I legislatori hanno un obiettivo chiaro: imporre nuove regole sull’uso dell’AI. Cosa sta succedendo.
Le AI vanno regolamentate. Dai chatbot ai sistemi di automazione più avanzati. Ormai le intelligenze artificiali fanno parte della vita quotidiana di chiunque. E bisogna essere certi che siano usate in modo sicuro.
Bisognerebbe, per esempio, garantire che le AI non sostituiscano indiscriminatamente mansioni umane. Sarebbe poi il caso di trovare dei limiti chiari, per poter proteggere il diritto d’autore e la proprietà intellettuale. Occorrerebbe poi che tutti modelli fossero trasparenti, verificabili e gestibili.
Per esempio, bisogna evitare che i sistemi autonomi possano causare danni involontari. Gli errori compiuti da veicoli autonomi, droni e sistemi di diagnosi mediche potrebbero infatti creare disagi o problemi. In informatica e nell’informazione, le AI potrebbero, come già hanno fatto, veicolare contenuti errati, perpetrare discriminazioni o manipolare emozioni.
C’è più un problema legato all’opacità. Molti modelli sono ambigui, si fingono cioè umani o non spiegano le loro decisioni. In California, uno Stato che ha una grande rilevanza nel settore tech, la politica ha per esempio deciso di introdurre delle leggi più chiare per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale e dei chatbot.
L’obiettivo è garantire maggiore trasparenza e una vera protezione dei minori, chiedendo maggiore responsabilità da parte di sviluppatori e servizi. Queste norme entreranno in vigore dal 2027 e potrebbero anche influenzare la legislazione nazionale e globale.
Le nuove leggi californiane che limitano le intelligenze artificiali
Nello specifico, il governatore Gavin Newsom ha da poco firmato una serie di leggi che impongono nuove regole per l’AI e i social media. Queste norme impongono che i chatbot devono dichiarare in modo “chiaro e manifesto” di non essere esseri umani. Inoltre, i chatbot che interagiscono con minori devono ricordare ogni tre ore all’utente di fare una pausa ed evitare di generare contenuti sessualmente espliciti.

Inoltre, tutti i chatbot dovranno avere sistemi di sicurezza per utenti in stato di disagio mentale. Per quanto riguarda i social, la California obbligherà le piattaforme a segnalare quando un contenuto è generato da AI. I social dovranno anche introdurre avvisi sui rischi per la salute mentale dei minori.
Il governatore ha inoltre voluto inasprire le pene per chi diffonde pornografia deepfake. E ha poi obbligato Apple, Google e altri grandi produttori a implementare i loro sistemi di verifica dell’età negli app store.
Come anticipato, la California ha un peso enorme nel settore tech. Le sue leggi in questo ambito, molto spesso, diventano degli standard seguiti da tutti gli Stati Uniti. E poi direzioni che influenzano anche l’Europa. Resta tuttavia da capire se queste normative basteranno ad arginare i problemi creati dai chatbot e dal fenomeno del deepfake.
