Abbiamo provato le Logitech G522 Lightspeed, le nuove cuffie che puntano tutto su design, leggerezza, personalizzazione e microfono, senza dimenticare ovviamente la qualità audio (e strizzando l’occhio alla sostenibilità).
Presentate come l’evoluzione delle G733, fanno parte della nuova serie G5 (insieme a mouse G502 e tastiera G512) e sono pensate per un pubblico ampio, non solo per i veri pro gamer.
Avendo avuto le cuffie in anteprima, questa recensione al momento manca di alcuni elementi, in attesa che venga pubblicato il supporto completo via software.
Unboxing e accessori
Già dall’unboxing, le G522 Lightspeed si presentano in maniera molto curata e con una apprezzabilissima attenzione all’ambiente: tutto il packaging è in carta, senza plastica, comprese le fascette del morbidissimo cavo USB-A/USB-C per la ricarica.
Oltre al cavo troviamo anche il microfono rimovibile (non flip-to-mute, ci torneremo) che viene fornito in un comodo sacchetto in stoffa delle dimensioni molto contenute (anche se con una linguetta un po’ ostica da aprire!) e il Dongle Lightspeed USB dedicato, molto compatto, dotato di un indicatore LED visibile e brandizzato in maniera sobria, anche se una volta inserito il testo sarà capovolto!
Nota a margine: Logitech ci ha spiegato che il dongle USB di queste cuffie non può essere condiviso con altri dispositivi Logitech che usano la tecnologia Lightspeed perché richiede uno scambio di dati molto maggiore rispetto al flusso, ad esempio, di un mouse o di una tastiera, quindi se speravate in una vita mono-USB purtroppo anche questa volta niente da fare… ma almeno c’è la connettività Bluetooth multi-dispositivo che vi permetterà di collegarle contemporaneamente a smartphone, tablet e PC!
App e batteria
Al momento della scrittura il software Logitech G-Hub, sia desktop che mobile, non supporta ancora le G522. Questo significa che non possiamo regolare l’audio, personalizzare l’equalizzazione, intervenire sull’illuminazione RGB o verificare la percentuale di batteria. Anche la funzione di risparmio energetico intelligente (che limita la carica all’80%) non è ancora attivabile. La batteria si comporta bene, ma non possiamo fornire dati certi sulla durata.
Aggiorneremo l’articolo non appena queste funzionalità saranno disponibili.
Design, materiali e comfort
Le G522 Lightspeed si presentano con un look ispirato alla fantascienza e all’alta moda, con un’estetica moderna ma non eccessivamente aggressiva.
Logitech ci ha raccontato che la headband è il risultato di tantissime prove e iterazioni da parte del team di design e la scelta finale è una soluzione che punta tanto allo stile quanto alla leggerezza ma… ha solo due regolazioni possibili (tramite ganci in silicone) e paradossalmente non tutti potrebbero trovarla comoda per la propria testa.
I padiglioni invece sono molto morbidi grazie a tessuto e memory foam, pensato anche per chi porta occhiali od orecchini, facendo risultare le G522 Lightspeed davvero comode nel lungo periodo. Tra l’altro apprezzabilissimo tocco di classe l’indicazione a grandi lettere di R e L nei padiglioni destro e sinistro che fa percepire il prodotto come più premium della fascia in cui si posiziona.
L‘illuminazione RGB (4 zone per padiglione, 8 in totale) al momento non è modificabile sempre per mancanza di compatibilità con il software G-Hub, ma resta piacevole nei toni classici Logitech in sfumature di azzurro, ciano, viola, lilla.
I controlli sono comodi e ben posizionati sul padiglione sinistro: Logitech ha dichiarato che da questo modello in poi manterrà sempre la stessa disposizione di tasti e rotelle su tutte le cuffie, in modo che gli utenti affezionati possano abituarsi imparare a utilizzarli in automatico, senza pensarci.
C’è però una cosa da dire sullo switch on-off: si tratta di una levetta fisica piuttosto che di un tasto, il che significa che se le cuffie vanno in standby automatico mentre sono ancora accese, per riattivarle bisogna prima spegnerle tirando la levetta giù e poi riaccenderle tirandola di nuovo su. È un dettaglio piccolo ma che può risultare fastidioso nell’uso quotidiano.
Nota stonata da segnalare: la porta di ricarica USB è posizionata in modo un po’ scomodo, e durante la ricarica il cavo tende a premere contro il collo.
Audio
Anche se per motivi di posizionamento e marketing le G522 Lightspeed non puntano tutto sulla qualità audio, Logitech non si è risparmiata e ha utilizzato dei driver da 40mm con una nuova tecnologia proprietaria chiamata “self-contained acoustic modules”: ogni padiglione ha una camera simmetrica indipendente, progettata per garantire un audio bilanciato e ridurre la distorsione, migliorando al contempo l’autonomia.
Il risultato è un suono chiaro e ben separato, adatto soprattutto al gaming. Sia chiaro: il target di riferimento non è certo quello degli “audiofili”, ma piuttosto chi cerca una resa spaziale efficace, anche grazie al supporto DTS Headphone:X (da attivare con app dedicata).
Microfono
Il microfono delle G522 Lightspeed è probabilmente il loro fiore all’occhiello: si tratta di un modulo rimovibile a 48kHz full-band, con un suono più caldo e “da podcast” rispetto al passato e soprattutto rispetto ai competitor.
Nella sua dimostrazione, Logitech ha fatto ascoltare dei sample audio di vecchie generazioni di headset e anche di modelli di altri brand e la differenza in qualità era decisamente lampante in favore del nuovo modello.
Il microfono, oltre a una qualità hardware intrinseca, ha anche il supporto completo a Blue Vo!ce, con preset, equalizzatori a 10 bande, compressori, de-esser, panning e tanto altro (ma anche queste funzioni saranno disponibili solo con l’app).
Da un punto di vista dell’ergonomia, l’assenza del flip-to-mute si fa però sentire… per esempio, se siete abituati a mangiare davanti al PC (sì, non dovrei però capita, ok?), dovrete staccarlo ogni volta.
Logitech giustifica la scelta: le G522 Lightspeed sono pensate per tutti quei gamer e creator che hanno (o avranno) un microfono esterno, quindi potrebbero apprezzare la possibilità di rimuovere quello integrato… anche se la sua qualità fa impallidire tantissime alternative stand-alone!
Conclusioni
Le Logitech G522 Lightspeed sono cuffie versatili e leggere. Non sono pensate per audiofili o puristi della musica, ma puntano alla sostanza per chi cerca un’esperienza mirata alla qualità audio in-game, un microfono pronto all’uso e, perché no, un design accattivante.
Il loro pubblico ideale è chi, come il sottoscritto, magari è già all’interno dell’ecosistema Logitech e vuole la comodità di utilizzare una sola app per tutte le sue periferiche. Insomma gamer di tutto il mondo, da oggi c’è una nuova alternativa più che valida per le vostre sessioni più intense!
Aggiorneremo l’articolo con impressioni più approfondite appena il supporto software di G-Hub sarà disponibile e potremo testare personalizzazioni audio, microfoniche, batteria e soprattutto RGB!