TI PIACERÀ SE
- Adori i giochi coi vampiri
- Ti piace un Castlevania con un combat system moderno
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- Preferisci i Castlevania in 2D
- Odi le fasi stealth in giochi del genere
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In breve
Il gioco, che si svolge dopo gli eventi di Mirror of Fate, inizia con Dracula seduto nella sua sala del trono, che beve sangue da un calice. Dopo qualche istante di silenzio, un rumore improvviso riecheggia nel corridoio. Sentito il rumore, Dracula alza lo sguardo e vede la grande porta della camera che viene sfondata dall’altro lato. Dopo aver bevuto un breve sorso del sangue rimasto nel calice, si alza e scende lentamente dal suo trono (gettando via il calice, ormai vuoto), per affrontare la minaccia in arrivo: la Fratellanza della Luce.
Dracula scopre presto che la Confraternita sta assaltando il suo castello con legioni di soldati e un colossale titano meccanico. Dopo aver sconfitto diversi soldati all’interno della sala del trono, Dracula affronta Roland de Ronceval, un Paladino d’Oro, all’esterno su un balcone. Si fa lentamente strada verso il Titano, combattendo contemporaneamente contro vari soldati della Confraternita e il Paladino d’Oro lungo il percorso.
Dopo il prologo, i giocatori assumono il controllo del protagonista Gabriel Belmont, che ora ha assunto il soprannome di “Dracul”. Il giocatore dovrà attraversare sia il suo castello che una città moderna, combattendo sia la Confraternita della Luce che le forze di Satana.
Il sistema di combattimento è basato sul gioco precedente. La Croce da combattimento di Gabriel è stata sostituita da una nuova arma chiamata Frusta d’ombra. Tuttavia, le combo sono ancora composte da forti attacchi diretti e da attacchi più leggeri con una maggiore portata. Gabriel può raccogliere il sangue dai nemici che combatte. Può incanalarlo nel “Vuoto” e nel “Caos”. Quando il primo è attivato, l’arma di Dracula passa alla Spada del Vuoto. Il Caos trasforma l’arma di Gabriel in un paio di artigli che lo aiutano a superare le difese nemiche.
Scheda tecnica a cura della redazione, ultima modifica di:
Michele Longobardi