Non hai idea di quante cose sappia di te Google: il report clamoroso

uomo urla al telefono
Non hai idea di quante cose sappia di te Google: il report clamoroso - player.it

Tieni alla tua privacy, come tutti forse, ma sei sicuro di sapere cosa Google conosce di te? Ecco tutto quello che, volente o nolente, condividi.

Quando si parla della privacy il pensiero che molto spesso fanno le persone è che chi non ha nulla da nascondere non ha neanche problemi se entità terze conoscono, per esempio, i siti che uno visita oppure quello che legge.

Questo punto di vista, che pure sembra estremamente logico, può aprire però le porte a un controllo da parte di quegli stessi enti oppure da parte di enti su incarico degli enti governativi. Motivo per cui sapere esattamente che cosa le piattaforme online sanno di te non è qualcosa che ti permette solo di fare l’hacker della domenica senza problemi.

È un modo per avere la certezza che nessuno può effettivamente influenzare quello che vedi, quello che pensi e, da ultimo, quello che voti. Motivo per cui può essere interessante fare una riflessione su quanti dati vengono raccolti, per esempio, da Google se consenti alla sincronizzazione degli account tra diversi device. La funzione più comoda del mondo può diventare una trappola per la tua privacy.

Google, la sincronizzazione e i tuoi dati

Quando attivi un account Google e con quell’account Google fai login, per esempio, dentro il browser, tutto quello che fai ti segue fedelmente da un device all’altro. Ovunque tu faccia login con i tuoi dati personali, le password, i segnalibri, la cronologia, le preferenze e i metodi di pagamento ti seguono e puoi quindi fare tutto come se fossi sempre nello stesso ambiente.

icona di google su smartphone
Google, la sincronizzazione e i tuoi dati – player.it

Ma tutta questa comodità si può attuare solo se consenti a Google Chrome effettivamente di raccogliere e mandare nel cloud tutti questi dati. Dati che, ed è stato oggetto di un provvedimento e di una multa, vengono molto spesso raccolti anche nel momento in cui decidi di attivare la famosa modalità incognito che tanto incognito non è.

Se poi pensi che le pubblicità potrebbero essere meno fastidiose perché sembrano sapere sempre quello che vuoi, il motivo è che tutti i dati che vengono raccolti sono poi utilizzati anche per personalizzare la tua esperienza.

In alcune circostanze, per alcuni dati specifici, è possibile chiedere che non avvenga la sincronizzazione, ma è chiaro che se fai ampio affidamento sulla possibilità di saltare da uno schermo all’altro continuando a fare quello che facevi, togliere la spunta ad alcuni dei dati potrebbe non essere possibile.

In più, ed è un altro aspetto della nostra vita contemporanea che non si può sottovalutare, c’è da tenere presente quello che può capitare se il tuo account dovesse finire in mano a criminali informatici.

Nel momento in cui dovesse capitare, i criminali avrebbero effettivamente accesso a tutta la tua vita o quantomeno a tutta quella parte di vita che passa per Google Chrome. Qualcosa su cui vale la pena pensare un po’ di più anche se non ti interessa della privacy, ma vorresti non finire nelle liste nel Dark Web oggetto magari di altre truffe e di una valanga di messaggi e di telefonate spam.