God hand: Shinji Mikami pensava di vedere la sua carriera terminata per il 3/10 di IGN

Ci è già capitato di parlare di God Hand all’interno di queste pagine, un action game lanciato nel 2007 su Playstation 2 che riuscì nel buffo compito di farsi odiare dalla critica ma adorare dal pubblico. Il titolo nel corso degli anni a venire è pian piano diventato un videogioco di culto ed è tutt’ora ricordato come il canto del cigno di Clover Studio, talentuosa software house nipponica che è stata il punto di partenza per molti di quelli che al giorno d’oggi lavorano dentro Platinum Studios.

God Hand è un titolo che è stato malamente ricevuto dalla critica per una pletora di motivi diversi; al momento della stesura di questa news il titolo ha una media di 73/100 sull’aggregatore Metacritic. Il voto che forse più ha pesato all’interno di tutta questa valutazione è il lapidario 3/10 dato da IGN America che, all’epoca, era senza dubbio il punto di riferimento assoluto per quanto riguarda il mondo della critica videoludica fatta sul web.

Beh, al giorno d’oggi abbiamo scoperto attraverso dei contenuti non incentrati su God Hand che Shinji Mikami, game director del titolo (e autore del primo Resident Evil) si ritrovò estremamente ferito dalla faccenda.

Vediamo insieme con più precisione cosa successe all’epoca.

Shinji Mikami non prese benissimo 3/10 a God Hand.

Tutto nasce, come molte delle storie belle che riguardano il mondo dei videogiochi, all’interno del forum di ResetEra. Qui un utente ha fatto notare che all’interno dell’ultimo video di Tim Rogers pubblicato per conto di Kotaku ci sono delle dichiarazioni piuttosto interessanti che riguardano Mikami ed il suo rapporto con la stampa videoludica durante il periodo di uscita di God Hand.

Il video, incentrato su Devil May Cry 5, contiene una parte in cui Tim Rogers descrive alcuni dei suoi passati trascorsi con Shinji Mikami mentre lavorava in Giappone con Grasshopper Manufacture, la software house famosa per essere la casa storica del developer Suda51 (autore di No More Heroes, di Killer7, di Shadow Of The Damned e di molti altri videogiochi). Secondo quanto dichiarato da Rogers, Grasshopper Manufacture si è occupata della parte audio e della realizzazione delle musiche che compongono la colonna sonora di God Hand e durante questo periodo di tempo Rogers ha avuto l’occasione di poter fare quattro chiacchiere con Mikami per questioni lavorative.

Rogers, nello specifico, racconta di quando si ritrovò a giocare al nuovo titolo di Clover Studios con al suo fianco Mikami qualche settimana dopo la release; in questa occasione il director nipponico parlò di come fu particolarmente irritato dalla recensione che IGN fece al titolo perché, a sua detta, avrebbe potuto rovinargli la carriera.
La dichiarazione è contenuta all’interno del video in calce all’articolo.

Per nostra fortuna la carriera del game designer nipponico di tutto fece meno che interrompersi; le scarse vendite di God Hand portarono alla chiusura di Clover Studios e Mikami scelse di allontanarsi definitivamente da Capcom, lavorando prima per Platinum Games alla realizzazione di Vanquish (una vera e propria hidden gem) e poi con il suo nuovo studio Tango Gameworks per realizzare per Bethesda una nuova saga horror: The Evil Within.

La recensione di IGN, scritta da , è ancora oggi considerata una dei punti più bassi raggiunti da uno dei più importanti siti di informazioni videoludica al mondo dalla community globale. IGN definì il titolo come un videogioco noioso, difficile e stupidamente frustrante criticandone le meccaniche spiccatamente hardcore e la difficoltà (a loro dire) artificiosa data dal sistema di combattimento e dal sistema di movimento. Secondo Roper il titolo era in grado di stancare molto rapidamente il giocatore che non avrebbe trovato motivazioni alcune per rifare nuovamente delle boss fights già noiose al loro primo tentativo. Clover Studio, con questo titolo, avrebbe rischiato una quantità esagerata di denaro senza dare in cambio niente di qualità.

God Hand, un titolo da recuperare.

god hand gameplay

Noi di Player.it consideriamo God Hand come uno dei migliori action game mai rilasciati sull’ormai vetusta Playstation 2 e abbiamo scritto un intero articolo sul perché vada assolutamente recuperato e su quali sono le motivazioni che alimentano l’aura di mito che circonda questa piccola persona. L’inventiva iniettata da Mikami all’interno di tale titolo è ancora oggi di prima qualità ed ha rappresentato per moltissimi collezionisti e molti giocatori uno dei must have dell’enorme ludoteca di Playstation.

L’azione over the top, lo stile assolutamente folle e il sistema di combattimento estremamente approfondito sono solo alcune delle caratteristiche poi mai più riproposte con il piglio tipico di Mikami; i giochi che più si avvicinano alla follia partorita da Mikami e soci oltre dieci anni fa sono Bayonetta, il novello Devil May Cry 5 praticamente nient’altro.

Il titolo al momento è disponibile soltanto su Playstation 3 attraverso l’edizione PS2 Classics (di cui parleremo fra poco); tutti i coraggiosi che vogliono acquistare in versione fisica il titolo si ritrovano a dover spendere sui vari marketplace dell’usato dai cinquanta euri in su.

Potete trovare qui il nostro articolo ed ecco un piccolo estratto:

God Hand era pieno di chicche meravigliose e situazioni irriverenti, una vera pietra miliare del genere picchiaduro. Chi ha avuto la fortuna di giocarlo non potrà che confermare, chi invece non riuscì a farlo ai tempi deve provvedere al più presto (lo trovate nella sezione PS2 Classics sullo Store PS3 a 9,99) perché si è perso un mix di humour e combo micidiali mai più eguagliato.