L’esportazione di democrazia dalla Super Terra continua con la recensione di Helldivers 2 su Xbox Series

immagine chiave di helldivers 2 con soldati e titolo in sovrimpressione
Helldivers II | Recensione [Xbox] | Alla difesa della Super Terra (Player.it)

Il 26 agosto del 2025 è accaduto qualcosa di letteralmente straordinario per l’industria dei videogiochi, un evento che mai era successo prima d’ora nella storia di questo medium: all’avvio di un gioco sulla console Xbox appare il logo di PlayStation Studios; non si tratta di una mod o di uno strano errore, bensì del primo gioco pubblicato da Sony sulla console rivale di sempre.

Sono ormai anni che nei salotti videoludici si discute sulla fine della cosiddetta “console war” e dopo tante chiacchiere stanno arrivando i fatti: l’ha fatto prima Microsoft pubblicando diversi titoli su PlayStation e ora ha “ricambiato il favore” la stessa Sony che proprio lo scorso 26 agosto ha fatto da publisher per Helldivers 2 che è giunto così anche su console Xbox e abbiamo avuto la possibilità di recensirlo.

Non sappiamo se in futuro Sony pubblicherà altri giochi dei PlayStation Studios su console Xbox, ma l’approdo di Helldivers II sull’hardware di casa Redmond si è rivelato già da questi primi giorni una scelta piuttosto azzeccata: lo sblocco del cross-platform ha fatto aumentare in maniera esponenziale il numero di giocatori totali spingendo la software house Arrowhead e Sony a rilasciare nuovi contenuti, un elemento che sappiamo essere vitale per un gioco in live service.

Gli helldiver sbarcano su Xbox: successo già annunciato?

Helldivers II ha debuttato per la prima volta l’8 febbraio del 2024 su PlayStation e PC e dopo oltre un anno da quel momento possiamo tranquillamente affermare che è stato uno dei giochi più chiacchierati della scorsa annata: lo shooter cooperativo non solo è stato acclamato da utenza e critica, ma si è anche portato a casa numerosi premi individuali come il trionfo nella categoria “Miglior Multiplayer” nel corso dell’ultima edizione dei Game Awards.

Anche qui su Player abbiamo parlato molto spesso di Helldivers II dopo la sua uscita sul mercato e nei primi mesi del 2024 c’è stata anche la nostra recensione della prima versione del gioco su PlayStation 5: per le nostre impressioni sullo scheletro ludico del gioco vi rimandiamo alla prima recensione, ma diventa allo stesso tempo importante analizzare il titolo anche adesso perché si tratta di un live service che si è evoluto nel corso dei mesi e soprattutto perché è approdato su una nuova console.

scena iniziale filmato helldivers 2
Gli helldiver sbarcano su Xbox: successo già annunciato? (Player.it)

I nostri obiettivi per questa recensione di Helldivers II sono dunque due in particolare: analizzare come si è evoluto nel tempo il gioco con i nuovi ordini di guerra e, di conseguenza, i nuovi oggetti e soprattutto fare un approfondimento dettagliato sulle prestazioni e su come si presenta il gioco su Xbox Series S, che è l’hardware che abbiamo utilizzato per recensire il gioco.

I live service non sono tutti uguali e Helldivers 2 lo dimostra alla perfezione

I titoli in live service sono stati piuttosto criticati da una grande fetta di videogiocatori nel corso degli ultimi anni e per motivi molto differenti fra loro: in particolare tanti appassionati videoludici preferiscono avventure fatte e finite piuttosto che giochi che si evolvono nel tempo con un gameplay loop e devo ammettere che anche io sono di questo parere, ma nonostante questo Helldivers II è un gioco che ha comunque saputo distinguersi dalla massa.

