Google si è stancata di avere due sistemi operativi: arriva la fusione

cellulare google

Secondo un report di Android Authority, Google starebbe effettivamente sperimentando con un suo vecchio amore chiamato Project Andromeda; questo porterebbe a una maggiore integrazione tra ChromeOS e Android standard.

Fino a questo momento Chromebooks e dispositivi Android sono stati separati in due piattaforme differenti ma secondo alcune novità in casa Google la compagnia di Mountain View potrebbe essere interessata ad effettuare un integrazione maggiore durante il corso del prossimo futuro.

Secondo quanto riportato da Android Authority, Google ha iniziato a sperimentare la possibilità di far funzionare il suo sistema operativo ChromeOS su dispositivi come il Pixel8; questa potrebbe essere una funzionalità che farà capolino durante il corso della vita dei dispositivi.

Chrome OS e Android potrebbero collidere per davvero stavolta

I dati riportati da Android Authority affermano che Google abbia mostrato una particolare versione del sistema operativo Chromium OS chiamata Ferrochrome in funzione su una macchina virtuale eseguita su di un Pixel 7 Pro, il tutto durante un evento privato.
Questo sistema operativo veniva poi riprodotto anche su di un display esterno anziché sul dispositivo stesso, trasformando di fatto il telefono cellulare in un piccolo computer.

Sempre secondo il report, Ferrochrome per funzionare ha bisogno di una macchina virtuale insieme a un sistema AVF (Android Virtualization Framework); nel corso dei prossimi mesi inoltre Google sembra offrirà del supporto ufficiale per l’utilizzo di ChromeOS sui telefoni Android, fornendo poi ai vari produttori di smartphone tutti gli strumenti necessari.

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Se Google continuerà con questo tipo di progetto finirà per contraddire quanto affermato dall’azienda in passato. Alla fine del 2016 Hiroshi Lockheimer, senior VP di Android, disse in un episodio del podcast All about android che non avesse molto senso per l’azienda unire Android e Chrome OS”, andando a smentire il cosiddetto “progetto Andromeda”. 

Questa eventuale evoluzione di Google non può far altro che ricordare da vicino Samsung DeX, una funzionalità che esiste dal 2017 in telefoni e tablet Galaxy di punta che sostanzialmente offriva una possibilità molto simile. Al momento Google non ha confermato nulla sul progetto Ferrochrome e c’è il rischio concreto che quanto detto all’interno di questo articolo fosse soltanto un proof of concept per il mondo business; durante il corso dei prossimi mesi, comunque, è legittimo aspettarsi un qualche tipo di informazione ulteriore da parte dell’azienda con delle novità interessanti.

Il mondo degli smartphone, infatti, potrebbe aver bisogno di uno scossone del genere per svegliarsi dal torpore degli assistenti per l’intelligenza artificiale, che nel corso dell’ultimo anno sono diventati la buzzword commerciale dietro la quale si nascondono tutte le innovazioni.