforma, si rimarrà come attaccati a essa per qualche secondo, evitando di slittare via.
E le sezioni… con Pac-Man?
Un aspetto che aveva subito attirato l’attenzione attorno al titolo, riguardava lo sfruttamento del personaggio di Pac-Man. Una deriva che in molti non avevano compreso e che aveva generato più di una domanda.
Al netto di tutto, Shadow Labyrinth potrebbe considerarsi in parte un tributo al mondo di Pac-Man, che viene citato sia visivamente che con tantissimi suoni presi direttamente dai giochi originali, che restano iconici per tutti gli appassionati del brand. Una cosa su cui però bisogna discutere per bene, riguarda le sezioni di gameplay in cui Pac-Man prende il controllo.
Sarà infatti necessario, per superare alcune zone, vestire i panni di Pac-Man, con un gameplay che muterà profondamente. Non sarà più il solito platform: controllando la sfera gialla, bisognerà viaggiare su dei “binari” magnetici. Tramite lo sfruttamento di ogni appiglio, bisognerà completare dei percorsi, per riuscire a sbloccare altre shortcut, che aiuteranno poi lo Spadaccino a progredire.
Queste sono le sezioni che permettono di notare, quanto la costruzione dei livelli sia curata e molto precisa, permettendo uno sfruttamento degli spazi, che richiede una certa intelligenza e velocità nei movimenti; allo stesso tempo, sono anche le sezioni che regalano più incertezza, non risultando chissà quanto entusiasmanti da giocare, oltre che particolarmente punitive il più delle volte. Se a tutto questo si unisce un leggero, quanto fastidioso, ritardo negli input, il rischio di rendere queste parti quelle che verranno giocate con maggior frustrazione, c’è.
Il combat di un Souls, tra tempismo e stamina
All’esplorazione, contorta e stratificata, si aggiunge un combat system tanto skill based. Vi saranno infatti delle meccaniche di attacco e difesa, che gireranno tanto attorno al tempismo nell’esecuzione e alla gestione dell’energia ESP (leggasi stamina). Parlando di meccaniche difensive, come spesso accade, ci si riferisce a schivata e parata. Ogni azione consuma ESP, cosa che richiederà un’attenta gestione delle risorse durante i combattimenti, che rischiano spesso di diventare caotici.
Il nostro Spadaccino avrà ovviamente, una combo di attacchi base, abbastanza intuitivi nella concatenazione, a cui si uniscono poi attacchi in caduta, attacchi durante il dash e tanto altro, in base alle abilità che verranno equipaggiate. A queste si aggiungono degli attacchi speciali attivi, che possono essere intercambiati tra loro e che offrono nuove possibilità offensive.
La schivata offre dei frame di invincibilità, che con varie abilità passive possono venire aumentati. La parata può essere semplice o può deflettere: nel caso di parata semplice, non serve chissà quanto azzeccare il tempismo, dato che la bolla protettiva dietro cui ci ripareremo, durerà finché avremo stamina; per deflettere invece, come potrete intuire, serve azzeccare il tempismo degli attacchi. Deflettere serve a sbilanciare il nemico, a volte rompendo l’equilibrio e lasciandolo stordito. Una tattica da applicare con boss e mini boss soprattutto.
La stamina dunque servirà per attaccare, schivare, parare e lanciare abilità speciali. Il tempo di ricarica della stamina è davvero proibitivo e, nel caso in cui la barra arrivi ad azzerarsi totalmente, sarà necessario attendere che si ricarichi DEL TUTTO, prima di poterla riutilizzare. Un meccanismo quindi molto più punitivo dei Soulslike, che ricorda un po’ quanto visto in Street Fighter 6 con lo stato di Burnout che si ottiene quando si gestisce male la barra del Drive.
Una meccanica interessante, è quella che permette di sfruttare tutta la potenza di un enorme mecha per fare ingenti danni ai nemici più coriacei. Per utilizzarlo, sarà necessario riempire l’indicatore e per farlo, bisognerà ingurgitare le carcasse dei nemici sconfitti che, in più, daranno anche dei materiali spendibili per migliorare il personaggio.
Cosa funziona e cosa c’è da rivedere
Un aspetto sicuramente molto interessante, che potrebbe rappresentare un grande punto a favore di Shadow Labyrinth, è l’art design. Sempre molto curato, in grado di offrire un’ottima varietà di ambientazioni, tutte con elementi estremamente identitari. Forse un po’ anonimo il design del nostro Spadaccino e di alcuni nemici.
Per quanto riguarda i boss invece, almeno per quel che abbiamo visto, i design sono sicuramente ben curati e spesso finiscono addirittura per sfociare nell’horror (non a caso uno dei boss che abbiamo affrontato, è una perfetta citazione al celebre picchiaduro horror a scorrimento, Splatterhouse!). Ciò che pare non funzionare troppo nei boss, sono gli HP: fin troppo esagerati, che finiscono col rendere le sfide un continuo attrito. C’è di positivo che, se piace quel tipo di combattimento, imparare i pattern risulta comunque piacevole, sebbene ci sia capitato un paio di volte che l’IA del boss impazzisse, rendendo impossibile anche solo avvicinarsi a lui.
Altro punto estremamente a favore, è il level design. Molto furbo, che va a riprendere degli stilemi compositivi tipici del genere, in maniera ottima, regalando sempre grandi soddisfazioni nella scoperta di una nuova strada, di un nuovo percorso, di un nuovo segreto. A volte, alcuni passaggi nello specifico potrebbero risultare meno intuitivi di altri, quasi facendo credere di trovarsi davanti a un muro invalicabile.
La colpa di queste defiance però, potrebbe anche essere data dall’esserci ritrovati a dover capire bene il funzionamento di un gioco di una certa profondità di gameplay, iniziando con un personaggio con tantissime abilità già sbloccate, che abbiamo dovuto imparare in totale autonomia. A tutto ciò poi, si aggiungono altri piccoli accorgimenti, tra bilanciamenti vari e hitbox non sempre chiarissime, soprattutto coi nemici più grandi.
Ci riserviamo di provare il titolo nella sua interezza, per riuscire a comprendere per bene il cuore di Shadow Labyrinth, un cuore decisamente pulsante e generoso, per chi ama le sfide e i mondi oscuri.
Conclusioni
Shadow Labyrinth, un esperimento inatteso, che potrebbe regalare grandi soddisfazioni a tutti gli appassionati del genere. Sia l’esplorazione che il combattimento, risulteranno molto familiari a chi ha già un buon bagaglio di Metrodivania e Soulslike, riservando comunque un discreto numero di sorprese. Uno stile forse leggermente anonimo e caotico. Un combat system appagante, seppur non eccessivamente stratificato. Un gioco da approfondire con calma e tempo, che sapremo raccontarvi meglio tra un mesetto!
Shadow Labyrinth uscirà il 18 luglio 2025, per PC, Nintendo Switch/2, PS5, Xbox Series X/S.