Lo shooter in terza persona di Arrowhead ha saputo mischiare all’interno del proprio calderone diversi elementi interessanti che risultano godibili anche a chi magari non apprezza particolarmente questo genere di giochi come ad esempio le missioni brevi e per nulla dispersive, che vanno dritte al punto e che hanno al loro interno tante mini quest secondarie che permettono di approcciarsi al gameplay come meglio si crede senza dover per forza seguire un filo conduttore.

screenshot di helldivers 2 con protagonista in una mappa
I live service non sono tutti uguali e Helldivers 2 lo dimostra alla perfezione (Player.it)

Molti titoli multiplayer e live service, inoltre, non badano molto alla forma o comunque non spendono troppe risorse per la creazione di un contesto narrativo e un worldbuilding interessante: questi due aspetti invece sono quelli che caratterizzano alla perfezione Helldivers II che punta molto sull’immersività del giocatore che non è solamente una persona che controlla un avatar, ma si sente parte integrante dell’avventura di gioco.

La narrazione satirica e pungente, l’addestramento iniziale che fa da tutorial, l’hub centrale che non è semplicemente una schermata fissa e asettica bensì una nave spaziale esplorabile, la voce narrante che accompagna le azioni del giocatore, la presenza di NPC: tutti elementi che rendono Helldivers II un gioco quasi alla stregua di un RPG piuttosto che un banale sparatutto multigiocatore.

Dal punto di vista ludico non ho trovato particolari difetti: un gioco godibilissimo per chi ama il gunplay e che resta comunque piacevole anche per chi non è particolarmente affezionato agli sparatutto; Helldivers II unisce gameplay leggermente realistico in alcune sezioni (come ad esempio la mira sballata in caso di ferite alle braccia), ma che comunque non va troppo a sfondare le pareti dell’arcade.

screenshot di helldivers 2 con giocatori in macchina
I live service non sono tutti uguali e Helldivers 2 lo dimostra alla perfezione (Player.it)

Nonostante lo scheletro ludico sia praticamente uguale in tutte le missioni, ovvero con un gameplay loop che consiste nel scendere su un pianeta, completare la missione prima dello scadere del tempo e andare via alla velocità della luce, Helldivers II riesce comunque a dare varietà rendendo ogni missione unica nel suo genere con tanti obiettivi differenti, sia secondari che principali.

Una pecca che mi è dispiaciuto riscontrare riguarda la varietà degli ambienti: nelle missioni che ho giocato, sia in solitaria che in multigiocatore, mi sembrava di essere sempre negli stessi luoghi dato che a mio parare il level design non è stato studiato approfonditamente, ma i luoghi delle missioni sono stati pensati come delle grosse arene nelle quali bisogna affrontare orde di nemici.

Un’opportunità imperdibile per i giocatori Xbox

L’approdo di Helldivers II su Xbox può essere davvero una svolta per l’intera industria videoludica, ma senza fare troppe previsioni azzardate per il futuro ci limitiamo a dire che è un’opportunità da non perdere per i giocatori Xbox: si tratta sicuramente di uno dei migliori shooter cooperativi degli ultimi anni, con una fan base molto attiva e con un matchmaking studiato alla perfezione, reso ancor più funzionale dal cross-platform.

Un gioco godibile anche in single player, anche se chiaramente diventa maggiormente punitivo anche a difficoltà più basse, ma che sprizza divertimento soprattutto in modalità multiplayer dove la collaborazione è tutto, ma non è comunque obbligatorio organizzare strategie: in questo modo puoi semplicemente unirti a partite già avviate da altri giocatori e sparare all’impazzata verso qualsiasi amenità si muova sullo schermo.

Il framerate è un po’ ballerino soprattutto su Xbox Series S e in particolare nelle fasi di caricamento e nelle sezioni di gioco più concitate dove magari ci sono tanti nemici a schermo e anche diversi giocatori che sparano contemporaneamente; in ogni caso nulla di tragico e il gioco resta comunque godibile ai massimi livelli.

Conclusione

Helldivers II torna a far parlare di sé dopo quasi 2 anni dalla sua prima pubblicazione sul mercato, in occasione di un avvenimento storico ovvero quello del primo gioco pubblicato da Sony su Xbox; un’opportunità incredibile per i giocatori dell’hardware di Microsoft che possono mettere le mani su uno shooter co-op in terza persona con caratteristiche uniche, godibile e accessibile per chiunque e confezionato alla perfezione per gli amanti del worldbuilding.

VOTO: 8.5